Il percorso di crescita di ogni azienda può avvenire per linee interne o esterne. In entrambi i casi l’organizzazione aziendale deve essere adeguata alla strategia. Le acquisizioni permettono spesso di accelerare l’ingresso in nuove aree geografiche o in nuovi mercati, o la ricerca di management qualificato. I rischi di integrazione sono inferiori quando le sinergie fra le società sono di costo, mentre le sinergie di ricavo sono più difficili da raggiungere ma danno maggior valore alle aziende coinvolte. La vera sfida rimangono la comprensione delle culture aziendali che si incontrano e la creazione di una squadra in grado di gestire la transizione. La condivisone di un progetto, la capacità di far sentire tutti come parte dello stesso team, la chiarezza degli obiettivi e di «chi fa che cosa» sono gli elementi che determinano i ritorni dell’investimento. L’innovazione di prodotto e di processo e l’espansione internazionale sono due assi portanti della crescita delle aziende acquisite o partecipate da fondi di private equity. Spesso questi obiettivi si possono raggiungere più rapidamente attraverso acquisizioni che non con la crescita per linee interne. Il consolidamento di settore o la volontà di creare campioni nazionali, con visione e scalabilità internazionale, sono elementi essenziali nei progetti dei fondi: non avendo storie passate personali o aziendali, possono promuovere più facilmente iniziative aggreganti. Di fronte alla rivoluzione digitale, sempre più il corporate venture capital è una necessità: per monitorare le evoluzioni dei mercati e ancor più per diventarne un leader. Ogni integrazione di successo, sia di società consolidate che di sviluppo di start up, passa in ogni caso per una chiara governance e una forte valorizzazione del capitale umano.
*Partner Equinox