Si trova a Sant’Ambrogio di Valpolicella, nella provincia veronese, la Donatoni Macchine Srl. E, seppure il luogo in cui l’azienda ha sede faccia pensare al vino, quello di cui si occupa riguarda un’altra delle eccellenze del territorio: il marmo.
La sua storia inizia nel 1959, quando Nereo Donatoni fonda l’omonima Officina, attiva nell’assistenza a mezzi e macchine per la pietra. Oggi, a più di sessant’anni di distanza, l’impresa è diventata un punto di riferimento in particolare nell’ambito della produzione di software, macchinari e, più in generale, tecnologie per la lavorazione del marmo e della pietra naturale.
Un’importanza, quella che Donatoni si è ritagliata nel settore, conquistata investendo in particolare nell’innovazione che, come dicono nell’azienda, ‘fa parte del loro Dna’. Il concetto, che in certi casi sembra un po’ astratto, si traduce a livello pratico nella serie di brevetti che è parte integrante della gamma prodotti offerta da Donatoni.
Un altro punto fondamentale è il rapporto con le persone: con i suoi 100 addetti, prima di tutto, ma anche con i fornitori e il cliente. È anche per questi motivi che l’azienda ha puntato molto sulla propria internazionalizzazione: solo negli ultimi mesi Donatoni ha aperto due nuove filiali, una in Germania e l’altra negli Stati Uniti, un esempio che mette in luce l’impegno nel garantire un supporto post-vendita, ma anche l’importanza data all’espansione dell’azienda stessa.
E che la strategia stia dando i suoi frutti lo dicono i dati economici. Nel triennio 2019-2021 l’azienda è cresciuta sia in termini di fatturato che di margine operativo lordo, ma con andamenti diversi. Il primo nel pre-pandemia sfiorava i 32,6 mln di euro e, dopo il calo del 2020 a 29,96 mln (-8,09%), si è assestato a 44,18 mln nel 2021, segnando un +35,52% rispetto al valore del 2019. Dal 2015, quando il fatturato era a 9,75 mln, il tasso composto di crescita annuale di Donatoni è del 28,64%. L’Ebitda, invece, è risultato sempre in crescita, passando da 4,25 mln a 4,41 mln fino a 5,72 mln (+34,54% sul 2019). Il margine operativo lordo medio dei tre anni è del 13,47%, con una punta del 14,7% nel 2020.
Nel 2021 l’Ebit, il reddito operativo, era pari a 4,41 mln e il risultato dell’esercizio è stato di 3,142 mln. Nello stesso anno il patrimonio netto è stato di poco superiore ai 27,25 mln di euro e l’azienda aveva cassa per circa 10,96 mln grazie a una Posizione finanziaria netta (Pfn) negativa. Il rapporto tra la Pfn e l’Ebitda medio del triennio 2019-2021 è -2,29.
Le agenzie di rating hanno assegnato a Donatoni lo score A, giudizio non lontano dal massimo grado di solvibilità per una società (rappresentato dalla tripla A). Il Roe, l’indice di redditività del capitale proprio, nel 2021 è stato dell’11,53%.
Donatoni è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Donatoni, in attesa della sua tre giorni di porte aperte dal 19 al 21 aprile, sarà presente giovedì 13 aprile alla tappa di Padova del tour che vedrà protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.