Le Generali chiudono il 2017 con risultato operativo record in crescita del 2,3% a 4,89 miliardi, utile netto in aumento dell’1,4% superiore a 2,1 miliardi e dividendo che sale del 6% a 85 centesimi per azione. Il group ceo Philippe Donnet dice che i risultati «confermano l’efficacia del piano strategico» e annuncia che il nuovo business plan verrà presentato a Milano nel grattacielo di Citylife il 21 novembre durante l’investor day. Sottolinea poi la volontà del gruppo di rafforzarsi nell’asset management, cioè nella gestione del risparmio che rappresenta, con vita e danni, la «nuova terza gamba» della compagnia. E aggiunge: «Tre gambe danno più stabilità».
Nell’illustrare i risultati Donnet ha indicato l’economic solvency ratio, l’indice di solidità, pari al 230% e la svolta nella raccolta netta Vita, che ha raggiunto i 9,7 miliardi con riserve in aumento del 4,2% e valore della nuova produzione in crescita del 53%: «È importante la qualità della raccolta, che porta a un aumento della redditività del portafoglio di 1,4 punti percentuali, grazie soprattutto ai prodotti unit linked, cresciuti del 28,7% mentre quelli tradizionali hanno registrato un calo del 19%. Cambio dovuto alle azioni programmate per ridurre il business soggetto a garanzie finanziarie».
Il group ceo ha quindi ribadito che prosegue l’opera di rilocalizzazione geografica con la cessione di aree che, entro il 2018, dovrebbe concludersi con un incasso di un miliardo, «cifra che potrebbe essere superiore». E potrebbe essere anche maggiore il contributo all’utile netto dell’asset management rispetto all’obiettivo per il 2020 prefissato in 150 milioni. Nel 2017 l’aumento dei ricavi nel segmento è stato dell’81% e Donnet ha ribadito la volontà del gruppo di crescente eventualmente anche in modo esterno, se si presentassero valide opportunità. Infine il group ceo, su ipotesi di accordo con Poste Italiane, ha detto che «contatti ci sono con tutti» e che verrebbe accolta con interesse la proposta di sedersi a un tavolo.