Nel pieno della crisi economica dell’ultimo decennio, il valore aggiunto prodotto dall’industria alimentare è cresciuto del 15%, mentre l’export è aumentato del 67%, registrando la seconda maggior crescita – dopo il farmaceutico – tra tutti i settori manifatturieri. Questa anticiclità si è manifestata anche durante l’emergenza da coronavirus, evidenziando ulteriormente la strategicità che connota il settore nell’ambito dell’economia nazionale. Un’emergenza che ha reso lo scenario di mercato più complicato e radicalmente diverso da come lo si conosceva, creando una “cesura” a livello globale nei consumi e nella distribuzione dei prodotti alimentari e costringendo così le imprese a rivedere le proprie strategie produttive e commerciali. Il libro affronta ed esamina queste sfide epocali a cui sono chiamate le nostre imprese del food&beverage attraverso un’approfondita analisi realizzata da Nomisma – per conto di Centromarca (Associazione Italiana dell’Industria di Marca) e Ibc (Associazione Industrie Beni di Consumo) – partendo da quello che era il posizionamento competitivo dell’industria alimentare italiana fino allo scoppio della pandemia e, soprattutto, quelle che saranno le prospettive per il settore nei prossimi anni, anche grazie al supporto di un’indagine diretta realizzata sulle stesse imprese alimentari italiane.