«Ci siamo ricavati uno spazio originale nel mercato, creando un’azienda strutturata che non ha mai perso il carattere d’impresa familiare». È certo che il primo ingrediente del suo successo sia la sua famiglia «allargata» (ne fanno parte anche i suoi 238 dipendenti), Luciano Caspani, fondatore, insieme al fratello Fausto e il padre Agostino, di Cleaf, azienda specializzata in superfici e rivestimenti innovativi per il settore arredo e interior design. Una (ex piccola) realtà nata a Macherio nel 1975 che ora possiede tre siti produttivi (il quarto aprirà i battenti il mese prossimo) sparsi per la Brianza. «Siamo stati fortunati – racconta Caspani, che compie 70 candeline nel 2018 con tanto di omaggio video per celebrarne il lavoro del celebre Studio Azzurro – a nascere in questo territorio. La Brianza, infatti, è una patria del design e dell’arredo conosciuta in tutto il mondo. Per noi, è stato impossibile non restare folgorati da tanto estro creativo. È stato naturale assecondare le esigenze e le richieste del mercato delle aziende brianzole».
Una rete di eccellenza locale che ha permesso agli affari di crescere, anche in annate che sembravano impossibili. Con il fatturato aziendale che è passato da circa 65 milioni nel 2010 ai 124 milioni del 2017, dei quali il 60% realizzati in Italia. «I nostri competitor – spiega Caspani – sono tutti big di un mercato che punta in maniera importante sulla quantità. Noi, invece, preferiamo un approccio diverso, basato sull’eccellenza e anche a scapito della nostra “reale” capacità produttiva».
Una filosofia del meno ma meglio, visibile nella storia dell’azienda che ha sempre scommesso sull’avanguardia: a cominciare dall’acquisto di un impianto per rendere «nobili» i pannelli, già nei primi anni Ottanta. Così come la creazione delle divisioni: laminati, bordi e semilavorati. «Non abbiamo mai smesso – dice l’imprenditore – di investire in tecnologia, cavalcando sempre l’ultimo ritrovato della tecnica. Ogni anno, infatti, destiniamo alla ricerca (in primis, hyper materials con intense sensazioni tattili e visive che si vedranno anche al Fuori Salone di Milano) il 10% del nostro fatturato. Crediamo, del resto, nella sperimentazione continua».