L’esperienza è la stella polare che ha ispirato la nascita e oggi guida Ma.Da., azienda fondata nel 2002 da un gruppo di tecnici con più di venti anni di esperienza nel material handling. Siamo nel polo produttivo a sud di Caserta, uno dei dipartimenti a più alto tasso industriale della zona, di quelli che lasciano con la bocca aperta anche tedeschi e francesi. «È già capitato che un cliente straniero storcesse il naso dopo aver letto il nostro indirizzo – confessa Nicola Cipolletta, amministratore delegato della società che produce sistemi di movimentazione automatizzata per stabilimenti di carrozzatura, verniciatura e montaggio per l’automotive –. Poi vengono qui e capiscono che il nostro è un altro mondo rispetto a quello dipinto dagli stereotipi». I carrelli Agv a induzione magnetica installati negli stabilimenti italiani di Fca o le «control box», cioè cassette di gestione con connessione wi-fi consegnati in Spagna sono solo alcuni delle innovazioni che Ma.Da. ha portato ai suoi clienti. «Stiamo investendo su carrelli Agv con movimentazione sui tre assi– prosegue il manager –, ogni anno impegniamo il 3% del fatturato in ricerca e sviluppo, abbiamo un ufficio di ingegneria all’avanguardia, dove lavorano 20 tecnici (su 55 dipendenti) che progettano sia la parte meccanica che quella elettrica dei nostri sistemi, tutto internamente». Così è stato fin dall’inizio.
«Siamo nati con il management buyout dei dipendenti di un’azienda di Finmeccanica, che aveva deciso di abbandonare prima la produzione, rimanendo un contractor, e poi il settore in toto – ricorda Cipolletta – . Nel 2004 abbiamo fatto un accordo di non concorrenza con la Ciem, impresa di Cassino specializzata nella fornitura di impianti trasportatori ”chiavi in mano”, con cui ci siamo consorziati, oggi all’estero ci presentiamo come CiemMada. Ma il 70% dell’azienda è rimasto dei dipendenti».
Sono poi nate le consociate di Polonia, Spagna, Brasile, Serbia, Francia e Inghilterra. L’export vale il 90% del fatturato, i nuovi mercati sono Romania e Turchia mentre per il 2018, anno di transizione dopo un 2017 che ha visto una flessione di volumi e ricavi, si punta su Nord Africa e Medio Oriente. «Per esempio in Algeria abbiamo offerte in corso per Renault, con cui anche l’anno scorso abbiamo lavorato molto. È un momento delicato, l’automotive riflette su quale strada prendere: elettrico o ibrido? Noi siamo ripartiti: gli ordini di Renault che stiamo sviluppando ammontano a circa 15 milioni». Per un business come quello di Ma.Da., la stabilità internazionale è fondamentale. «La crisi l’abbiamo sentita – dice Cipolletta –, specie con la Russia, ma non abbiamo fatto un’ora di cassa integrazione. Abbiamo mantenuto vive le doti per cui ci apprezzano anche in Francia e Germania, dove i nostri competitor sono i grandi gruppi. Quali doti? Flessibilità e velocità. E, naturalmente, esperienza».
*L’Economia, 11 giugno 2018