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Dal letame nascono i fiori, cantava de André in «Via del campo». Lo sanno bene alla Fomet di San Pietro di Morubio (Vr). Dove Paolo Cappellari nel 1973, pioniere dell’economia circolare, iniziò a recuperare e riciclare gli scarti trasformandoli in fertilizzante ecologico e bio. Sin dal principio ha applicato su scala industriale metodi e sistemi di lavoro naturali, che prevedono «il ritiro controllato di matrici organiche di letami selezionati, la maturazione con processo monitorato di essiccazione/concentrazione/umificazione per molti mesi e la conseguente formulazione di fertilizzanti» per soddisfare le più diverse esigenze di campagna. «Facciamo una stagionatura del prodotto base, lo stallatico, per un lungo periodo, come si fa con un formaggio o con il vino – precisa il figlio del fondatore, Giorgio Cappellari, ceo di Fomet – ma recuperiamo anche altri scarti, per esempio la parte vegetale dei chicchi di caffé prima della lavorazione. Tutto ciò che può dare proteine, zuccheri, aminoacidi viene riciclato per essere poi restituito alla terra». Aperto alle visite anche il Center for plant nutrition sperimentale.
*Buone Notizie, 18 febbraio 2020