È il 1953 quando i fratelli Fortunato e Giampiero Fedegari, artigiani del metallo, decidono di mettersi in proprio aprendo la “Fratelli Fedegari”, una piccola officina per lavorazioni di lattoneria e carpenteria leggera. Rendendosi conto che questo tipo di attività non permetteva di crescere, il focus viene spostato sulla produzione di un prodotto specifico: sterilizzatori a vapore acqueo per l’industria farmaceutica. Un’intuizione vincente, che porta i due fratelli a dover espandere la produzione già nel 1958, trasferendosi in una fabbrica di mille metri quadrati e assumendo venti collaboratori.
Gli anni seguenti sono caratterizzati da una costante crescita, che la affermano come punto di riferimento per l’industria farmaceutica nazionale. Tra i fattori che hanno contribuito, ce n’è uno tanto importante quanto singolare: Fedegari è una società estremamente verticalizzata. Ogni componente è realizzato “in casa”, il che ha permesso di avere una conoscenza tale delle macchine e dei processi da sapere come innovare costantemente i propri prodotti. Questo l’ha portata ad essere riconosciuta, oltre che nel mercato interno, anche nei mercati internazionali, con la prima commessa nel’ 65 dalla Russia a cui ne seguiranno altre da ogni parte del mondo.
Ad oggi, il gruppo non si occupa più solamente di sterilizzatori a vapore, ma anche di macchine per processi di bio-decontaminazione, lavaggio, isolatori e sterilizzatori rotanti e combinati. E non è nemmeno più una piccola officina artigiana di periferia, ma un gruppo che vanta oltre 530 dipendenti con 10 filiali nel mondo e un giro d’affari da 74 milioni di euro, di cui circa il 90% realizzato all’estero. Ma, nonostante la componente internazionale sia così importante e il gruppo operi in oltre 100 Paesi, la produzione rimane interamente in Italia, per essere precisi ad Albuzzano, un piccolo comune pavese.
Nel difficile anno del Covid, la seconda metà dell’anno è stata caratterizzata da una ripresa che ha permesso al gruppo di chiudere i conti sostanzialmente in linea con il 2019, a 75 milioni di euro. Questo, tuttavia, non ha impedito alla redditività di migliorare: secondo le stime, il margine operativo lordo si è portato da 8,4 a 9 milioni di euro, per un’incidenza sui ricavi del 12%. Grazie a questi valori, e a delle performance finanziarie che vanno di pari passo, Fedegari si qualifica nuovamente tra le Champions di Italypost e L’Economia del Corriere.