Diventare leader nell’era digitale, una guida pratica e intuitiva agli argomenti fondamentali su cui ogni leader deve focalizzarsi per sviluppare le capacità di leadership e guidare la propria carriera nell’era digitale, garantendo allo stesso tempo che ogni collaboratore lavori in allineamento con i propri bisogni più profondi, perché oggi il “fare senza l’essere” non permette più un successo sostenibile nel tempo.
Diventa leader nell’era digitale condensa con stile narrativo e interdisciplinare le best practice che manager, aspiranti executive e studenti MBA sono chiamati a mettere in pratica per cogliere le opportunità di carriera e avere successo nell’era digitale. Nel mondo contemporaneo, reso ancora più digitale dal Covid-19, il concetto di Leadership sta evolvendo, rendendo necessaria una nuova mentalità capace di integrare nuove e indispensabili skill come la creatività, l’antifragilità, l’intelligenza emotiva e il pensiero critico.
Grazie a questa agile guida i lettori apprenderanno come garantire che ogni collaboratore lavori in allineamento con i propri bisogni più profondi, perché oggi il “fare senza l’essere” non permette un successo sostenibile nel tempo. Ogni capitolo è dedicato a una competenza attraverso la narrazione di una storia e il successivo approfondimento tecnico, in cui viene fornito il supporto teorico all’abilità analizzata. Completano il testo alcune interviste a manager ed executive di successo che incarnano il mindset necessario per essere allo stesso tempo coach, mentor e consulente, ruoli indispensabili per ogni leader nell’era digitale.
Ulisse parola di leader, una rilettura appassionata dell’Odissea, scrutata con lo sguardo di chi vuole capire il presente. Gli autori interrogano il protagonista del poema omerico per comprendere cosa possa dotare di leadership le persone che agiscono nella contemporaneità del xxi secolo.
Perché Ulisse si focalizzò così tanto sul ritorno? Perché rinunciò alla vita eterna che Calipso gli garantiva? Cosa lo rendeva così incline a raccontare storie? Quali parole usava per convincere? Perché si nascondeva dietro travestimenti e inganni? Non aveva niente da rimproverarsi per aver perduto tutti i compagni ed essere arrivato da solo a Itaca? Da quali sfide imparò di più? La sconfitta dei Proci fu merito suo o della dea Atena che lo proteggeva? Queste domande risuonano nel volume ed echeggiano nelle menti di molte persone. In definitiva, rileggere un testo classico consente proprio di moltiplicare gli interrogativi e cogliere il significato di alcune risposte: Ulisse, in quanto leader, è riuscito appunto a dare forma alla potenzialità umana di interrogare il proprio io.
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