Diventare la numero uno in Italia entro i prossimi dieci anni. Con questo obiettivo la Ebi Group di Sommacampagna ha chiuso il 2017 con un’operazione di acquisizione da parte della multinazionale francese Descours Et Cabaud, leader europeo nella produzione e distribuzione di ricambi e forniture industriali (con oltre 3 miliardi di euro in fatturato e 13mila dipendenti), che ha conseguito la quota di maggioranza della società veronese.«Con l’ingresso in Italia di nuovi competitor internazionali», afferma il presidente del gruppo Alessandro Concato, che insieme con i soci Federico Concato ed Ettore Cordioli rimarrà alla sua guida, «abbiamo deciso di accrescere la nostra competitività individuando a nostra volta un interlocutore con le “spalle larghe”, il quale condividendo le nostre stesse strategie e prodotti, potesse cioè trainarci verso quello che per noi è, in questo momento, il massimo traguardo: diventare i primi in Italia del settore forniture industriali, tool (utensili), fastener (elementi di fissaggio: viti e bulloni), e antinfortunistica. Continuando tuttavia a fare la stessa attività che ci ha portati a essere numeri uno nel Nordest, ma con uno sguardo consapevole al cambiamento».
Partita nel 2000 come società di forniture industriali, la società ha via via ampliato non solo la gamma distributiva, che oggi conta quattro linee di business comprensive di 54mila articoli movimentati, «motivo per cui siamo una delle poche aziende in grado di coprire con un unico fornitore, la maggior parte delle richieste di costruttori e utilizzatori finali», ma anche gli orizzonti. «Dal 2005 al 2010, attraverso quattro acquisizioni diamo vita alle due filiali di Trento, e a quelle di Pordenone, Vicenza, Minerbe, dando lavoro complessivamente a 50 dipendenti e accrescendo i fatturati, fino ai 21,5 milioni del 2017 (+7% sull’anno precedente)», precisa Concato. Con lui, forte di una lunga esperienza in una multinazionale giapponese, entra in azienda una seconda anima imprenditoriale. «Per andare lontano dobbiamo guardare cosa succede fuori dai nostri confini. Sette anni fa, durante un viaggio negli Stati Uniti ho appreso che i nostri competitor adoperavano le vending machine (i distributori di merendine, in pratica), per distribuire i prodotti di antinfortunistica, nostra principale leva competitiva, e altri attrezzi da lavoro ai dipendenti. Ora ne abbiamo in azione una cinquantina anche in E.B.I. Group. Tecnologia resa ancor più innovativa dal sistema di controllo automatico dei prodotti, che consente di ridurre gli sprechi di risorse».
Per l’operazione con la francese Descours Et Cabaud i soci di Ebi Groupsono stati assistiti dall’avvocato Enrico Repetto di Gambino Repetto&Partners di Milano e dagli advisor Roberto Branchi di Unistudio Advisory di Verona, con Paolo Ferrari e Paolo Antonini dello studio veronese Scs Consulenza Societaria e Tributaria.