Dall’analisi dei bilanci degli anni che vanno dal 2012 a quelli appena depositati del 2018, il Centro Studi di ItalyPost ha elaborato una classifica che ha permesso di individuare le trenta migliori Pmi tra i 20 e i 500 milioni di fatturato della chimica e farmaceutica italiana.
La ricerca, anticipata oggi da L’Economia del Corriere della Sera e realizzata grazie al contributo del Gruppo Crédit Agricole e di auxiell su dati Aida-BVD, rivela alcuni elementi di grande interesse sia sul piano dei numeri che sulla distribuzione territoriale di queste aziende top performer.
Si tratta di imprese tra i 20 e i 500 milioni di fatturato che appartengono a un comparto che rappresenta un’infrastruttura essenziale per tutta l’industria manifatturiera, alla quale trasferisce tecnologia, innovazione, sostenibilità ambientale, competitività fornendo materie prime e derivati a quasi tutti i comparti industriali.
Il valore globale della produzione del settore, pari a 87,7 mld di euro nel 2018, è ripartito fra chimica (55,7 mld) e farmaceutica (32 mld) e assomma un export totale dei due comparti pari a 56,8 mld a fronte di 65,7 mld di importazioni, con un saldo negativo della bilancia commerciale per 8,9 mld. Negli ultimi 4 anni il settore ha guidato la ripresa generalizzata del manifatturiero con una crescita di oltre 10 punti, con un effetto di trasmissione dell’impulso espansivo a molti comparti industriali.
L’indagine sulle Top Pmi di settore individua un cluster di imprese di media dimensione con performance eccellenti e nettamente al di sopra dei valori medi di settore.
L’aggregato di queste 30 imprese presenta un CAGR 2012-2018 del 9,8%, pari ad un incremento assoluto del 75% del fatturato (quasi un raddoppio) a fronte di un tasso di crescita annuo composto medio del comparto del 1,8%, un EBITDA medio degli ultimi tre esercizi del 20,3%, a fronte di un valore riferito al comparto inferiore di oltre 8 punti (12,2%) e a un indice di indebitamento (leverage) pari a 1,79, assieme ad un rapporto PFN/Ebitda medio pari a -0,11, che stanno ad indicare assetto patrimoniale e finanziario di estrema solidità ed autonomia.
Interessante anche il dato della distribuzione territoriale di queste imprese. A dominare la classifica è sostanzialmente una sola regione italiana, la Lombardia, che totalizza la metà delle imprese Top di questo settore di tutto il Paese. Le altre regioni presenti nella classifica, come il Veneto e il Piemonte, raggiungono al massimo una percentuale del 10% (tre imprese), poco sopra a regioni come Emilia Romagna, Lazio e Toscana con 2 imprese top ciascuna. A livello provinciale la concentrazione delle imprese top è ancora più netta. A dominare sono solo due province: Milano con 8 e Bergamo con 5 imprese.
La ricerca sarà presentata venerdì prossimo a Milano nel corso di un seminario promosso da ItalyPost con L’Economia del Corriere della Sera in collaborazione con l’Universita Bocconi, nel corso del quale interverranno alcuni degli imprenditori protagonisti. Cesare Benedetti, presidente Zeta Farmaceutici Spa, Mario De Luigi, vicepresidente B. Kolormakeup & Skincare Spa, Massimo Di Martino, amministratore delegato Abiogen Pharma Spa, Giorgio Ferraris, amministratore delegato Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. Spa, Luca Mantovani, amministratore delegato Eigenmann & Veronelli Spa, Massimo Neresini, amministratore delegato Sicit 2000 Spa (Sicit Group Spa), Gianni Pegorin, presidente AGF88 Holding Srl (Gruppo Pettenon), Martino Verga, amministratore delegato Sacco Srl.
Dopo l’intervento di Riccardo Taranto, consigliere delegato Università Bocconi, l’incontro sarà concluso da Fulvio Renoldi Bracco, amministratore delegato Bracco Imaging, intervistato da Daniele Manca, vicedirettore Corriere della Sera.
Nelle prossime tre settimane il Centro Studi di ItalyPost comunicherà le top 30 Pmi di altri due settori chiave del Made in Italy: tessile-abbigliamento e agroalimentare. Per ciascuna ricerca sono previsti, sempre in Bocconi, i relativi incontri di presentazione.
NOTA METODOLOGICA
L’indagine sulle 30 migliori PMI nazionali di settore rappresenta l’anteprima verticale, con i risultati dei bilanci 2018, di CHAMPIONS 2020, il progetto di ricerca giunto alle quarta edizione che individua ed analizza le imprese con fatturato compreso fra i 20 e i 500 mln di euro che hanno registrato negli ultimi sei esercizi risultati superiori sia alle medie di settore che all’insieme delle imprese che rappresentano l’universo di riferimento, in termini di crescita, redditività, patrimonializzazione e indipendenza finanziaria. All’interno di ciascun settore questi parametri sono stati ulteriormente differenziatii sui valori mediani dei singoli comparti specifici.
I 4 settori analizzati sono: METALMECCANICA, CHIMICA e FARMACEUTICA, SISTEMA MODA, ALIMENTARE e BEVANDE.
La ricerca è stata svolta, per conto del Centro Studi Italypost, da un team interdisciplinare composto da analisti finanziari e da esperti in Corporate Finance della società di advisory finanziaria indipendente Special Affairs, su database forniti da AIDA-BVD e da Infocamere
L’ANALISI : CRITERI DI SELEZIONE e METODOLOGIA
L’indagine è stata realizzata partendo da un database di 1.177.503 imprese (società di capitali attive in Italia alla data del 17/12/2018), analizzando i bilanci di 13.633 imprese (società con fatturato compreso fra i 20 e i 500 mln di euro) e individuato fra queste 1.200 imprese che rientrano nel range più elevato di una serie di parametri che misurano crescita, redditività, equilibrio patrimoniale-finanziario e che rispondono a criteri societari che escludono società a partecipazione pubblica, società cooperative, società controllate da un soggetto estero, da fondi di private equity, società appartenenti a gruppi il cui fatturato complessivo superi i 500 mln.
L’estrazione delle TOP PMI di settore è stata effettuata in due step successivi.
Sulla base dei dati di bilancio 2011-2017 si sono selezionati due cluster di imprese:
●Imprese con fatturato compreso fra 20 e 120 mln di euro:
Tasso di crescita (CAGR) degli ultimi 6 esercizi : uguale o superiore al 3 %Redditività (Ebitda/ Fatturato) degli ultimi 3 esercizi: uguale o superiore al 8 %Solidità finanziaria (Ebitda/PFN) : inferiore a 2,5Rating More: AAA-AA-A-BBB –BB (Ottimo)
●Imprese con fatturato compreso fra 120 e 500 mln di euro:
Tasso di crescita (CAGR) degli ultimi 6 esercizi: uguale o superiore al 3 %Redditività (Ebitda/ Fatturato) degli ultimi 3 esercizi: uguale o superiore a 5 %Solidità finanziaria (Ebitda/PFN) : inferiore a 3,85Rating More: AAA-AA-A-BBB-BB (Ottimo)
Nello step successivo le imprese così individuate sono state classificate per settore, sulla base dei raggruppamenti di codici Ateco riportati successivamente e sulla verifica successiva della coerenza del codice attribuito rispetto all’attività effettivamente svolta dall’impresa (non sempre la classificazione Ateco rispecchia settore e comparto in cui opera l’’impresa).
In caso di discrepanza si è assegnato il settore sulla base dell’attività svolta e non del codice Ateco.
All’interno di ciascun settore sono stati individuati i comparti merceologici di maggior rilevanza e per ognuno sono state selezionate le prime 50 imprese per fatturato. Per queste imprese sono stati estratti ed analizzati i bilanci 2018, avvalendosi del database di AIDA Bureau Van Dijk, integrato per i dati mancanti dai bilanci originali estratti da Infocamere o dai bilanci forniti direttamente dalle imprese.
I criteri sopra descritti sono stati quindi riapplicati su questi 4 cluster, e rivalutata la corretta inclusione o l’esclusione (per conferma o eventuale perdita dei requisiti) delle imprese facenti parte del cluster.
Sono state infine selezionate le prime 30 aziende (sulla base del fatturato 2018) appartenenti a ciascun settore, pesando per ciascun comparto il numero di imprese in relazione all’importanza del comparto stesso.