Fincantieri si accinge a chiudere la partita su Stx-France. A giorni, secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore dovrebbe infatti avvenire la cessione del 51% dell’azienda transalpina al gruppo guidato da Giuseppe Bono dopo che, nelle scorse settimane, il governo francese, per il tramite di Ape, l’agenzia delle partecipazioni statali che aveva già in pancia la minoranza di blocco detenuta da Parigi (il 33,3%), ha finalizzato l’acquisizione del restante 66,7% messo in vendita dalla corte distrettuale di Seul, titolare della procedura concorsuale della holding sudcoreana Stx, alla quale fanno capo gli storici cantieri di Saint-Nazaire.
Come annunciato venerdì scorso, durante il business forum tra Confindustria e l’omologa francese, Medef, dal ministro dell’Economia transalpino, Bruno Le Maire, ci sarà poi un nuovo summit per fare il punto sull’annunciata alleanza sulle navi militari, cui prenderanno parte i ministri Pier Carlo Padoan (Economia), Carlo Calenda (Sviluppo Economico), Roberta Pinotti (Difesa), mentre Parigi sarà al tavolo con Le Maire e la collega della Difesa, Florence Parly. La riunione è in programma giovedì a Roma con le due aziende, Fincantieri e Naval Group, che dovranno riferire il lavoro fatto finora dal gruppo congiunto previsto dall’accordo sottoscritto a Lione e chiamato a delineare, entro giugno, la road map di questo “patto”.
Bono sostiene da tempo la necessità di un consolidamento a livello europeo e ha lavorato con il ceo di NG, Hervé Guillou, a un’integrazione più stretta tra le due sponde. Il top manager calabrese ha saputo costruire negli anni un rapporto molto solido con la Francia che lo considera un interlocutore di primo livello e che, non a caso, l’ha insignito della legione d’onore nel 2017. Nei giorni scorsi, poi, Bono è stato tra i pochissimi imprenditori italiani a essere ricevuto a Versailles dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, al summit economico voluto dall’Eliseo per attirare gli investimenti nel paese.
In questi mesi, le due aziende hanno così gettato le basi delle future nozze offrendo al gruppo congiunto una trama su cui proseguire il confronto. Oltre ai due manager, nel gruppo siedono, per l’Italia, Fabrizio Palermo, cfo di Cdp e con un lungo trascorso in Fincantieri, dove è attualmente membro del cda, e Carlo Magrassi, segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli Armamenti, mentre la Francia è rappresentata da Jack Azoulay, responsabile delle partecipazioni Industria di Ape, e da Joël Barre, capo esecutivo della direzione generale degli armamenti (Dga). Una prima riunione del comitato ristretto si sarebbe già svolta a Parigi e un nuovo incontro si terrà a breve, ma le due società lavorano da tempo per trovare una quadra. Quanto al ruolo di Leonardo, il confronto con Fincantieri è in corso(si veda anche intervista) e l’obiettivo, come auspicato anche dal governo italiano, è individuare un assetto equilibrato tra tutte le forze in campo.