«Ci sono tutte le premesse per un bellissimo 2019 e per gli anni a venire». Il premier Giuseppe Conte. All’indomani dei dati Istat che certificano la gelata del Pil e l’entrata nella recessione tecnica (-0,2% nel quarto trimestre 2018 rispetto al terzo), il governo cerca di spargere ottimismo. «L’Italia ha un programma di ripresa incredibile. C’è tanto entusiasmo e tanta fiducia da parte dei cittadini e c’è tanta determinazione da parte del governo», spiega Conte per rassicurare le imprese che prevedono una crescita poco sopra lo zero per il 2019. «Non c’è motivo di perdere la fiducia», continua a dire il premier, auspicando che il segno torni positivo nei prossimi mesi grazie a «una manovra espansiva». Le infrastrutture sono uno dei fiori all’occhiello che il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, è andato a proporre agli investitori americani: «Essere pessimisti non sarebbe una forma di realismo ma sabotaggio».
«Confesso, è colpa mia», l’ironica replica di Paolo Gentiloni a Di Maio che aveva accusato i governi precedenti per il calo del Pil. «Dal 2014 l’Italia era sempre cresciuta. Dal luglio 2018 siamo l’unico paese europeo in recessione. Tutta colpa mia». «Ora aumenteranno le tasse e servirà una manovra correttiva. Per colpa mia, s’intende. Per fortuna il 2019 sarà bellissimo, così non avrò più nulla da espiare…».