Comincia all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale la storia del Gruppo Cherubini: è il 1947 e la prima impresa a portare questo nome è attiva nella forgiatura dei metalli. Settantasei anni e tre generazioni dopo il Gruppo con sede a Bedizzole (Bs), che oggi conta più di 300 addetti, è diventato uno dei maggiori player nella progettazione di soluzioni di movimentazione per sistemi di protezione solare e dell’automazione domestica.
“Ci sviluppiamo già nei primi anni come un’azienda internazionale – spiega il Ceo Francisco Sanchez –, trovando i nostri primi clienti nel mercato svizzero”. Il giro di boa, per così dire, avviene poi negli anni Ottanta. È in questo momento che Cherubini, da una parte, decide di ampliare la propria gamma di soluzioni offerte per tende da sole e screen. Dall’altra, invece, apre il primo ufficio commerciale estero, quello di Ginevra.
Il Gruppo oggi conta 10 aziende, vende in 68 Paesi del mondo e ha filiali in Spagna, Francia, Germania, Cina e Turchia. “Realizziamo il 70% del nostro fatturato fuori dai confini italiani – precisa Sanchez –. E la sfida dei prossimi tre anni sarà quella di raggiungere quota 20% dei ricavi oltre il perimetro europeo. Con la pandemia prima e lo scoppio della guerra russo-ucraina poi abbiamo dovuto prendere atto del fatto che il nostro continente occupa una posizione un po’ più debole rispetto ad altri mercati”.
È anche sulla base di questa constatazione che Cherubini ha deciso di potenziare la sua strategia legata alle acquisizioni: negli ultimi cinque anni sono state ben quattro le aziende assorbite dal gruppo. L’ultima in linea cronologica è la vicentina Mi-Metal, di cui ora l’impresa di Bedizzole detiene il 70%. “Quest’operazione – afferma il Ceo – ci permette di integrare alle nostre soluzioni di movimentazione i sistemi per avvolgibili prodotti da Mi-Metal e ampliare così la gamma di proposte. La nostra idea è quella di valorizzare la presenza della neonata Cherubini Mi-Metal nel Nord Africa e in Europa e di spingerci con la nostra offerta in Nord America e oltre i confini del Vecchio Continente”.
Per dare un’idea dei risultati dell’azienda bresciana, nel triennio 2019-2021 il suo fatturato è passato da 36,65 mln a 54,31 mln (passando per i 41,45 mln del 2020), segnando così un +48,18% sul pre-pandemia. Dal 2015, quando i ricavi erano pari a 21,78 mln, Cherubini ha dunque un tasso composto di crescita annuale del 16,45%.
Anche il margine operativo lordo è aumentato, sia in termini valoriali che percentuali: nel 2019 era di quasi 3,7 mln, saliti poi a 5,29 mln l’anno successivo e attestatisi a 7,86 mln nel 2021. Rispettivamente, si tratta di un Ebitda margin cresciuto dal 10.09% al 12,77% fino al 14,47%. La marginalità percentuale media nei tre anni è stata quindi del 12,73%.
Per ottenere questi risultati Cherubini ha deciso di puntare molto sulla qualità della propria offerta, curando in particolare la selezione dei materiali impiegati e non rinunciando mai al ‘tocco italiano’ che ci contraddistingue all’estero. Fondamentale, poi, è il suo impegno nel mantenere la vicinanza con gli stakeholders. Grazie alla sua Academy, infatti, l’azienda è al fianco di tecnici, installatori, distributori e privati tramite una piattaforma digitale che raccoglie video tutorial per l’installazione e la configurazione dei sistemi, manuali d’istruzioni, cataloghi e brochure, ma anche corsi di formazione.
Tornando alle sue performance, l’esercizio 2021 si è chiuso anche con un Ebit di 4,71 mln di euro, un patrimonio netto di 36,35 mln, mentre utili per 3,55 mln. Cherubini inoltre aveva cassa per oltre 3 mln grazie a una Posizione finanziaria netta (Pfn) negativa. Il rapporto tra la Pfn e l’Ebitda medio del triennio 2019-2021 è di -0,54. Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score A. Il Return on Equity del 2021 è stato pari al 9,77%.
Cherubini è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Cherubini, nelle vesti del Ceo Francisco Sanchez, è stata poi presente venerdì 12 maggio alla tappa di Bergamo del Meet the Champions, il tour che vedrà protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.