È un settore altamente competitivo quello del trasporto merci e che spesso vede protagoniste le aziende estere sul nostro territorio. Nonostante questo, c’è chi negli anni ha saputo distinguersi (e crescere) anche partendo dall’Italia e, per di più, dal Sud. Stiamo parlando della salentina Trans Isole Srl che si occupa di logistica a tutto tondo e da oltre trent’anni offre servizi per il trasporto su strada, ma anche ferroviario e marittimo, nonché soluzioni per la gestione delle spedizioni in ambito nazionale e internazionale.
Ma oltre a essere un settore altamente competitivo, il trasporto merci è anche uno dei più inquinanti. È per questo che in Trans Isole è forte l’impegno a favore della sostenibilità ambientale nella gestione della propria catena logistica. Un esempio è dato dalla decisione di privilegiare il trasporto intermodale marittimo rispetto a quello su gomma, così da ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente. Ma l’azienda ha anche investito in tecnologie avanzate per mantenere il proprio parco macchine e i propri impianti costantemente aggiornati sul piano tecnico. Un impegno che ha ricevuto diverse certificazioni per la gestione della qualità, dell’ambiente e della salute e sicurezza sul lavoro dei 331 addetti impiegati dall’azienda.
Dal punto di vista finanziario, Trans Isole ha assistito a una crescita costante del fatturato negli ultimi anni, che è passato dai 53,23 mln di euro del 2019 ai 59,54 mln del 2020 ed è arrivato a 68,62 mln nel 2021. Dal 2015, quando l’impresa fatturava poco meno di 39,45 mln, il tasso di crescita annuale composto è stato del 9,67%.
Anche l’Ebitda è aumentato progressivamente: nel 2019 era pari a 8,16 mln (che, tradotto in Ebitda margin, significa il 15,32% del fatturato), nel 2020 era salito a 11,66 mln (19,59%) e nel 2021 si è attestato a 12,08 mln (17,6%). Nel triennio considerato, l’azienda ha avuto un Ebitda medio equivalente al 17,58%, il che indica che è stata in grado di generare ricavi stabili e sostenibili.
Nel 2021, il reddito operativo lordo (Ebit) è stato di 4,57 mln e il risultato dell’esercizio si è attestato su un valore di 4,01 mln. Due anni fa il patrimonio netto sfiorava i 32,5 mln a fronte di un capitale investito pari a 68 mln. L’azienda, però, aveva debiti per 12,64 mln di euro a causa di una Posizione finanziaria netta (Pfn) tecnicamente positiva. La ratio tra Pfn ed Ebitda medio del triennio 2019-2021 è di 1,19 e rispecchia l’evoluzione degli immobili strumentali prodromici alla crescita di fatturato realizzata negli ultimi anni.
Le agenzie di rating hanno assegnato a Trans Isole lo score Bbb ed è frutto dei massicci investimenti, si parla di circa 50 mln, effettuati dall’azienda. Il Roe, l’indice di redditività, nel 2021 è stato del 12,34%, valore che certifica un buon ritorno sul capitale proprio.
A testimonianza del proprio impegno nell’implementazione e nella gestione di strategie e prassi manageriali, l’azienda già nel 2016 riceveva il premio ‘Impresa eccellente’ dall’Osservatorio Pmi di Borsa Italiana. E grazie a risultati migliori rispetto al proprio settore in termini di crescita, redditività e solidità finanziaria, lo scorso anno ha ricevuto il riconoscimento ‘Alta onorificenza di Bilancio’ da parte di Industria Felix e quello di ‘Eccellenza dell’Anno Innovazione & Sostenibilità Soluzioni Logistiche’ di Le Fonti Awards.
Quest’anno Trans Isole è stata tra le aziende presentate all’evento del 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera.