Il percorso digitale di Open Factory 2020 inizierà a San Sisto, in provincia di Perugia, dove si potrà visitare in modalità digitale e innovativa lo stabilimento di Perugina®, eccellenza italiana, frutto dell’unione di tradizione e creatività, della qualità nella selezione degli ingredienti e della maestria e passione dei maestri del cioccolato.Perugina® sarà la prima tappa di un percorso speciale, curato con Nestlé Italiana, che porterà alla scoperta di altri due stabilimenti del gruppo: da Perugia, la diretta si sposterà a Ruspino, in provincia di Bergamo, dove la Sanpellegrino – azienda di riferimento in Italia nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche – mostrerà il percorso di imbottigliamento dell’acqua secondo i principi della gestione sostenibile e condivisa delle risorse idriche, che hanno valso all’azienda la certificazione Alliance for Water Stewardship. Ultima tappa del percorso speciale Nestlé a Benevento, nel cuore del territorio campano, dove nasce uno dei prodotti simbolo del made in Italy, la pizza. Per la prima volta apre le porte lo stabilimento Buitoni, recentemente trasformato in un hub internazionale.
Il made in Italy sarà l’indiscusso protagonista del pomeriggio di Open Factory: dal cioccolato di Perugina®, si passerà al design di Lago – emblema del design thinking con i suoi mobili dal design modulare, adatti non solo a tutte le aree della casa, ma anche a luoghi destinati alla collettività – che in occasione di Open Factory presenterà per la prima volta al pubblico il nuovo Lago Campus. A pochi chilometri da Lago, sempre in provincia di Padova, si trova anche Carraro, gruppo internazionale leader mondiale nei sistemi di trasmissione per veicoli off-highway e trattori specializzati, con insediamenti produttivi in Italia, India, Cina, Argentina e Brasile. In occasione di Open Factory, l’azienda presenterà in anteprima il percorso interattivo realizzato con tecnologie d’avanguardia all’interno della propria sede di Campodarsego.
Open Factory 2020 avrà un capitolo dedicato alle imprese Champion, a partire da Castagna Univel, azienda piacentina nata dall’intuizione di Achille Castagna, pioniere del converting italiano, ora leader internazionale nella creazione di soluzione di packaging e imballaggi flessibili per il settore alimentare: in occasione di Open Factory presenterà in anteprima il volume Flessibili per natura di Fiorella Girardo (Post Editori). Il percorso tra le PMI top performing italiane proseguirà con Frascold – leading player nello sviluppo, produzione e commercializzazione di compressori semi-ermetici, a pistoni e a vite, a servizio dell’industria della refrigerazione e del condizionamento dell’aria – con una tappa a Istrana (Treviso) da Labomar, specializzata nella produzione di integratori alimentari, dispositivi medici, alimenti a fini medici speciali e cosmetici per conto terzi. Tappa conclusiva alla scoperta di un’altra eccellenza della nutraceutica made in Italy, la Biosline di Ponte San Niccolò (Padova), che in occasione di Open Factory presenterà Naturalis fons, progetto editoriale immersivo nel microcosmo della natura realizzato con il fotografo Giovanni De Sandre (Silvana Editoriale).
Sostenibilità sarà il fil rouge di gran parte dei percorsi proposti dalle Open Factory 2020: dalla chimica green, con Fomet, azienda veronese che dal 1973 produce e commercializza fertilizzanti speciali e naturali per l’agricoltura professionale, alla fashion industry con G&G Service, azienda vicentina da 35 anni al servizio dei brand di lusso della moda, illustrerà come l’approccio green stia guidando le attività lungo l’intera filiera produttiva e con il coinvolgimento dei propri subfornitori. E’ incentrata sui principi dell’economia circolare la strategia di Saib, in provincia di Piacenza, che sin dal 1962 ha incentrato la produzione su un processo ecosostenibile basato sul riutilizzo degli scarti di lavorazione del legno vergine per realizzare pannelli truciolari.
Open Factory non è solo racconto delle storie delle aziende protagoniste, ma anche valorizzazione del ruolo che le aziende hanno per lo sviluppo dei territori e delle comunità. E’ questo il caso, ad esempio, di Zordan (Valdagno, Vicenza), benefit corporation nata nel 1965 come falegnameria e ora azienda internazionale partner per progetti di interior design di fascia alta, dai negozi monomarca ai mobili per il settore Horeca, fino alle case private. Sostenibilità della produzione, ma anche rispetto per l’ambiente e per la comunità sono i valori che guidano anche l’attività di ABS-Acciaierie Bertoli Safau, acciaieria udinese nata nel 1988 dalla fusione di Officine Bertoli e Safau, che costituisce ora la divisione steelmaking del Gruppo Danieli: a Open Factory presenterà in anteprima il nuovo laminatoio QWR, i cui lavori sono stati portati a termine nonostante il lockdown.