Il passaggio generazionale è un tema delicato e cruciale in un Paese in cui l’85% delle imprese è un’impresa familiare. Non si limita al semplice trasferimento di quote, azioni, o cariche sociali, ma al passaggio di un patrimonio di conoscenze e competenze stratificatesi durante la vita sia dell’azienda sia dell’imprenditore che l’ha fondata e fatta crescere. Proprio perciò il passaggio del testimone è a tutti gli effetti un fattore di rischio da gestire nel contesto aziendale/familiare. Ciò nonostante l’importanza cruciale della successione è percepita da meno del 20% degli imprenditori. Nella peculiarità del sistema industriale italiano la centralità delle imprese familiari dovrebbe stimolare le famiglie e i loro interlocutori a definire per tempo, senza aspettare i momenti di crisi, le migliori soluzioni per il ricambio generazionale e la pianificazione patrimoniale.
È un ampio ventaglio di attività finalizzate ad approfondire gli aspetti tecnici (legali e fiscali) e a individuare le modalità di governance necessarie a garantire continuità e protezione nel tempo al capitale finanziario e umano. Presa coscienza della necessità di un appropriato ricambio, si inizia a pianificare il passaggio facendo crescere la nuova generazione sotto il profilo tecnico-pratico, inserendola in azienda, ottimizzando un inevitabile «periodo di convivenza» che si concluderà con il subentro della nuova generazione alla vecchia. Il tema non deve lasciare indifferenti e non può essere ricondotto a un problema della singola famiglia. La criticità di tale momento impone un approccio sistematico e organico alle vicende successorie. In questo contesto solo la completa integrazione tra le capacità e professionalità degli intermediari finanziari, dei professionisti e degli imprenditori può portare ai risultati sperati. Nell’interesse di tutti.
* Amministratore delegato Banca Leonardo (Gruppo Ca Indosuez)