Nei prossimi trent’anni la popolazione anziana raddoppierà e nel 2050 la silver economy varrà circa il 30 per cento del totale. Il benessere degli anziani e città più confortevoli per tutti saranno le priorità dell’agenda pubblica che dovrà prevedere politiche strutturali che incoraggino un invecchiamento attivo e un ambiente urbano age-friendly. Oltretutto una città a misura di anziano è una città più vivibile per tutti. La città del futuro non sarà soltanto smart, ma orientata al miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente con particolare attenzione alla mobilità, alla ricostruzione di forme di vicinato attivo e a formule abitative accoglienti e sicure. Saranno determinanti le nuove professioni offerte dalla tecnologia digitale, affiancate da solide competenze umanistiche e saldi valori etici. In questo scenario la rinascita dei borghi, in cui senior e non scelgono sempre più di abitare, impone un ripensamento del concetto di decentramento urbano. Anche la finanza contribuirà a ridisegnare il futuro ripensando l’offerta per i senior. Infine il silver tourism si propone come un elemento di grande potenziale, ma per il pieno sviluppo della silver economy è necessario che i nuovi saperi e competenze interagiscano in sinergia.