Borse e mercati finanziari continuano a crollare sotto l’effetto del coronavirus. Piazza Affari paga a duro prezzo e lascia sul terreno il 3,5 per cento. In due settimane, da quando c’è stato il primo contagio, il Ftse Mib ha perso il 17 per cento che equivale ad una capitalizzazione bruciata di oltre 95 miliardi. Solo nella seduta di ieri il paniere principale ha mandato in fumo quasi 17 miliardi.
Non poteva essere altrimenti visti i venti di forte rallentamento dell’economia globale e di recessione ormai conclamata in Italia. Dopo una serie di proiezioni negative ieri è arrivata anche quella di Moody’s che ha previsto una contrazione dello 0,5 per cento del Pil del nostro Paese per quest’anno (con uno scenario particolarmente avverso si scenderebbe a — 0,7 per cento).
Patisce anche lo spread: in Italia la fatidica differenza del rendimento del Btp decennale con l’analogo Bund tedesco è schizzata ieri a quota 178 (contro i 173 di giovedì) dopo aver toccato quota 190. Si tratta di qualche centinaio di milioni sugli interessi e di un livello assai più basso dei momenti di crisi nella primavera dello scorso anno quando avvistò quota 300. I margini per la finanza pubblica sono comunque assicurati dall’intervento per 7,5 miliardi concordato dall’Italia con Bruxelles.
L’espansione del contagio in Europa e nell’Occidente industrializzato rafforza il pessimismo: Moody’s dice che i rischi della recessione globale «sono aumentati» e ha ridotto la crescita del G20 al 2,1 per cento, ovvero 0,3 punti in meno rispetto alla stima di febbraio. L’Ocse nei giorni scorsi aveva tagliato le previsioni del Pil dei paesi del G20 dal 3,1 per cento dello scorso anno al 2,7; anche l’Fmi ha parlato di una crescita mondiale inferiore al 2019.
L’andamento delle Borse va in parallelo con l’economia reale e la crisi di fiducia sulla quale agisce anche il fallimento del vertice Opec. I listini europei sono crollati anche ieri: lo Stoxx 600, l’indice che copre circa il 90 per cento del mercato azionario europeo, è calato del 3,6 per cento mandando in fumo nella sola seduta di ieri oltre 300 miliardi. In due settimane, ovvero dalla notizia del primo contagio in Italia, lo Stoxx 600 ha bruciato oltre 1.358 miliardi di capitalizzazione. Concludono la seduta in profondo rosso Parigi (-4,14%), Francoforte (-3,37%), Londra (-3,62%) e Madrid (-3,54%).
Non va meglio a Wall Street, dove il Dow Jones è arrivato a perdere oltre il 3 per cento per poi chiudere a -0,97%. Unica speranza viene dalle società biotech in ricerca del vaccino: ieri, come segnalava Bloomberg , Inovio Pharmaceuticals, Gilead, Moderna, AIM ImmunoTech and Vir Biotechnology sono salite in controtendenza sul listino Usa.