E’ l’anima scientifica della sua famiglia Andrea Lacorte, nutrizionista e presidente di Pharmanutra, gruppo pisano fondato insieme al fratello Roberto, che sviluppa complementi e dispositivi nutrizionali innovativi. Nel 2017 Pharmanutra ha debuttato sul mercato Aim di Borsa italiana attraverso la Spac promossa da Electa Ventures.I risultati sono arrivati in fretta: a poco più di un anno dalla quotazione, il valore del titolo è aumentato di oltre il 60% e la capitalizzazione è passata dagli 89 milioni iniziali ai 163 di oggi. L’andamento positivo si ritrova anche nei fatturati del gruppo: i ricavi consolidati 2017 sono pari a 37,8 milioni con crescite annuali costanti a doppia cifra (la media è circa +20% negli ultimi 3 anni).
«La nostra strategia – spiega Lacorte – si basa sulla gestione integrata dei processi: dallo studio delle materie prime e delle componenti dei prodotti alla loro commercializzazione: in primis quelli a base di ferro (oggi sono oltre 1,4 miliardi, del resto, gli anemici nel mondo) che pesano per il 75% sul nostro giro d’affari».
Ad accelerare lo sviluppo di Pharmanutra anche gli investimenti nella ricerca e sviluppo: circa un milione di euro ogni anno. «A stretto giro – racconta con entusiasmo Lacorte – cominceremo i lavori, a Pisa, per la costruzione di un centro produttivo molto innovativo che diventerà anche uno dei più grandi e uno dei primi centri privati di ricerca con sistemi di simulazione dell’assorbimento intestinale».
Un traguardo – l’obiettivo è renderlo operativo entro due anni – che accompagna l’espansione internazionale dell’azienda, cominciata nel 2013. «Abbiamo lavorato sodo – spiega Lacorte –, sui brevetti e sulle certificazioni. Entrambi, infatti, aiutano ad inserirsi nei mercati, sia esteri che interni: dall’Asia agli Stati Uniti fino all’Europa. Investire con scrupolo su questo aspetto, infatti, ci ha portato a essere già presenti in cinquanta Paesi». Non mancano, infine, i progetti: «I complementi nutrizionali – conclude Lacorte – sono in forte crescita. Per questo, adesso, la partita si gioca sul come potenziare al massimo la loro efficacia».