Anche l’assemblea dei soci di Luxottica dà il via libera al bilancio record del 2017, che ha superato quota 9,1 miliardi di euro. «Ma questo è solo l’inizio». Ne è convinto il nuovo amministratore delegato Francesco Milleri, che assicura arriveranno «grandi soddisfazioni nei prossimi anni» anche grazie al piano di integrazione con Essilor. Nel suo primo discorso pubblico, ieri a Milano, Milleri ha sottolineato che Luxottica negli ultimi tre anni ha lavorato per tornare ad essere «un’azienda semplice, veloce e coraggiosa» come la voleva il suo fondatore e presidente, Leonardo Del Vecchio, tornato al vertice della società.L’assemblea ha approvato il dividendo in crescita del 10% a 1,01 euro (con data stacco cedola 23 aprile 2018). Il bilancio dell’esercizio 2017, chiuso con ricavi consolidati per 9,157 miliardi, è in crescita dello 0,8% nel confronto a cambi correnti rispetto al 2016 (+2,2% a cambi costanti). Il margine operativo lordo è in flessione dello 0,9%. L’utile netto di gestione è fissato a 1,04 miliardi (+22,4%) grazie ai benefici fiscali derivanti dall’adesione al Patent Box.
«Penso che siamo un vero modello di multinazionale che pensa al centro ed esegue velocemente nei vari paesi», ha dichiarato l’ad, spiegando che «la velocità recuperata non è certo risultato di decisioni superficiali, ma frutto degli investimenti fatti in tecnologia, che ora permettono al gruppo, ad esempio, di avere in tempo reale i dati che provengono da ogni suo negozio nel mondo. L’operazione con Essilor è segno invece del coraggio mostrato da Del Vecchio».«Pensiamo che la fusione con Essilor possa realizzarsi entro maggio, non lo dico per ottimismo ma perché ci credo». Leonardo Del Vecchio, fondatore e presidente esecutivo, è come sempre molto chiaro e vede ben prima dell’estate la nascita del gigante delle montature e delle lenti che sarà presente in 150 Paesi, con 140mila dipendenti e un giro d’affari di 17 miliardi l’anno.
Probabilmente le autorità antitrust della Cina, l’ultimo Paese determinante per il closing dell’operazione, potrebbero chiedere «qualche piccola limitazione», ma «a noi niente, perché siamo molto più piccoli di loro e non abbiamo nessuna limitazione alla quale rispondere», aggiunge Del Vecchio rispondendo ai giornalisti a margine dell’assemblea. Sul fronte quotazione Del Vecchio si augura che, oltre che a Parigi, ci sia la presenza anche sul listino milanese. «È mia intenzione – ha dichiarato a margine il presidente – è una decisione che devo condividere con gli altri, ma credo riuscirò». Per quest’anno «ci aspettiamo una crescita del fatturato tra il 2% e il 4%, escludendo la fluttuazione dei cambi», ha previsto dal canto suo il cfo di Luxottica, Stefano Grassi.Il consiglio di amministrazione neo-eletto della Luxottica, che rimarrà in carica per un solo anno fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2018, si è riunito al termine dell’assemblea dei soci e ha confermato Luigi Francavilla vice presidente e Francesco Milleri vice presidente e amministratore delegato del gruppo di occhialeria. L’azienda sarà invece presieduta ancora dal fondatore, Leonardo Del Vecchio.