Riesplode la tensione tra Italia e Austria al valico del Brennero per le limitazioni al transito dei Tir applicate, in via unilaterale, dal Tirolo. Ieri tra Bolzano e Vipiteno, in uscita dall’Italia, si è formata una maxi-coda di mezzi pesanti che ha raggiunto i 70 chilometri. Il traffico leggero ha viaggiato invece senza grossi problemi sulla corsia di sorpasso. L’Austria applica dallo scorso gennaio, in base a un determinato calendario, il contingentamento dei Tir in transito sul suo territorio (nel limite di 300 mezzi/ora).
Fino a inizio giugno sono previste altre giornate con numero chiuso. Il provvedimento è contestato aspramente dalle imprese dell’autotrasporto italiane e tedesche. Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio, dà voce al malessere che, da settimane, serpeggia nel mondo dell’autotrasporto italiano. «È l’effetto del contingentamento dei mezzi pesanti adottato dal Tirolo: 300 Tir ogni ora – spiega Uggè – e nelle prossime due settimane sono previste altre sette giornate di traffico centellinato».
Secondo Uggè «il rischio che partano azioni spontanee è molto forte. Il governo, che comunque è in carica, assuma una posizione decisa. Se si bloccano i mezzi pesanti si ferma tutta l’economia. Senza i servizi di logistica le merci restano ferme nei magazzini o nei mezzi di trasporto. Ed ecco che il motore dell’economia si blocca».
Con quasi 47 milioni di tonnellate di merce (di cui 33,5 milioni su strada e 13,4 milioni su ferrovia) sugli oltre 160 milioni che varcano i confini terrestri nazionali, il corridoio multimodale del Brennero già oggi rappresenta di gran lunga il più trafficato corridoio transalpino e, dunque, il principale elemento di connessione tra l’Italia e l’Europa e, in prospettiva, non potrà che accrescere il suo ruolo. «Attraverso le Alpi passa l’economia italiana» sostengono le imprese della logistica e dell’autotrasporto. Al valico stradale del Bennero, nel corso del 2017, si sono registrati una media giornaliera di 5.400 Tir in transito per direzione.
Secondo l’Anita (assocazione del trasporto e della logistica di Confindustria),l’adozione unilaterale da parte del governo del Tirolo del sistema di dosaggio dei veicoli pesanti, che riduce di fatto della metà l’attuale transito commerciale sull’asse Germania/Italia, è un’iniziativa che non solo contrasta con la libera circolazione delle merci, principio cardine del diritto europeo, ma depotenzia la fase economica espansiva in atto e mina l’export del Paese: l’Italia, sostiene l’Anita, non può non reagire.
«Le limitazioni alla circolazione dei veicoli pesanti sono una misura sbagliata» afferma il segretario generale di Fai-Conftrasporto Andrea Manfron. «Ancora una volta si deve constatare come le misure di interdizione al traffico pesante arrechino danni al Paese – dichiara Manfron -. Vengono così colpiti la salute dei cittadini per i mezzi fermi lungo la valle dell’alto Adige, le aziende di autotrasporto e l’economia del Paese che ha necessità di esportare le proprie merci in modo efficiente e competitivo».
Nel caso specifico di ieri, i 70 chilometri di coda lungo l’Autobrennero sono conseguenza di due misure: da un lato le limitazioni italiane alla circolazione dei mezzi pesanti nei giorni festivi, che una volta cessate liberano il traffico sulle autostrade tutto insieme; dall’altro l’impatto negativo delle misure di contingentamento nei confronti dell’Italia applicato dall’Austria. «Misura (quest’ultima) – dice ancora Manfon – che, nonostante sia marcatamente illegittima, trova gioco facile anche nell’oggettiva debolezza dell’Italia, ancora senza un governo, e che continua a incidere negativamente sulla nostra economia».
Da Bruxelles, anche la Commissione europea, attraverso una suo portavoce, prende posizione: «Il problema del traffico pesante attraverso il corridoio del Brennero è una sfida regionale che deve essere affrontata in modo congiunto. La Commissione europea cerca di facilitare una soluzione ed è disponibile a dare ulteriore assistenza».
«In febbraio a Monaco di Baviera – ricorda il portavoce dell’esecutivo comunitario – ministri degli Stati membri e rappresentanti delle regioni coinvolte si sono riuniti per esplorare soluzioni comuni nella gestione del traffico. Da allora il lavoro è continuato a livello tecnico, in vista di un ulteriore incontro a livello ministeriale previsto per il 12 giugno a Bolzano». Intanto però il mondo dell’autotrasporto è in agitazione.