Cantine, prosciuttifici, distillerie, caseifici, acetaie e non solo. Arriva l’edizione autunnale di Wefood, la manifestazione culinaria che punta i riflettori sulle eccellenze enogastronomiche della Penisola. Aperte le prenotazioni per visite guidate, degustazioni e showcooking
Sarà un weekend di turismo culturale e manifatturiero che permetterà a visitatori e studenti di scoprire i segreti della manifattura italiana. A partire dalle prossime settimane sarano annunciate le aziende che apriranno le loro porte. Per chi non potrà visitarle in presenza sarà possibile seguire la diretta digitale
A ospitare la cerimonia di premiazione del Premio è stato Le Village di Credit Agricole, con gli interventi di Davide Bollati, presidente Davines Group, ed Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola e del Comitato scientifico del Festival. Ciconte trionfa grazie ai 54 voti ricevuti dalla giuria popolare. Seguono Grandi con 45 voti, Stampa, Calace e Ferro a quota 43, Grazioli con 33 e Molinari a 18
Sala colma anche per le conclusioni del Galileo Festival della Scienza e Innovazione con Vito Mancuso. La tre giorni nella città patavina ha visto sale gremite di giovani studenti, imprenditori e appassionati. A chiudere la domenica oltre all'intervento del filosofo gli eventi con il giornalista Luca De Biase, che ha raccontato la fine del modello-Silicon Valley e delineato la via italiana all'innovazione, che passa dalle città, centri di conoscenza diffusa, e per le infrastrutture che devono connetterle. Il direttore del Festival Giovanni Caprara: "In un mondo in cui si scivola verso la superficialità questi eventi sono un modo per allenarci all'approfondimento"
Il premio Nobel per la fisica 2010, il direttore Filosofia di Patagonia, i maggiori esperti europei sui temi dell’acqua, il giornalista inglese autore del libro sulle miniere di litio, decine di imprenditori ed esperti all’avanguardia sui temi della transizione green. A Parma, i primi giorni di maggio, il più importante evento nazionale sull’economia sostenibile con 70 eventi e 300 relatori. Nei giorni precedenti aprono le porte le “Fabbriche della Sostenibilità”. Parma diventa per tre giorni la capitale italiana dell’economia green. Il ministro Pichetto in apertura, Urso in chiusura
Al voto della giuria popolare andranno: "Adriano Olivetti. Un Italiano del Novecento" di Paolo Bricco, edito da Rizzoli, "La salita dei giganti" di Francesco Casolo, edito da Feltrinelli; "Storia confidenziale dell’editoria italiana" di Gian Arturo Ferrari, edito da Marsilio; "Il quid imprenditoriale" di Saverino Salvemini, edito da Egea; "Al di qua del fiume" di Alessandra Selmi, edito da Nord
Per l'evento di chiusura del Festival delle Imprese Champions, che ha animato Vicenza dal 14 al 16 aprile, l'ex ministra del Lavoro e professore onorario di Economia dell'Università di Torino ha dialogato con Marco Bentivogli sul tema del lavoro. "Servono riforme, ma spesso vengono giudicate con preconcetti e frettolosamente. Dopo averle fatte, si lasci passare il tempo necessario perché mostrino risultati"
Dopo il consolidamento nel nuovo triangolo industriale ItalyPost si allargherà nel coinvolgimento di nuovi territori industriali. Confermate la Green Week, i Città Impresa, Galileo, Trieste Next, Open Facotry e le indagini sulle imprese Champions e sui Top di settore. We Food, le Guide enogastronomiche e le indagini sulle imprese Best Performer si allargano a Marche, Toscana e Piemonte. Post Editori pubblicherà 20 nuovi libri e le Librerie a 20 Book Week in altrettanti comuni. Il 13 marzo il ricordo di Del Vecchio a Belluno
Termina la 15^ edizione, diretta da Dario Di Vico, che ha visto sul palco tra gli altri Jean-Claude Trichet, Emma Marcegaglia, Gian Carlo Blangiardo, Giovanni Gorno Tempini e Alberto Calcagno. Nel weekend fra il 18 e il 20 novembre 40 eventi con 150 relatori fra economisti, esperti e imprenditori. Al centro della manifestazione energia, politiche industriali, Pnrr, sostenibilità e globalizzazione
La dodicesima edizione del Festival della Ricerca Scientifica, che dal 2012 è vetrina dell'innovazione, si svolgerà a Trieste da venerdì 22 a domenica 24 settembre. Un laboratorio di idee concrete e soluzioni pratiche per accrescere il benessere della comunità prenderà vita nella Città della Scienza. Nelle prossime settimane saranno svelate le figure di riferimento del panorama scientifico che parteciperanno alla tre giorni triestina. Rinnovato anche quest'anno il Progetto Academy per moltissimi studenti universitari da tutta Italia
Elevata l’affluenza dei visitatori giunti in occasione del weekend dedicato alle Fabbriche del Gusto, promosso da Italypost e Touring Club italiano. Ad affollare visite guidate, degustazioni e showcooking sono stati non solo turisti, ma anche gli studenti dell’Academy. Molte le Fabbriche sold out fin dai primi giorni: tra queste, Loison, Adelia di Fant, le cantine Zidarich e Maeli
Adriano Olivetti, nel libro "Il Cammino della Comunità" scriveva: "Abbiamo portato in tutti i villaggi le nostre armi segrete: i libri, i corsi, le opere dell'ingegno e dell'arte. Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all'uomo il suo vero potere". Noi non crediamo alle "virtù rivoluzionarie" ma crediamo che il senso della riflessione olivettiana, secondo cui non si può fare impresa senza pensare al bene della comunità che ha permesso a quell'impresa di crescere e prosperare, vada recuperato da ognuno di noi. Per questo abbiamo scelto di essere una Community Corporation. Ecco secondo quali principi
Ogni crisi segna una svolta. E come siamo cambiati dopo le crisi del 2008 e del 2013, anche questa nuovo momento di drammatica difficoltà ci chiede di mettere in campo nuove idee e strumenti. Per stare al finaco delle imprese e dei non garantiti e per offrire loro spazi di incontro, confronto e relazione. Perchè saranno di nuovo loro, anche questa volta, a far uscire il Paese dalla crisi
Dalle riflessioni maturate in un anno difficile - soprattutto per chi opera nei nostri settori - come il 2020, ne è nata una lettura dei cambiamenti in atto che ci porterà ad lavorare su tre fronti: eventi live&social, nuove testate giornalistiche e rafforzamento delle attività editoriali, una catena di librerie (Covid permettendo), veri e propri punti di incontro e confronto sui temi del mondo del lavoro e delle imprese. E saremo, anche formalmente, una azienda vocata alla crescita delle nostre comunità
A partire dall’11 gennaio il mondo delle imprese emiliane, e chi guarda con interesse a quella realtà economico – sociale, ha uno strumento in più per comprendere le trasformazioni di quel territorio. Da quella data sono iniziate infatti le pubblicazioni di un nuovo strumento di informazione o...
Ai tantissimi imprenditori che interveranno durante la diretta di Open Facotry. Si alterneranno le voci di economisti ed esperti, dalla lean transformation alla moda, per tentare di delineare le strategie per uscire dalla crisi
Dai colossi come Perugina, Buitoni, e Sanpellegrino, alle aziende di design come Lago e Zordan, ma anche acciaierie come ABS, la piacentina Saib e la veronese Fomet, e poi aziende come G&G, Carraro, Biosline, Labomar, Frascold e Castagna. Ecco chi si potrà visitare "virtualmente" quest'anno ad Open Factory. In attesa di tornare dal vivo il prossimo anno
Da una ricerca realizzata sui visitatori di Open Factory 2019, emerge come Il turismo industriale è un turismo di nicchia ma con una domanda in crescita che trova in questo tipo di offerta risposta ai bisogni di esperienzialità, di “playfull learning” e di partecipazione che caratterizzano il turista contemporaneo. E che serve alle imprese per crescere
E' stato un pomeriggio di visite virtuali in aziende come Perugina, Lago, Frascold, Carraro e tante altre. Tantissimi ospiti tra cui Daveri, Majorana, Micelli, Mosconi e Gori. Obiettivo raccontare la forza del Made in Italy e far percepire che – anche in un momento di difficoltà – le fabbriche sono un valore per tutti. La registrazione dell'evento e tutti i video sul sito www.open-factory.it
In Emilia due tappe di we food e l'iniziativa di uno dei più affermati molini italiani segnano l'ingresso nella manifestazione di una delle regioni più significative per l'enogastronomia italiana. Da non perdere infatti sono le realtà della terra emiliano-romagnola, ricca di prodotti tutti da ...
Il viaggio alla scoperta del gusto proposto da WeFood in Friuli Venezia Giulia, rende possibile addentrarsi nei segreti della tradizione dolciaria regionale: a San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, infatti, la cioccolateria artigianale Adelia Di Fant svelerà tutti i segreti del cacao, fac...
In Trentino, per WeFood, gli amanti dei gusti autentici avranno l’opportunità di scoprire alcune realtà di eccellenza, come il Birrificio Bionoc’ di Mezzano di Primiero (Trento), nato nel 2012 per diffondere la cultura della birra artigianale attraverso lo sviluppo di prodotti di altissima qu...
Partendo dal Veneto, i visitatori avranno a disposizione tantissime tappe per scoprire i prodotti di eccellenza del territorio. In particolare, gli amanti del vino avranno l’occasione di entrare in cantine e aziende vitivinicole che fanno della valorizzazione dei vitigni autoctoni la loro mission...
Aprire le Fabbriche del Gusto, come noi le chiamiamo, collocate in paesaggi splendidi del nostro Paese, è dunque una operazione che non solo punta alla valorizzazione di prodotti enogastronomici di eccellenza, ma soprattutto a favorire il turismo culturale enogastronomico. Una formula che si è rivelata vincente negli scorsi anni per we food e che, tanto più, lo è per questo difficile presente e lo sarà per i prossimi anni.
Garantito il rispetto di stringenti norme di sicurezza anche quest’anno torna la manifestazione che dall’Emilia al Friuli Venezia Giulia permette di scoprire i segreti dell’enogastronomia di qualità. Già molte le prenotazioni per visite guidate, laboratori e degustazioni
Alberto Mantovani, Marco Magnani, Antonio Casilli, Telmo Pievani. E poi imprenditori "champions" come Federico De Stefani e Riccardo Agugiaro. Innovatori del mondo fintech come Giovanni Bossi, Gianni Camisa e Antonio Valitutti. Sono solo alcuni dei 120 protagonisti della prossima edizine del più importante Festival dell'Innovazione che si terrà in presenza la prossima settimana a Padova. Un'occasione unica per capire come la crisi provocata dal Covid costringe ad accelerare su digitale, ricerca medica e inclusione sociale
Se i robot arriveranno a rubarci il lavoro, che cosa faremo noi umani? E quando l’intelligenza artificiale avrà reso obsoleta quella umana, avremo ancora un ruolo nella catena produttiva? Preoccupazioni non così giustificate e neanche così nuove, sostiene il sociologo italiano Antonio A. Casilli, docente alla Télécom ParisTech di Parigi, in En attendant les robots (Seuil), approfondita inchiesta di 400 pagine sul «lavoro del clic» che aprirà venerdì prossimo i tre giorni conclusivi del Galelileo festival dell'Innovazione a Padova
"Siamo particolarmente felici e orgogliosi del successo di questa edizione di Trieste Next", afferma Antonio Maconi, direttore della manifestazione, "e dell'entusiasmo della partecipazione di relatori, dei partner e di ricercatori da tutta Italia. L'edizione 2020 di Trieste Next è stato un momento di riflessione sull'importanza della scienza, ma anche un segnale forte di rinascita e di ripartenza. Una scommessa che è stata vinta"
Venerdì 3 luglio, alle ore 14, tutte le aziende interessate ad aderire a Open Factory 2020 sono invitate a un webinar online per scoprire tutti i dettagli della manifestazione in programma il prossimo 29 novembre. “Quali attività possiamo organizzare?”, “in che modo possiamo gestire l’...
Una sola azienda, tre anime diverse. Si potrebbe descrivere così Castagna-Univel, impresa storica situata a pochi passi da Codogno, che dal 1947 progetta e produce soluzioni per packaging e imballaggi flessibili. La casa madre è famosa per il suo know how nell’imballaggio di prodotti freschi, specie salumi e formaggi. Tanto da servire aziende come Rovagnati, Beretta, Aia e Amadori
L’azienda di Caorso ha fatto da apripista al recupero dei materiali. Cinquecentomila tonnellate di materiale di scarto che arrivano qui e ripartono sotto forma di pannelli. Il valore economico prodotto va sotto il nome di Rewood, che in Saib significa riuso, riduzione, riciclo: prende la forma di pannelli grezzi e “nobilitati”, certificati per il rispetto dell’ambiente, ricoperti di una lamina di carta colorata con un aspetto tattile che imita il legno massello, la pietra e la pelle
L'azienda di Istrana, produttrice di integratori alimentari, dispositivi medici e cosmetici, ha adattato i propri macchinari e ha avviato la produzione di un gel a base alcolica per la pulizia delle mani. «Una produzione che non era nei nostri piani - ha detto l'ad Walter Bertin - ma riteniamo che chiunque abbia la possibilità di farlo sia tenuto a mettere la propria struttura produttiva al servizio del bene comune, anche se questo vuol dire modificare la propria strategia
Una sartoria industriale. Questa, in estrema sintesi, la definizione che Il gruppo Gabel utilizza per descriversi. Nella pratica, significa mantenere alta la qualità nell’intero ciclo produttivo, con la filiera gestita interamente in Italia, con la scelta consapevole dei migliori filati (lana e cotone) fino alla realizzazione del prodotto finito. Significa essere in grado di adattarsi con velocità alle richieste del mercato e ideare 10-12 collezioni al mese, con collezioni che esprimono lo stile e la creatività italiana
A marzo, nel pieno della crisi Covid, l'azienda padovana ha subito cercato nuove strade. Lago si è attivata per essere più vicina ai propri interlocutori: da un lato i rivenditori, che in quel momento si trovavano nell’impossibilità di svolgere il proprio lavoro, dall’altro il consumatore finale. Un lavoro che sta portando ora i suoi frutti. E l'anno potrebbe chiudersi positivamente
C’è stato un momento nel quale qualcuno ha pensato che per fermare il Covid bisognasse chiudere le fabbriche. E’ stato il frutto avvelenato della cultura anti industriale di una parte del paese. In un momento così difficile, bisogna trovare il coraggio e la forza per aprire, anche solo per una mezza giornata, le porte delle nostre imprese. Perché non possiamo più permetterci che qualcuno possa pensare che l'Italia, senza fabbriche e senza lavoro, possa farcela lo stesso
La tradizionale manifestazione assume quest’anno un significato speciale. Perché, dopo la chiusura dei mesi scorsi è importante mostrare come le fabbriche siano luoghi aperti e sicuri e la manifattura è il cuore pulsante del Paese. Martedì sul sito del Corriere l’anticipazione dell’evento che si svolgerà a fine novembre. Una sezione speciale dedicata alle imprese che hanno combattuto il Covid19. Venerdì 3 luglio il webinair per le aziende interessate a partecipare
Tornerà a Padova dal dal 12 al 18 ottobre il Galileo Festival della Scienza e dell’Innovazione, la settimana di appuntamenti promossa da ItalyPost con il Comune e l’Università di Padova che ha, come evento clou, il Premio Galileo per la diffusione della cultura scientifica promosso dall’Asse...
Saranno quasi 100 gli imprenditori protagonisti del Festival promosso da ItalyPost con L'Economia del Corriere della Sera. Al centro del confronto come ripartire dopo la crisi del Coronavirus
Nuovi modelli di manifattura saranno al centro della Green Week, che dal 25 al 27 febbraio organizzerà un tour nelle Fabbriche della sostenibilità, punta di diamante dello sviluppo ecosostenibile del Paese. Il Festival della Green economy invece si svolgerà a Rovereto/Trento dal 28 febbraio al 1° marzo con un ricco calendario di interventi: circa 300 relatori, tra cui 50 imprenditori, che nell’arco di 60 eventi affronteranno i molteplici nodi dell’economia green e sostenibile
Imprese sempre più responsabili, impegnate in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, nell’uso di fonti rinnovabili e per la riduzione delle emissioni di CO2 seguendo le linee guida della Ue. Un percorso virtuoso d’avvicinamento a quella che un domani sarà la manifattura sostenibile e l’economia verde che trova nella Green Week un appuntamento chiave. Riportiamo l’articolo del Sole 24 Ore dell’8 febbraio
Alla guida del gruppo Erg, Edoardo Garrone racconta in questa intervista a Forbes le strategie della holding di famiglia che, dopo la cessione del business del petrolio, ha convertito il gruppo in primario produttore di energia da fonti rinnovabili. Domenica 1 marzo alle 11.30 al MUSE di Trento discuterà proprio della sfida del passaggio alle energie rinnovabili con Francesco Ferrante, vicepresidente Kyoto Club, Antonio Cammisecra, amministratore unico Enel Green Power, e Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola
“Un mondo al 100% rinnovabile non è più un’utopia. Nel 2021 oltre il 50% dell’energia che produrremo sarà rinnovabile” spiega in questa intervista a First Online Antonio Cammisecra, amministratore unico Enel Green Power, che domenica 1 marzo alle 11.30 al MUSE di Trento discuterà della sfida del passaggio alle energie rinnovabili con Francesco Ferrante, vicepresidente Kyoto Club, Edoardo Garrone, presidente Gruppo ERG, e Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola
"Scania è in prima linea nel guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile attraverso l’offerta di soluzioni di trasporto rispettose dell’ambiente e sostenibili dal punto di vista economico", spiega in questa intervista a Rinnovabili.it Franco Fenoglio, ad di Italscania, che a Trento, venerdì 28 febbraio alle 15, dopo l’introduzione di Andrea Fossa, fondatore Green Router, discuterà con Gianandrea Ferrajoli, presidente Federauto Trucks Italia, delle nuove sfide della logistica e dei trasporti. Italscania partecipa alla Green Week anche come Fabbrica della Sostenibilità
"La conceria è un esempio storico e consolidato di economia circolare” spiega in questa intervista a CanaleEnergia Fulvia Bacchi, direttore generale di UNIC Concerie Italiane, che descrive l’impegno sostenibile dell’industria conciaria. Anche quest’anno UNIC partecipa alla Green Week, sia nell’ambito del tour delle Fabbriche della Sostenibilità, promuovendo un itinerario alla scoperta delle industrie della concia, sia al Festival della Green Economy di Trento, collaborando all’organizzazione di incontri sul tema della pelle e della gestione responsabile della risorsa idrica
Visionario e carismatico, Daniele Lago è l’imprenditore dietro alla storia di successo di LAGO, che anche quest’anno nell’ambito della Green Week aprirà le sue porte ai visitatori come Fabbrica della Sostenibilità. “Per noi il tema della sostenibilità deve abbracciare un tema sociale più ampio. Non puoi produrre delle cose che sono ecologicamente attente e far lavorare le persone in modo eccessivo o in luoghi di lavoro non felici” dichiara Daniele Lago in questa intervista a Lifegate
"Il green fa parte del nostro dna e della nostra identità", afferma il direttore generale di Lattebusche, Francesco Bortoli, in questo articolo del Corriere del Veneto. Energia pulita, materia prima a km zero, sostegno agli allevatori di montagna: questa la strada verde di Lattebusche, che anche quest’anno partecipa alla Green Week come Fabbrica della Sostenibilità con il suo stabilimento di Sandrigo
Domani è in programma un evento con un ospite di eccezione: Sandra Savaglio, docente di Astrofisica all’Università della Calabria e già presidente della giuria del Premio Galileo per la divulgazione scientifica, che nel 2004 finì sulla copertina del Time come simbolo di quella fuga di cervelli che vede andare oltreoceano tanti giovani ricercatori e ricercatrici del vecchio continente, in cerca di fortuna. L’astrofisica, ora rientrata stabilmente in Italia, interverrà sul tema “L’Italia della scienza, l’Italia che fa ricerca”
Stamattina è in programma un evento dedicato a “Il manifesto di Assisi. Una economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”, che vedrà come protagonisti Ermete Realacci, presidente di Symbola Fondazione per le qualità italiane nonché uno dei promotori del manifesto, Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Ca’ Foscari, e Tiziana Pettenuzzo, segretario generale Confartigianato Imprese Padova
La seconda giornata di eventi si aprirà con un evento che vedrà protagonisti Aldo Bonomi, sociologo e direttore del consorzio AAster, e Fabio Renzi, segretario generale di Symbola Fondazione per le qualità italiane, che si confronteranno su “La metropoli e l’Italia dei margini”
Romolo Bugaro, autore di Effetto Domino (Einaudi) e dello spettacolo teatrale Una Banca Popolare, è stato tra i protagonisti degli eventi della giornata inaugurale. Insieme a Massimo Malvestio, avvocato e autore di Mala gestio (Marsilio/Nord Est Europa editore), e Oscar Marchetto, fondatore di Somec, ha discusso del Veneto, dal mito alla grande crisi
Ieri è stata inaugurata a Padova la ItalyPost Factory, nuova sede di ItalyPost e Goodnet realizzata in collaborazione con LAGO, ma soprattutto spazio eventi e luogo di incontro per discutere il futuro delle imprese e dei territori. L’inaugurazione ha dato il via a un opening di tre giorni di visite guidate e incontri con importanti ospiti: Realacci, Bonomi, Bugaro, Malvestio, Savaglio e alcuni tra i più importanti imprenditori champions
Francesco Bicciato, segretario generale del Forum per la Finanza Sostenibile, interverrà insieme a Pierluigi Stefanini, presidente gruppo Unipol, e a Francesco Timpano, docente di economia all'Università Cattolica, all’evento “La finanza sostenibile è solo finanza? Premiare i consumatori, attrarre i clienti”, in programma venerdì 28 febbraio, alle 16.30
L'architetto Mario Cucinella promuove lo sviluppo sostenibile attraverso l'architettura green e la rigenerazione urbana. L’archistar interverrà all'incontro "La bellezza contro la crisi climatica", in programma per sabato 29 febbraio alle 21, insieme a Padre Enzo Fortunato, direttore Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, e a Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola
Giovedì 27 febbraio, a Rovereto, il Festival della Green Economy dedicherà la sua anteprima al futuro della mobilità. Dopo i saluti di Ermete Realacci e Francesco Valduga, sindaco di Rovereto, interverrà uno dei massimi esperti nazionali sul tema, Renato Mazzoncini, docente di Mobilty Infrastructure and Services al Politecnico di Milano, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e relatore d’eccezione al recente forum Cop 25 di Madrid
Saranno Suor Alessandra Smerilli, consigliere di Stato della Città del Vaticano, ed Ermete Realacci, il Presidente della Fondazione Symbola, condotti da Elisabetta Soglio, responsabile Buone Notizie del Corriere della Sera, ad aprire venerdì 28 febbraio il Festival a Trento. Perché, se c’è una svolta etica del capitalismo, Papa Francesco la sta favorendo. E l’Italia può essere un modello
“Scommettiamo su un’economia attenta all’ambiente, alle comunità, alle persone, capace di affrontare il futuro con occhi e strumenti diversi” è il messaggio di Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, e di Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, tra i promotori del “Manifesto di Assisi”, presentato proprio ieri nella città di San Francesco, per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica
La Green Week avrà inizio con un tour di tre giorni nelle Fabbriche della Sostenibilità, e si concluderà a Trento con il Festival della Green Economy dal 28 febbraio al primo marzo. 300 relatori, 60 eventi, i big della sostenibilità e 100 imprenditori su sei sezioni tematiche che vanno dalla moda all’architettura, dalla chimica verde al turismo, dai trasporti alla finanza sostenibile. Scopri il festival su greenweekfestival.it
Nel libro “Cybercrime. Attacchi globali, conseguenze locali” (Hoepli) le storie di sabotaggi internazionali, hacker, ospedali in tilt e criminali digitali. Riportiamo l’intervista de La Stampa all’autrice Carola Frediani, giornalista e responsabile di cultura della sicurezza per un’azienda internazionale.
“Il senso perfetto. Mai sottovalutare il naso” (Codice Edizioni) racconta le scoperte della neuroscienziata Anna D’Errico sul senso più trascurato, eppure più connesso al nostro passato evolutivo: "L'olfatto è sempre stato considerato un senso animalesco, perché dà sensazioni viscerali”. Riportiamo l’articolo di TuttoScienze del 26 novembre.
Che cos’è la medicina rigenerativa? Giulio Cossu, professore all’università di Manchester, autore di “La trama della vita. La scienza della longevità e la cura dell’incurabile tra ricerca e false promesse” (Marsilio) e tra i massimi esperti al mondo di ricerca sulle cellule staminali, lo spiega in questa intervista a Il Bo Live: “I farmaci tradizionali sono sostituiti da cellule o da virus opportunamente modificati o ancora da costruzioni di cellule e impalcature che in qualche modo formano un tessuto che si possa un giorno trapiantare nel paziente”.
Senza confini – Le straordinarie storie degli animali migratori (Codice edizioni), scritto dalla divulgatrice scientifica Francesca Buoninconti, è un libro che ha il merito di raccogliere in modo accessibile, documentato e appassionante la maggior parte delle affascinanti migrazioni del regno animale, in un racconto scientifico di facile lettura capace di far fare al lettore molti giri del mondo. Riportiamo l’articolo del sito Aula di Scienze di Zanichelli.
Intervista de Linkiesta al genetista Guido Barbujani, professore all’Università di Ferrara e autore, insieme ad Andrea Brunelli, del libro “Il giro del mondo in sei milioni di anni” (Il Mulino). “Il più grave degli equivoci? Pensare che siccome non siamo tutti uguali, allora vuol dire che siamo divisi in razze”.
Per la prima volta nella storia del Premio letterario Galileo le opere finaliste saranno protagoniste di un tour di promozione, che toccherà quattro città italiane e si svolgerà in luoghi iconici del patrimonio culturale del nostro Paese, come la Fondazione Corriere della Sera a Milano, la Fondazione Circolo dei Lettori a Torino e il MUSE-Museo delle Scienze di Trento.
Scienza che parla con semplicità, senza rinnegare la complessità. Su questo filone poliedrico la giuria del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica ha selezionato i cinque finalisti. «Barbujani ci ricorda da dove veniamo; Buoninconti che non siamo soli; D’Errico che tutto di noi ha valore; Cossu che possiamo fallire ma dobbiamo sempre conservare grandi ambizioni e Frediani ci consegna un manuale di sopravvivenza digitale» spiega il presidente della Giuria, il pioniere dell’immunologia Alberto Mantovani.
Tra Udine e Gorizia alla scoperta delle frontiere hi-tech. La prima tappa alla Lima Corporate, poi Amb. Spazio anche a Helica ed Eurotech. A Pozzuolo del Friuli sostenibilità e digitalizzazione sono stati centrali nella visita all’acciaieria Abs. Chiusura del viaggio a Gorizia, tra la centrale termoelettrica di A2A, e i sistemi di fissaggio di Sbe Varvit. Gli appassionati di musica hanno potuto scoprire l’arte liutaria di Bogaro & Clemente. Per i golosi, Gaia: con workshop dedicato al tiramisù.
Partenza dalla Criocabin di Praglia, per passare alla Draxton di Rovigo. Dalle leghe ferrose si è passati alla Baxi, a Bassano del Grappa, pioniera dell’efficienza energetica. Da Galdi, nel Trevigiano, si è potuta seguire la nascita di un cartoncino di latte. L’innovazione è stata al centro anche al San Marco Group. Focus a parte sul lean management con Considi. Tappa finale al network aeroportuale di Save.
Nel triangolo Vicenza-Padova-Treviso crescono i campioni del Made in Italy, come Barausse e Zordan. Porte spalancate anche alla Cartotecnica Postumia, per scoprire come nasce un sacchetto di carta stampata. Il rispetto per l’ambiente è centrale anche per Lago e Irsap. E poi Antrax, Inovalab, +Watt. Porte aperte anche alla Fomet, in provincia di Verona. Tappa finale da Lapalma che ha aperto per la prima volta al pubblico la propria sede di Cadoneghe: showroom tra sedute e tavoli di design.
Dalla via della seta alla via Emilia. Il primo percorso di Open Factory è partito vicino a Como, da Ratti. Dai tessuti, si è passati alle leghe di zinco di Bruschi, mentre i curiosi della logistica hanno potuto fare una tappa a Orio al Serio per un viaggio dietro le quinte del Milan Bergamo Airport. Non molto lontano la Marlegno. Il legno è stato protagonista anche da Panguaneta e da Saib. A Fiorenzuola d’Arda, ha aperto le porte Fps e a Parma il Davines Village, mentre a Mirandola ha aperto Imperiale Group.
«Il turismo industriale rappresenta un mercato potenzialmente interessante», commenta Antonio Maconi: il curatore di Open Factory. «La nostra è un’iniziativa nata 5 anni fa in Triveneto per raccontare le eccellenze del territorio, spesso sconosciute anche a chi ci abita vicino. Certo, le aziende fanno altro e per alcune di loro la preparazione a questo evento, per esempio in termini di messa in sicurezza e di logistica della produzione, è durata mesi». Riportiamo l’articolo pubblicato sul sito de Il Sole 24 Ore
Quella che un anno fa, quando ha debuttato l’edizione nazionale di Open Factory, era poco più di una scommessa, si è rivelata un’intuizione corretta. Non è vero che questo è un Paese che vive ormai solo sui social. Ce n’è anche un altro, che «dopo» posta su Facebook o Instagram, ma «prima» vuole vedere, capire, scoprire. Le fabbriche, soprattutto, in questo caso. I posti dove nasce il meglio del Made in Italy e, tutt’intorno, i servizi che li fanno funzionare.
Tutto esaurito nel 96% delle aziende e ampiamente superate le previsioni dei giorni scorsi. Quasi un migliaio di presenze alla Lago e a centinaia in tutte le altre. Impossibile far fronte alle richieste di partecipazione in aziende particolarmente popolari come Perugina, Eni o Snam, ma anche in imprese manifatturiere come Imperiale Group, Ratti o Unox. II promotori: “E’ stata la giornata dell’orgoglio manifatturiero”.
L’altra novità del Premio Galileo di quest’anno è il “Concorso Scuole”, istituito dal Comune di Padova e rivolto a tutte le scuole secondarie di secondo grado italiane con l’obiettivo di stimolare i giovani studenti di tutta la Penisola sul tema della corretta informazione scientifica. Gli studenti potranno produrre un testo scritto, un elaborato artistico o un progetto multimediale.
Per la prima volta nella storia del Premio letterario Galileo le opere finaliste saranno protagoniste di un tour di promozione, che toccherà quattro città italiane e si svolgerà in luoghi iconici del patrimonio culturale del nostro Paese, come la Fondazione Corriere della Sera a Milano, la Fondazione Circolo dei Lettori a Torino e il MUSE-Museo delle Scienze di Trento.
Il presidente della Giuria scientifica di quest’anno è il primo italiano che lavora in Italia ad aver ottenuto il prestigioso premio internazionale Pezcoller per i suoi straordinari successi nella ricerca sul cancro. «Dopo quasi 100 anni di frustrazioni e scetticismo ora abbiamo i primi farmaci in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario a lottare contro diversi tipi di cancro» spiega in questa intervista al Corriere della Sera il direttore scientifico di Humanitas.
Bisognerà aspettare il 2 dicembre per conoscere i nomi dei cinque finalisti, che saranno scelti dalla Giuria scientifica, quest’anno presieduta dal pioniere dell’immunologia Alberto Mantovani. Poi il testimone passerà alla giuria esterna, composta da studenti delle scuole superiori e delle università che il prossimo 8 maggio decreteranno il vincitore. Tra le novità della 14^ edizione, il tour di presentazione e il Concorso Scuole.
In provincia di Piacenza, apriranno le loro porte due aziende, FPS, specializzata nella produzione d’impianti di micronizzazione e sistemi di contenimento e isolamento per la produzione di principi attivi farmaceutici, e SAIB, una delle principali imprese italiane produttrici di pannello truciolare grezzo e nobilitato. Spostandosi a Parma, si potrà passare un pomeriggio interamente dedicato alla cosmetica sostenibile da Davines. Gli appassionati di automobilistica potranno poi visitare Imperiale Group, a Mirandola, in provincia di Modena
In provincia di Como apriranno le loro porte al pubblico tre importanti realtà del territorio: Ratti, un'azienda che conserva buona parte della storia della moda italiana, Baxter, un’azienda unica nel panorama della produzione d'arredo in pelle, e Gabel, leader dal 1957 nel settore della biancheria per la casa. Spostandosi verso Milano, ad Abbiategrasso, sarà possibile poi visitare Bruschi, per un viaggio alla scoperta delle leghe di zinco
Se vi trovate nelle vicinanze di Mantova e Verona, non perdete l’occasione di visitare due interessanti realtà del territorio: a Sabbioneta, aprirà le sue porte Panguaneta con un vero e proprio viaggio nella lavorazione del pioppo, mentre a San Pietro di Morubio aprirà le sue porte Fomet, azienda che produce e commercializza fertilizzanti speciali e naturali per l’agricoltura professionale
Da non perdere, in provincia di Vicenza, la visita a Barausse, azienda di Monticello Conte Otto specializzata nella produzione di porte per interni. A Grisignano di Zocco sarà poi possibile scoprire la realtà di Considi, società di consulenza specializzata nel lean management, mentre a Cartigliano aprirà le sue porte Officine di Cartigliano, azienda che affianca al core business principale, ovvero quello dedicato alle macchine per conceria, il settore alimentare e quello dedicato all’ambiente
A Carmignano di Brenta, Cartotecnica Postumia ci porterà all’interno del mondo della carta, mentre a Praglia di Teolo sarà possibile visitare Criocabin, icona nel mercato della refrigerazione commerciale. A Padova aprirà le sue porte InovaLab, uno dei primi spin-off dell’Università di Padova, mentre a Cadoneghe sarà visitabile Lapalma, azienda che produce e vende in tutto il mondo design di qualità. A Rovigo sarà poi possibile visitare Draxton, produttore globale di componenti fusi e lavorati, e ad Arquà Polesine aprirà le porte al pubblico Irsap, uno dei maggiori gruppi italiani nel settore del riscaldamento e del condizionamento.
A Marcon sarà possibile visitare San Marco Group, gruppo leader nella produzione e commercializzazione di pitture e vernici per l’edilizia professionale, mentre spostandosi in provincia di Treviso, a Postioma di Paese, aprirà le sue porte Galdi, che illustrerà come è fatto un cartoncino del latte. A Resana sarà poi possibile visitare Antrax IT, che permetterà al pubblico di immergersi totalmente nel mondo del calore di design
Ad Amaro, sarà possibile visitare Eurotech per scoprire le tecnologie che stanno plasmando il nostro presente e che tracceranno il futuro, ma anche Helica, azienda che opera nel campo del telerilevamento aereo, e uno stabilimento di AMB, storica azienda friulana leader nei film plastici multistrato. Un altro stabilimento AMB aprirà a San Daniele del Friuli. Spostandosi a Monfalcone, sarà possibile visitare SBE Varvit, leader internazionale nella produzione di sistemi di fissaggio, ma anche Bogaro & Clemente, per scoprire come l'antica arte liutaria si sta trasformando con le nuove tecnologie
Il consumatore chiede qualcosa in più della marca: c’è oggi una domanda di verità che passa attraverso il contatto diretto con chi lavora e con chi produce. Questa riscoperta del valore della manifattura di qualità non può che passare attraverso la riscoperta dei luoghi del fare. Le aziende che collaborano a Open Factory non sono generici custodi di un mondo passato. Sono campioni di una nuova idea di manifattura che salda tradizione e cultura digitale, saper fare di matrice artigianale e innovazione, qualità tecnica dei prodotti con un nuovo racconto di sé.
Si preannuncia una giornata da tutto esaurito l’Open Factory che domenica 24 novembre vedrà aperti al pubblico più di 50 stabilimenti in tutta Italia. Apriranno le loro porte grandi brand come Perugina, Ratti, Gabel o Davines, ma anche tante imprese manifatturiere e di servizi che rappresentano la forza del made in Italy. Lunedì 18 l’evento di presentazione da Fontana1915 a Milano.
Quattro giorni da tutto esaurito per la terza edizione autunnale della kermesse che ha portato al Kilometro Rosso di Bergamo i grandi protagonisti dell'economia e del mondo delle imprese, da Faggin a Colao, da Carrozza a Giavazzi, da Massiah a Pagnoncelli, passando per gli imprenditori Champion o big come Bombassei e Pontremoli. Tra i grandi ospiti il commissario europeo Gentiloni, il ministro De Micheli e il viceministro Misiani.
Antonio Misiani , viceministro dell'Economia e delle finanze, è stato tra i protagonisti dell’evento di chiusura del Festival 4.0, dedicato alle “Politiche per la crescita e i vincoli italiani”. «La pressione fiscale diminuisce. L'imposta sulle auto aziendali sarà radicalmente rivista» spiega in questa intervista a L’Eco di Bergamo, pubblicata il 9 novembre 2019
Venerdì al Festival 4.0 l’ex ministro Carlo Calenda è intervenuto sul mercato dell’auto e i possibili effetti dell’automazione e dei big data. I tempi per il passaggio all’elettrico, secondo Calenda, sono «ancora troppo lunghi». E non è mancata la battuta sulla plastic tax: «Basterebbe non buttare più plastica in mare». Riportiamo l'articolo pubblicato il 9 novembre sul Corriere di Bergamo.
Come succede in ambito calcistico, così anche in quello industriale, le realtà che giocano in Champions, la speciale classifica realizzata da Italy Post per l’Economia del Corriere della Sera, sono di un’altra categoria. Lo hanno spiegato ieri al Kilometro Rosso Giorgio Ferraris, amministratore delegato Fine Foods, Angelo Luigi Marchetti, amministratore delegato Marlegno, Giampaolo Negrisoli, presidente Flamma Group, e Federico Visentin, presidente e amministratore delegato Mevis. Riportiamo l'articolo pubblicato oggi sul Corriere di Bergamo.
Paolo Gentiloni, ieri al Kilometro Rosso nel suo primo intervento pubblico dopo la designazione a commissario europeo all’Economia, ha spiegato: “Se l’Europa vuole uscire dalla trappola della stagnazione, è arrivato il momento di usare la leva delle politiche fiscali espansive". L’ex premier ha parlato anche della manovra del governo Conte 2: “Il fatto che la manovra a furia di bandierine stia rimuovendo il problema del debito è pericoloso”. Riportiamo l’articolo pubblicato oggi sul Corriere della Sera.
Innovazione tecnologica, ma soprattutto rinnovamento della visione imprenditoriale: è la ricetta per aiutare il sistema industriale bergamasco a fare un passo in avanti. Guidati da Raffaella Polato, inviata dell’Economia del Corriere della Sera, ieri molti protagonisti del tessuto produttivo della provincia hanno partecipato alla tavola rotonda «Il sistema Bergamo a supporto dell’innovazione» al Point di Dalmine.
«Nessuna macchina potrà diventare più intelligente dell’uomo e sostituirlo»: parole significative, che lo sono ancora di più se a pronunciarle è un italiano insignito della medaglia nazionale per la tecnologia e l’innovazione negli Stati Uniti. Federico Faggin, 78 anni, inventore del primo microchip al mondo per l’Intel, e poi del processore Z80 per la sua Zilog, ha partecipato ieri al Festival Città Impresa al Kilometro Rosso.
Innovazione, coesione sociale, clima: la sfida delle città sostenibile. Alla giornata d'apertura del Festival Città Impresa, con il vicedirettore del Corriere della Sera, Venanzio Postiglione, ne hanno parlato il sindaco Giorgio Gori, l'architetto Stefano Boeri e l'ad di Ubi Victor Massiah.
«L'intermodalità è la nuova frontiera del governo per sostenere la competitività delle imprese» ha dichiarato Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Conte nell’incontro inaugurale del Festival 4.0. Con lei sono intervenuti Stefano Paleari, commissario straordinario Alitalia, ed Emilio Bellingardi, direttore generale Sacbo. Tra i temi affrontati la mancanza di infrastrutture di collegamento tra porti e aeroporti e l’idea di una piattaforma Internet per acquistare e prenotare ogni tipo di trasporti. All’evento sono state anche annunciate importanti novità per le infrastrutture del bergamasco.
Uscito il 7 novembre e pubblicato da Egea, "Fabbrica Futuro" è il racconto di come è cambiato il modello di lavoro nelle fabbriche automobilistiche italiane. Un volume, di cui riportiamo un estratto, scritto a quattro mani dal giornalista Diodato Pirone e dal segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici Marco Bentivogli, che stamattina alle 10 al Kilometro Rosso si confronterà con Alberto Vacchi, presidente e amministratore delegato IMA, sul tema “Il lavoro manuale nelle fabbriche 4.0”
Grande partecipazione di pubblico per il Città Impresa, che sta radunando a Bergamo in questi giorni ospiti ed esperti di primo piano. Tra i grandi ospiti di oggi Bentivogli, Vacchi, Carrozza, Marcegaglia, Ferraris e Negrisoli. Stasera Gentiloni chiuderà l’incontro con Colao. Domani la chiusura con Bombassei, Giavazzi, Massiah, Misiani e gli industriali di Bergamo, Brescia e Milano
In Trentino sono state quattro le Fabbriche del Gusto ad aprire le loro porte: la pasticceria Zaffiro a Rovereto, che ha spiegato come nasce un cioccolatino, l’azienda agricola Ivo Gelmini e Naturgresta di Valle San Felice, che hanno presentato i loro prodotti biologici, e il Birrificio Bionoc’ di Mezzano, nato nel 2012 per diffondere la cultura della birra artigianale attraverso lo sviluppo di prodotti di alta qualità. A We- Food ha partecipato anche il ristorante Bosco dei Pini Neri di Pozza di Trambileno.
Le tappe, in Friuli Venezia Giulia, sono state Zidarich, la prestigiosa azienda agricola di Prepotto, nel carso triestino, la distilleria Ceschia con le sue rinomate grappe, ai piedi dei colli di Nimis, Dorbolò e Gubana della Nonna, a San Pietro al Natisone, il laboratorio dolciario di Adelia Di Fant, nel centro storico di San Daniele, le farine del Molino Moras, a Trivignano Udinese, le prelibatezze di Jolanda de Colò, a Palmanova.
30 imprese delle Tre Venezie hanno aperto le loro porte in un turbine di eventi per tutti i gusti e le curiosità. Non sono mancate le cantine aperte e neppure le distillerie pronte ad accogliere assaggiatori esperti o semplici appassionati. Molti anche gli showcooking organizzati dalle principali aziende del territorio. Un’occasione di conoscenza dei prodotti ma pure di degustazione di raffinatissime ricette realizzate in loco.
Per festeggiare il primo anniversario a due cifre della storica guida diretta da Luigi Costa, il 28 ottobre a Vicenza si è tenuto un grande evento celebrativo che ha visto la presenza di 10 chef stellati e dei più importanti imprenditori del settore agroalimentare, tra cui Polegato, Agugiaro, Nonino, Rigoni e Schiavo. L’evento è stato anche l’occasione per presentare la nuova edizione della guida e attribuire i Premi Venezie a Tavola 2020 ai migliori chef delle Venezie di quest’anno.
Tutto esaurito nel fine settimana dedicato alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche delle Venezie. Registrate presenze per il 25% in più rispetto alla scorsa edizione. Grande successo anche all’evento celebrativo per i 10 anni di Venezie a Tavola. I promotori: “Un format che racconta un territorio e che è destinato a svilupparsi in altre regioni italiane”.
Alberto Dal Poz, torinese, classe 1972, ingegnere gestionale, è dal 2017 presidente di Federmeccanica. Venerdì 8 novembre a Bergamo, in Sala Bombassei del Kilometro Rosso, dalle 18, discuterà delle “Fabbriche dell’auto tra automazione e big data” con due ospiti di spicco: Carlo Calenda, europarlamentare e già ministro dello sviluppo economico, e Andrea Pontremoli, amministratore delegato e direttore generale Dallara. A condurre l’evento sarà Raffaella Polato, inviato speciale L’Economia del Corriere della Sera.
Paola De Micheli, il neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sarà tra i protagonisti dell’evento di vernissage del Festival 4.0, che si terrà giovedì 7 novembre dalle 18 all’Aeroporto di Bergamo. In una location così particolare si discuterà delle infrastrutture di domani, in un incontro dal titolo “Futuro intermodale. Completare la Tav, connettere gli aeroporti”. Il confronto vedrà la presenza di Emilio Bellingardi, direttore generale Milan Bergamo Airport, e Stefano Paleari, commissario straordinario Alitalia. Conduce l’evento Leonard Berberi, giornalista Corriere della Sera.
Paolo Gentiloni, commissario europeo agli Affari economici e monetari, è uno degli ospiti più attesi del Festival 4.0. Il suo intervento concluderà l’incontro “Cosa chiede all’Italia il capitalismo delle piattaforme e delle reti”, in programma per sabato 9 novembre alle 18 in Piazza delle Idee del Kilometro Rosso, che vedrà confrontarsi Vittorio Colao, special advisor General Atlantic, e Roberto Nicastro, vicepresidente UBI Banca. A condurre l’evento sarà Daniele Manca, vicedirettore Corriere della Sera.
“Il vero focus di industria 4.0 è e dovrebbe essere per tutti non tanto cambiare i macchinari, ma adeguare il sistema produttivo, partendo dalle persone che quel sistema produttivo dovranno farlo camminare” spiega in questa intervista Salvatore Majorana, direttore Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, che al Festival 4.0 prenderà la parola venerdì 8 novembre in un incontro con Federico Faggin, fisico e inventore del microchip e del touch screen, e sabato 9 novembre in un incontro sui robot con Maria Chiara Carrozza, direttore scientifico Fondazione Don Gnocchi, e altri ospiti.
Obiettivo: fare il tagliando alla trasformazione digitale. Il Festival Città impresa, diretto da Dario Di Vico, che si terrà a Bergamo dal 7 al 10 novembre, cercherà di scattare una fotografia dell’Italia 4.0 con una una lunga carrellata di ospiti: Gentiloni, Calenda, Patuanelli, Colao, Faggin, Dal Poz, Carrozza, Bentivogli, Giavazzi, Massiah, solo per citarne alcuni.
“Cosa chiede all’Italia il capitalismo delle piattaforme e delle reti”? Sabato 9 novembre alle 18 al Kilometro Rosso proveranno a rispondere a questa domanda Vittorio Colao, special advisor General Atlantic, e Roberto Nicastro, vicepresidente UBI Banca, in uno degli incontri più attesi del Festival 4.0, che sarà concluso dall’intervento di Paolo Gentiloni, commissario europeo agli Affari economici e monetari.
Stefano Boeri, architetto e presidente Triennale di Milano, sarà tra i protagonisti di uno dei due eventi di preapertura del Festival, giovedì 7 novembre alle 21 in Sala Funi della sede di UBI Banca. Tema dell’incontro sarà “Innovazione, coesione, clima: la città e le sfide degli anni ‘20”. Dopo l’intervento di saluto di Andrea Bolla, amministratore delegato Vivigas Energia, si confronteranno con Boeri Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, e Letizia Moratti, presidente UBI Banca.
Federico Faggin, mitico inventore di quanto sta alla base degli sviluppi odierni del digitale, ovvero del microchip e del touch screen, aprirà ufficialmente il Festival 4.0, venerdì 8 novembre alle 15 in Sala Italcementi al Kilometro Rosso, dialogando con Salvatore Majorana, direttore Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, su “L’intelligenza dell’uomo e del computer”.
Maria Chiara Carrozza, direttore scientifico Fondazione Don Gnocchi e docente di Bioingegneria Industriale Scuola Superiore Sant’Anna, introdurrà l’incontro “Robot intelligenti: a che punto siamo arrivati?”, in programma per sabato 9 novembre alle 11.30 in Sala Italcementi al Kilometro Rosso. A confrontarsi sul tema saranno poi Arash Ajoudani, responsabile laboratorio Human-Robot Interfaces and Physical Interaction IIT Genova, Ennio Chiatante, head of Digital Transformation Projects Comau, e Salvatore Majorana, direttore Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso.
Point di Dalmine
Il Ministro De Micheli parlerà del futuro delle infrastrutture all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, mentre in città si terranno i dibattiti con Stefano Boeri, Letizia Moratti e Nando Pagnoncelli. Iniziativa speciale della Camera di Commercio al Point di Dalmine.
Attesi gli interventi dei ministri De Micheli e Patuanelli, del neo commissario europeo agli affari economici Gentiloni, di Carlo Calenda, Federico Faggin, Vittorio Colao, Maria Chiara Carrozza, Francesco Giavazzi, Victor Massiah e degli imprenditori Vacchi, Bombassei e Pontremoli. Chiuderanno i presidenti di Assolombarda, Confindustria Bergamo e Associazione Industriale Bresciana
Alla scoperta dei segreti della tradizione dolciaria friulana nei laboratori della Gubana della Nonna e della Gubana Dorbolò. Lezioni di cioccolato da Adelia Di Fant. Degustazioni e visite guidate alla Distilleria Ceschia, all’antico Molino Moras, alla storica azienda Jolanda de Colò e alla cantina Zidarich.
Tre giorni alla scoperta del biologico e dei prodotti di qualità del territorio, tra laboratori, conferenze e showcooking al Birrificio Bionoc’ di Mezzano, visite guidate all’Azienda Agricola Ivo Gelmini e al laboratorio Naturgresta di Valle San Felice, e workshop al gusto di cioccolato alla Pasticceria Zaffiro di Rovereto.
Un finesettimana all’insegna dei sapori, tra i vini di Maeli, ioMazzuccato, Alessandro Benini, Pasqua e Cantina Ongaresca, i distillati dell’Antico Laboratorio San Giuseppe e Distilleria Schiavo, i dolci di Loison e Fraccaro Spumadoro e i prodotti di Agugiaro & Figna, VisVita, Funghi Valbrenta, Lattebusche e Olio La Contarina. Ad aprire le loro porte, anche Fiorital e Gastronomia Il Ceppo, nonché due aziende leader delle cucine professionali, Berto’s e Tecnoeka.
Anche per questa edizione di We-Food sono stati invitati alcuni importanti chef della guida Venezie a Tavola, che si alterneranno in showcooking d’eccellenza. Tra il 2 e il 3 novembre si potrà vedere all’opera Silvia Moro, chef Ristorante “Aldo Moro – La Cuisine", Davide Tangari, chef Ristorante “Valbruna”, Federico Zordan, pizzaiolo Pizzeria "San Martin", Andrea Valentinetti, chef Ristorante "Radici Terra e Gusto", Andrea Bozzato, chef del Ristorante “La Posa degli Agri”, Antonio Chemello, chef Trattoria “Palmerino” , e Enzo Gianello, chef Ristorante “L’ Altro Penacio”.
Dal Friuli al Veneto fino al Trentino, un lungo finesettimana all’insegna dei sapori tra visite guidate, degustazioni, laboratori e showcooking con alcuni importanti chef della guida Venezie a Tavola 2020.
Si chiama Laura Bassi, dal nome della scienziata italiana che nel 1700 divenne la prima donna del mondo a ottenere una cattedra universitaria, ed è la superstar di Trieste Next. È la maxi nave che in questi giorni è stata attraccata alla Marittima per essere visitata e che porterà per la prima volta oceanografi italiani nel cuore dei mari polari. A bordo c’è una gru che riesce a sollevare 50 tonnellate di materiali fino a 10 metri e perfino un ponte di volo per elicotteri.
Non capita ogni giorno di dialogare con chi ha avuto l'onore di riassumere un certo Steve Jobs. È accaduto ieri a Trieste Next nell'ambito dell'incontro fra l'ex rettore dell'Università di Trieste Maurizio Fermeglia e Marco Landi, già presidente e chief operating di Apple nell’ambito dell’incontro dal titolo “La digital revolution: ieri, oggi e…domani”.
“L'uomo sarà sempre superiore alle macchine perché la vera intelligenza richiede coscienza, e la coscienza è qualcosa che le nostre macchine digitali non hanno e non avranno mai. È da chi vuole usare l'intelligenza artificiale per ridurre altri uomini a consumatori di prodotti creati da loro che dobbiamo difenderci”. Questa è la tesi dell'inventore-imprenditore Federico Faggin, padre del microprocessore e del touchscreen, che venerdì al Teatro Miela ha parlato delle “Intelligenze dell’uomo e del computer”.
“Credo che le nuove generazioni sapranno inventare ma, allo stesso tempo temo gli effetti collaterali dell'incrocio tra le reti neurali artificiali, i big data, e la capacità di calcolo offerte dall'IA. Molto positivo, invece, è l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella medicina personalizzata” spiega in questa intervista al Piccolo Marc Mézard, direttore dell’Ecole Normale Supérieure di Parigi, che ieri al Teatro Miela ha tenuto una keynote lecture in cui ha parlato di intelligenza aumentata.
L'evento clou della seconda giornata di Trieste Next è stata l'inaugurazione della nave oceanografica da ricerca dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS "Laura Bassi" alla presenza del Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Lorenzo Fioramonti. Poi 20 convegni e dibattiti tra i gazebo di piazza Unità, il palazzo della Regione, il museo Revoltella e il Teatro Miela, senza contare i laboratori, i giochi e gli spettacoli che nel frattempo sono andati in scena nel tendone principale della fiera.
“Fondamentale, nella scelta del tema del festival, è il legame con l’attualità” spiega in questa intervista al Corriere Imprese Nordest Antonio Maconi, direttore di Trieste Next. “Oggi sappiamo che ogni giorno viene prodotta una miniera inestimabile di informazioni, i big data, che però servono a poco se non si può estrarne un significato. La crescente importanza di questi dati nella ricerca scientifica ha portato all’emergere di nuovi approcci, come la deep science, che collega e integra la creazione di strumenti come l’intelligenza aumentata”.
Trieste Next 2019, il festival della ricerca scientifica giunto all’ottava edizione, ha registrato un nuovo record di presenze: tanti visitatori e soprattutto tantissimi giovani. Tutto esaurito per le conferenze e i vari eventi in piazza e grande successo per la nuova nave rompighiaccio “Laura Bassi”, presentata per la prima volta al pubblico. Appuntamento al 2020, quando Trieste sarà Capitale Europea della Scienza.
I Big data nell'ambito della ricerca applicata all'economia, con vari studi d'indagine scientifica su temi che riguardano da vicino il cittadino, quali la politica monetaria e il sistema economico italiano. È l'argomento affrontato ieri da Giuseppe Ortolani, vicedirettore della filiale triestina di Bankitalia, assieme ai professori Nicola Torelli, ordinario di Statistica a Trieste, Luigi Cannari, vicecapo-dipartimento Economia e statistica Banca d'Italia, e Silvia Figini, ordinaria di Statistica economica a Pavia
L'esplorazione delle zone polari per capire quanto rispondono al cambiamento climatico è diventata cruciale. Per capire quanto l'Antartide e la Groenlandia potrebbero sciogliersi nel futuro, bisogna guardare indietro nel tempo, ricostruendo la dinamica delle calotte polari. Domenica 29 alle 15 in Area Talk ci spiegheranno come le ricercatrici OGS Florence Colleoni, modellista glaciologa per i processi climatici polari, Daniela Accettella, sezione Infrastrutture di ricerca, e Laura De Santis, coordinatrice scientifica perforazione IODP 374 in Antartide.
Il destino dell'Artico è la miccia che potrebbe innescare una spirale che finirebbe col coinvolgere il mondo intero. Finalista al Premio Galileo 2019 con "Addio ai ghiacci", Peter Wadhams stasera al Teatro Miela tratterà queste tematiche, in una keynote lecture che aiuterà il pubblico a prendere coscienza di quanto precarie siano le condizioni di vita del nostro pianeta.
Da molti considerato come lo Steve Jobs italiano, Federico Faggin è un punto di riferimento per tutti gli scienziati e appassionati di tecnologia. A Trieste Next ieri sera ha raccontato le tappe fondamentali della sua vita, dall'infanzia ai primi lavori, dalla controversia con Intel per l'attribuzione della paternità del microprocessore, fino al suo appassionato impegno nello studio scientifico della consapevolezza.
“Quest'anno non rimarrete delusi: si parla di big data, intelligenza artificiale, intelligenza aumentata. Se pensate di vivere in un Paese troppo poco digitale, vi dovrete ricredere”. Sono tutti da leggere i 5 motivi per cui, secondo il direttore di ICGEB, quest’anno non bisogna assolutamente mancare all’appuntamento con la scienza a Trieste. Riportiamo l’editoriale pubblicato sul Piccolo il 27 settembre.
È stata inaugurata ieri mattina l’ottava edizione del festival della ricerca scientifica di Trieste, in programma fino a domenica 29 settembre: tre giorni di conferenze, laboratori, attività per le scuole e appuntamenti d'approfondimento scientifico di alto livello. Protagonisti grandi nomi internazionali e nazionali provenienti dal mondo della ricerca scientifica, come Marc Mézard, Federico Faggin, Peter Wadhams, Oliver Bruns e Jian Cui.
Marco Pivato, giornalista medico-scientifico di Tuttoscienze de La Stampa, sarà il protagonista dell’appuntamento “Usare il cervello”, in programma per venerdì 27 settembre alle 18 in Sala Imperatore dello Starhotels Savoia Excelsior Palace, occasione in cui verrà presentato il volume "Usare il cervello. Ciò che la scienza può insegnare alla politica" scritto per Egea da Pivato insieme a Gianvito Martino. Riportiamo alcuni estratti del libro.
Big data, sicurezza informatica, profilazione politica di tutti i cittadini. Di tutto questo parlerà Giovanni Ziccardi, docente di Informatica giuridica dell’Università di Milano, che domenica 29 settembre alle 11.30 in Area Talk si confronterà con Marco Pacini, caporedattore L'Espresso, in occasione della presentazione del suo nuovo libro, "Tecnologie per il potere. Come usare i social network in politica" (Raffaello Cortina Editore).
Intelligenza artificiale e deep learning, droni e robot, blockchain e smart contract, cybersicurezza: l'automatizzazione sta ridisegnando le nostre idee e categorie concettuali, le attività professionali e le relazioni umane, le pratiche cognitive e disciplinari, l'etica e la politica. Di tutto questo parlerà Cosimo Accoto, research affiliate al MIT-Massachussets Institute of Technology di Boston, sabato 28 settembre alle 10 in Area Talk, presentando il suo libro "Il mondo ex machina. Cinque brevi lezioni di filosofia dell'automazione" (Egea).
«La scienza per arrestare il cambiamento climatico c’è, ora studiamo la tecnologia per catturare la CO2», spiega in questa intervista a Repubblica Peter Wadhams, già docente di Ocean Physics presso la University of Cambridge e autore di "Addio ai ghiacci" (Bollati Boringhieri), finalista al Premio Galileo 2019. Lo scienziato si confronterà su questo tema, oggi più che mai all’ordine del giorno, con Maria Pia Casarini, già direttore dell’istituto Geografico Polare "Silvio Zavatti" di Fermo, e Antonio Maconi, direttore di Trieste Next, in un atteso appuntamento in programma per sabato 28 settembre alle 18 al Teatro Miela.
«L’intelligenza artificiale non potrà mai superare quella dell’uomo». Questa è l’opinione del fisico Federico Faggin, uno degli inventori più famosi del mondo e padre dei microprocessori, che in questa intervista al Corriere della Sera ripercorre la sua storia di scienziato. E proprio “Le intelligenze dell’uomo e del computer” saranno al centro del suo intervento, in programma al Teatro Miela venerdì 27 settembre alle 21.
Quale sarà il rapporto tra l'intelligenza umana e quella dei supercomputer? Possiamo parlare di intelligenza artificiale o non sarà sempre l'uomo al centro di ogni processo per cui è più corretto parlare di intelligenza aumentata? Di tutto questo si parla dal 27 al 29 settembre 2019 a Trieste Next, il festival della ricerca scientifica, quest’anno dedicato a big data e deep science.
120 milioni di fatturato e 28 anni di esperienza: sono questi i numeri che contraddistinguono Unox, azienda di Cadoneghe leader nella produzione di forni professionali. Realizza non solo forni intelligenti e tecnologicamente avanzati, i quali eccellono su tutti i fronti e garantiscono la ripetibilità del risultato di cottura, la semplificazione dei processi e la massima qualità, ma anche servizi ed esperienze.
Tecnoeka, con sede a Borgoricco in provincia di Padova, produce forni professionali per la ristorazione, gastronomia, panetteria e pasticceria. Dal 1978 si dedica allo sviluppo di forni, lievitatori e accessori coniugando radici saldamente piantate nella creatività e qualità “100% made in Italy” con una spinta naturale verso l’innovazione.
L'azienda di Marcon è un gruppo internazionale, leader nella produzione e commercializzazione di pitture e vernici per l’edilizia professionale in Italia. I suoi prodotti innovativi, tecnologicamente all’avanguardia e rispettosi dell’ambiente sono esportati in oltre 100 paesi nel mondo.
L'azienda di Caorso è una delle principali imprese italiane produttrici di pannello truciolare grezzo e nobilitato.Ha scelto di investire sistematicamente in impianti di produzione tecnologicamente all’avanguardia ed eco-sostenibili, in grado di assicurare prodotti ai massimi livelli qualitativi.
Il viaggio parte dal Museo Storico, prosegue con uno sguardo alla Fabbrica, con la degustazione del cioccolato Perugina e si conclude con la dimostrazione della creazione di cioccolatini dei Maestri della Scuola del Cioccolato, il luogo ideale per tutti gli amanti del cioccolato.
Panguaneta Spa, leader in Italia e in Europa nella produzione di compensati e multistrati di pioppo, fonda le sue radici a Sabbioneta.E' impegnata come operatore sostenibile e sta sviluppando un processo di rinnovamento per continuare a migliorare la qualità del prodotto e la sostenibilità della propria organizzazione.
La società Officine di Cartigliano Spa nasce nel 1961 come azienda metalmeccanica specializzata nella progettazione, costruzione e vendita di macchine ed impianti per l’industria conciaria. Ora il management è riuscito a diversificare l’attività in altri settori di riferimento: quello alimentare e quello dedicato all’ambiente.
Dal 2001, anno di avvento del traffico low cost, l’Aeroporto di Milano Bergamo ha registrato la crescita costante del movimento passeggeri, consolidando la quarta posizione nella classifica degli scali italiani.
Cura del dettaglio, controlli di qualità ed attenzione alla salvaguardia dell’ambiente sono solo alcuni dei tratti che la caratterizzano. Grazie ai suoi 20 anni di esperienza nel settore ed ai 13 milioni di valore della produzione per il 2018, l’azienda di Bolgare si conferma uno dei top player nel settore delle costruzioni in legno in Italia.
LimaCorporate, di Villanova di San Daniele del Friuli, è un’azienda globale che produce dispositivi medici in grado di offrire soluzioni Ortopediche ricostruttive e su misura a chirurghi volti a migliorare la qualità di vita dei loro pazienti.
L'azienda di Villa del Conte progetta e realizza arredamenti Made in Italy, proponendo mobili dal design modulare, adatti non solo a tutte le aree della casa, ma anche a luoghi destinati alla collettività, come hotel, ristoranti, negozi e spazi di lavoro.
Il gruppo di Arquà Polesine è da sempre impegnato per tradurre il ricco patrimonio di conoscenze in prodotti innovativi destinati alla realizzazione di impianti per la climatizzazione affermandosi come uno dei gruppi più conosciuti nel settore.
Autocarrozzeria Imperiale srl, con sede a Mirandola (MO) nella “Terra dei Motori” emiliana, cura il design automobilistico al fine di realizzare prodotti sempre più all’avanguardia.
L'azienda di Fiorenzuola d'Arda specializzata nella produzione d’impianti di micronizzazione e sistemi di contenimento e isolamento per la produzione di principi attivi farmaceutici.
L'azienda di San Pietro di Morubio si propone di realizzare prodotti che apportano al terreno anche attività biologica e componenti uniche al fine di contrastare il sempre maggiore declino produttivo dei terreni.
L'azienda di Rovigo è un produttore globale di componenti fusi e lavorati ed è presente nei principali mercati automobilistici globali. Con un ampio portafoglio di tecnologie, processi e materiali, l’azienda produce componenti altamente complessi per freni, propulsori e sistemi di trasmissione.
Da oltre 50 anni l’azienda di Carmignano di Brenta si prende cura dell’identità dei propri clienti attraverso la progettazione, la stampa e la produzione di imballaggi in carta per alimenti e di shoppers in carta per il settore retail.
L’azienda di Campodarsego è un gruppo internazionale quotato in Borsa leader mondiale nei sistemi di trasmissione per veicoli off-highway e trattori specializzati.
L’azienda di Abbiategrasso si contraddistingue per l’abilità nel trovare soluzioni in grado di migliorare la qualità e le prestazioni dei componenti industriali in lega di zinco e contemporaneamente integrarli più facilmente all’interno di strutture complesse.
Fondata nel 1986, l’azienda di Ponte San Nicolò persegue fin dagli inizi l’obiettivo di individuare e offrire soluzioni naturali concretamente efficaci, sviluppate attingendo alla ricerca fitoterapica più avanzata e attraverso processi produttivi a elevato standard qualitativo e di sicurezza.
Con una forte componente familiare nel proprio DNA, l’azienda di Lurago d’Erba si è costruita un’identità personale ricercando e preservando le eccellenze artigianali legate alla tradizione del territorio, riscoprendo e rivalutando maestrie quasi dimenticate e intrecciandole sapientemente a una continua ricerca.
L’azienda di Bassano del Grappa progetta e produce nel più grande stabilimento europeo del settore. Gli oltre 9 milioni di caldaie prodotte sono una sicura conferma della qualità e dell’affidabilità dell’intera offerta.
L’azienda di Monticello Conte Otto sviluppa e propone soluzioni d’arredo funzionali alla separazione degli spazi, di alto prestigio e valore estetico, per creare ambienti dove vivere sia un’esperienza emozionante e confortevole.
Fin dall’inizio della sua attività, l’azienda di Resana ha proposto un nuovo modo di concepire il calore creando soluzioni riscaldanti capaci di andare oltre la loro funzione specifica per trasformarsi in “elementi che arredano generando benessere abitativo”.
Nella sede di Amaro, inaugurata nel 2017, sarà possibile conoscere le caratteristiche che deve avere un film plastico ad alta barriera e vedere l’estrusione del film plastico, il taglio e l’intero processo logistico.
Tra i primi produttori europei di film plastici multistrato ad alta barriera destinati al packaging di alimenti, prodotti farmaceutici e pet food. Nella sede di San Daniele del Friuli si potrà scoprire cos’è e come nasce un film plastico ad alta barriera.
La secolare esperienza nella siderurgia, unita allo spirito di innovazione caratterizzante del gruppo Danieli, cui l'azienda di Buttrio appartiene, assicurano la leadership necessaria a soddisfare le richieste dei mercati più esigenti.
Ci sono due modi per pensare ad eventi e manifestazioni. Il primo, è più diffuso, interpreta l’evento come operazione di puro marketing, cosmetica aziendale o di territorio insomma. Manifestazioni vuote di contenuti, adatte più a professionisti del buffet finale che a raccogliere pensieri e id...
Dopo il successo delle precedenti edizioni, anche quest’anno torna Open Factory, il più grande opening di cultura industriale e manifatturiera, in un grande viaggio alla scoperta dell’Italia che produce e genera futuro. In questo numero di Monitor presentiamo alcune delle realtà che apriranno le loro porte per l’edizione 2019. Le aziende che volessero aderire hanno tempo fino a fine settembre. Tutte le informazioni sul sito www.open-factory.it
«Fare azienda in Italia è da incoscienti». Parla schietto, Barbara Bonaventura, marketing manager della padovana "Experenti", nel corso dell’incontro “Benvenuti nel futuro” dedicato alle start up e alle giovani generazioni di imprenditori: la sua azienda che offre servizi informatici di alta qualità ha sede legale negli Usa perché se no «gli investitori si spaventano e non investono». Ma anche se le difficoltà sono enormi, chi si tuffa nell'avventura di una start up "va avanti solo se è un grande sognatore", confessa Matteo Fabbri socio amministratore della ferrarese TryeCo 2.0.
Al Make in Italy si è parlato anche di "Mobilità delle merci ai tempi di Amazon. La logistica tra tecnologia e sostenibilità". Andrea Condotta, marketing e innovation manager del gruppo Codognotto, ha spiegato che l'azienda dove lavora guarda alla "green economy" e alla ricerca e innovazione per creare lavoro aggiunto. Concezione diversa è quella di Mariano Cesaro, presidente Fita Cna Veneto, che ha sottolineato come questa "metodologia" si scontri con la realtà attuale e territoriale: «Occorre sì ottimizzare il lavoro del trasporto conciliando la visione globale con quella locale, ma non dimenticando che con Amazon, tematica di oggi, manca l'aspetto sociale».
Il paesaggio attorno alla Pedemontana sarà un “non luogo” o il terreno fertile dove nasceranno nuove “collane” di città connesse tra loro? Sulla questione si sono confrontati alcuni esperti di pianificazione e sviluppo urbano: Patrizia Messina, direttore del Centro Studi Regionali “Giorgio Lago” all’Università di Padova; Pierluigi Sacco, docente di economia della cultura all’Iulm Milano; Claudio Bertorelli, paesaggista urbano e fondatore di Aspro Studio; e Luca Garavaglia, coordinatore del Master in Sviluppo locale dell’Università del Piemonte est.
A pochi giorni dall’inaugurazione del primo tratto della Pedemontana Veneta, il Make in Italy ha puntato i riflettori sul ruolo strategico che tale arteria avrà nel creare una nuova metropoli veneta. «Sono convinto del potenziale di sviluppo che la Pedemontana porta con sè – ha dichiarato il sindaco di Thiene – ma dobbiamo stare attenti a non riempirci solo di capannoni e di centri commerciali». «Le vie di comunicazione possono essere anche una via di allontanamento – ha messo in evidenza il sindaco di Schio, Valter Orsi – sta tutto nel modo in cui il territorio riesce a utilizzarle».
«Il tessile è stato il primo a patire la delocalizzazione: le grandi aziende misero il costo del lavoro come fattore principale. Io lo dicevo, allora: "È un errore, si impoverisce il tessuto produttivo qui, sarete costretti a tornare". Mai profezia fu così vera: adesso il prodotto italiano della nostra eccellenza è tornato. Il problema, però, è che mancano 15 anni di formazione» spiega Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza, in questa intervista al Giornale di Vicenza.
Si è chiusa stamattina a Thiene la seconda edizione del Make in Italy Festival: tre giorni di dibattiti affollati sul futuro della manifattura e della piccola impresa italiana, sempre più legato alle nuove tecnologie e al pensiero sostenibile. Tra gli ospiti, grandi nomi dell’economia, dell’impresa e dell’informazione, come Mario Tozzi, Aldo Bonomi, Antonio Calabrò e Domenico De Masi. Cinzia Fabris, presidente CNA Vicenza: “Edizione ricca di prospettive per l’impresa che vuole guardare al futuro”.
«L’architettura, per clima, identità e cultura è una disciplina assolutamente locale, ma le questioni che affronta, per essere valide, devono poter essere esportate a livello globale», spiega Maria Alessandra Segantini, architetto di C+S Architects, nell’ebook “Donne di Design e di Architettura” curato da Il Sole 24 Ore. Il 7 giugno a Thiene si confronterà con Francesco Marinelli, ingegnere, Ecoaction e consulente di CNA, Matteo Marsilio, amministratore delegato di DomusGaia, e Gianluca Vigne, ingegnere di Areatecnica, nell’incontro “Consumo di suolo e rigenerazione urbana: idee per costruire sostenibile”.
Dalla Scala a Ravello dalla Fenice a Pesaro, l’Italia di opere e concerti sfrutta la Rete e l’alta velocità. E il pubblico di Oltreoceano batte quello europeo. Questi sono i risultati del Primo Rapporto sul Turismo Musicale in Italia e in Veneto realizzato da Martha Friel, docente di management del turismo all'Università IULM. L’8 giugno al Make in Italy la ricercatrice si confronterà con Domenico De Masi, sociologo e autore de "L'età dell'erranza" (Marsilio Editori), e Jacopo Poli, amministratore delegato di Poli Distillerie, nell’incontro “Tre carte vincenti per il turismo: sostenibilità, cultura, gastronomia”.
«Quelle che chiamate bombe d'acqua in Italia si verificano da più di 20 anni, costruendo troppo abbiamo reso il territorio fragile» spiega in questa intervista all’Huffington Post Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, che venerdì 7 giugno alle 21 sarà protagonista dell’evento “La sostenibilità prima di tutto”: un viaggio alla scoperta delle risorse più preziose del nostro pianeta per cercare di capire cosa poter fare per contribuire a tutelarle e salvaguardarle.
«Questo governo è nato sullo scontento e sul disagio, che non conosce davvero i bisogni delle aziende. Ma le imprese sono soggetti politici, e in quanto tali devono agire. In attesa che i politici veri tornino nelle fabbriche.» spiega in questa intervista a Linkiesta Antonio Calabrò, direttore di Fondazione Pirelli, vicepresidente di Assolombarda e autore de "L’impresa riformista" (Egea), che domenica 9 giugno al Castello di Thiene discuterà di “Impresa e rappresentanza” con Aldo Bonomi, sociologo, direttore del Consorzio AASter, e Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza.
Oggi siamo di fronte a rivoluzioni che riguardano i dati e la nostra capacità di analizzarli e utilizzarli come strumenti decisionali, a reti sociali sempre più grandi e connesse grazie a internet e ad avanzamenti scientifici che ci permettono di iniziare a comprendere la vita e il nostro corpo biologico come mai prima. La convergenza di queste rivoluzioni determinerà il nostro futuro. Ma quale sarà la portata di tale cambiamento, anche dal punto di vista delle imprese e del lavoro? L’8 giugno a Thiene risponderà a questa domanda Cristina Pozzi, autrice di "Benvenuti nel 2050" (Egea), di cui riportiamo un estratto.
Dalla sostenibilità come fattore competitivo alle nuove tecnologie digitali, dal saper fare artigiano al rapporto tra imprese e territorio: saranno questi i temi della seconda edizione del Make in Italy. Il Festival, promosso da CNA Vicenza, ItalyPost e dal Comune di Thiene vedrà protagonisti imprenditori “champion” come Lorenzo Delladio e Luca Vignaga, artigiani tecnologici, architetti, urbanisti e grandi nomi dell’economia, dell’impresa e dell’informazione, come Mario Tozzi, Aldo Bonomi, Antonio Calabrò e Domenico De Masi.
Le migliori imprese scelgono le tecnologie soft. A dirlo sono i dati del "Rapporto industria 4. 0 nelle imprese champion", presentato dai docenti del dipartimento di Economia dell'Università di Padova, Eleonora di Maria e Marco Bettiol, durante l'evento "Champion tech. La competitività fa rima con manifattura e digitale" al Galileo Festival. Riportiamo l’articolo del Mattino di Padova del 12 maggio.
Gli oltre 80 appuntamenti del Festival sono stati affollati soprattutto da migliaia di giovani provenienti da tutta Italia e da una foltissima presenza di padovani interessati ai temi della scienza e dell’innovazione. Con la vittoria di “Naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo e il secondo posto di “Addio ai ghiacci” di Peter Wadhams, il Premio Galileo rilancia il connubio tra scienza e impegno civile. Oltre 500 presenze per Gunter Pauli.
Se serva o meno un’etica delle tecnologie che regoli il rapporto uomo-tecnica è argomento dibattuto. Per Padre Paolo Benanti, docente di Etica della tecnologia Pontificia Università Gregoriana, la risposta è sì perché, dice, «viviamo in un’anoressia di fini di fronte a una bulimia di mezzi. Abbiamo mezzi per fare tante cose ma non ci fermiamo a spiegare perché vogliamo farle, correndo il rischio che ognuno faccia quel che gli pare». Ne ha parlato il 10 maggio con Gabriele Beccaria, giornalista de La Stampa e responsabile dell’inserto TuttoScienze. Riportiamo l’articolo del Mattino di Padova del 10 maggio.
Cervello in fuga e anima in lotta. Perché se una brillante carriera all’estero è ciò che spinge a partire, il risvolto della medaglia è altrettanto forte. Lo hanno dimostrato il 10 maggio sette under 35, quasi tutti laureati a Padova, che hanno espatriato per vedersi riconosciuti studi e competenze. Riportiamo l’articolo del Mattino di Padova dell’11 maggio.
Un passato nell’hacking, nell’intelligence e nella computer forensics e oggi con la reputazione digitale cerca di capire e modificare la percezione di marchi e persone. Al Galileo Festival Matteo Flora, fondatore e amministratore delegato The Fool, ieri ha parlato di hacker, democrazia e fake con Giuseppe Mayer, chief digital officer Armando Testa. Riportiamo l’articolo del Mattino di Padova del 7 maggio.
Alberto Mantovani, immunologo, direttore scientifico e docente di Humanitas University, ha dimostrato che infiammazioni e cancro son correlati e se oggi l’immunoterapia esiste e sta dando risultati è anche grazie ai suoi contributi. Il 9 maggio al Galileo Festival ha tenuto una keynote lecture su immunità e ricerca. Riportiamo l’articolo del Mattino di Padova del 5 maggio.
Gunter Pauli, economista, saggista, imprenditore e divulgatore, è stato definito un «pasionario» della sostenibilità ed è il teorico della Blue Economy, concetto che ha dato il titolo a uno dei suoi libri più noti: un modello a riciclo continuo, impatto zero e senza sprechi, basato sull’utilizzo delle risorse locali per produrre ricchezza. Ne ha parlato ieri mattina al Teatro Verdi. Riportiamo l’intervista di Tuttoscienze pubblicata l’8 maggio.
Ogni anno a Padova nel mese di maggio il Galileo Festival apre una finestra rinascimentale su sconfinati campi culturali. Ora in veste di spettatori, ora nei panni di relatori, i protagonisti del Festival sono invogliati ad impegnarsi nell’esplorazione transdisciplinare. Scienziati e umanisti sono chiamati ad operare congiuntamente volendo imprimere una svolta nella società e nell’imprenditoria, facendo nascere dalla loro alleanza idee e progetti. Riportiamo l’editoriale del Corriere del Veneto a firma di Piero Formica, senior research fellow, Innovation Value Institute, Maynooth University, che al Galileo Festival ha discusso delle parole dell’innovazione.
Il verdetto della giuria popolare del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica ha assegnato 31 voti al medico legale Cristina Cattaneo, che con il suo “Naufraghi senza volto” (Raffaello Cortina Editore) si è aggiudicata il primo posto. A seguire, nelle preferenze dei giovani sono arrivati i libri di Peter Wadhams, “Addio ai ghiacci”, Roberto Defez, “Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l’Italia”, Sandra Savaglio, “Tutto l’Universo per chi ha poco spazio-tempo”, e Pietro Greco, “Fisica per la pace”.
Quest’anno a presiedere la giuria tecnica del Premio Galileo è stata la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo. Un nome prestigioso, ma anche una donna che ha a cuore le sorti della scienza in Italia. «Ritengo che la scienza abbia un ruolo fondamentale nel rendere più responsabili le decisioni politiche e più consapevoli i cittadini nelle loro scelte quotidiane. E sono convinta che sia dovere di ogni studioso rivendicare espressamente il proprio ruolo civile ed etico».
La vincitrice del Premio Galileo 2019, Cristina Cattaneo, docente di Medicina legale all’Università di Milano e direttrice del laboratorio di antropologia e odontologia forense Labanof, in “Naufraghi senza volto” (Raffaello Cortina Editore) racconta la sua missione: restituire, attraverso la scienza forense, un nome, una storia e una dignità a tutti quei morti che il mare ci ha dato e continua a restituirci. Riportiamo l’intervista pubblicata su Linkiesta il 9 maggio.
Peter Wadhams, uno dei massimi esperti a livello mondiale di ghiaccio marino e degli oceani polari, con il suo libro "Addio ai ghiacci. Rapporto dall’Artico" (Bollati Boringhieri), ci avverte che non c’è più tempo: il Polo Nord potrebbe essere totalmente privo di ghiacci, per la prima volta da 10.000 anni, ben prima della metà di questo secolo. Riportiamo l’intervista andata in onda su Piazzapulita il 22 marzo.
Roberto Defez, ricercatore del CNR ed esperto del rapporto tra scienza e politica, in “Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l'Italia” (Codice Edizioni) afferma come il metodo scientifico sia la ricetta per modernizzare il Paese e far tornare una parte del fiume di giovani che abbiamo formato in Italia e che possono lavorare solo all’estero. Riportiamo l’intervista pubblicata sul sito Scienza e Governo il 9 maggio.
"Tutto l'universo per chi ha poco spazio-tempo" (Mondadori) di Sandra Savaglio, professoressa di astrofisica all'Università della Calabria, spiega tutto ciò che si sa e non si sa del nostro universo, fino alle vertiginose domande che continuano ad appassionarci davanti all’infinità del cosmo di cui siamo piccolissima parte. E lo fa con l’intento di avvicinare tutti alla conoscenza scientifica: «Fare divulgazione è un modo per evitare di isolarsi, di vivere in una torre d’avorio». Riportiamo l’intervista pubblicata su Libero il 29 aprile.
“Fisica per la pace. Tra scienza e impegno civile” (Carocci Editore), raccolta di contributi di voci diverse curata da Pietro Greco, giornalista scientifico e scrittore, ricostruisce attraverso nove esempi la storia dell’attivismo di alcuni scienziati contro la guerra. Tra questi, l’organizzazione Pugwash per il disarmo nucleare, il CERN di Ginevra e l’acceleratore SESAME in Giordania, forse l’unico luogo al mondo dove lavorano a un progetto comune israeliani, palestinesi e iraniani. Riportiamo l’intervista pubblicata sul sito Scienza e Governo l’8 maggio.
Padova è la città di Galileo Galilei, una delle capitali italiane della Scienza e dell’Innovazione. Cultura scientifica e capacità di trasferire tecnologie al mondo delle imprese vi fioriscono da secoli. E’ su questo patrimonio di conoscenza che pone le proprie fondamenta Galileo Festival dell’Innovazione: dallo sforzo corale di tutte le istituzioni e gli enti scientifici della Città, è nato un cartellone di oltre 50 eventi e 200 relatori, che vede al centro il Premio Galileo per la letteratura scientifica.
«La scienza indaga la realtà con l’umiltà di chi si pone di fronte all’ignoto, ubbidendo solo al metodo scientifico, che pone in competizione ogni idea, senza mai accettare che qualcuna possa essere “privilegiata”», spiega in questa intervista a Tuttoscienze Elena Cattaneo, docente universitaria, farmacologa, biologa, senatrice a vita e presidente della giuria scientifica del Premio Galileo 2019. Venerdì 10 maggio alle 15 in Sala dei Giganti di Palazzo Liviano la scienziata terrà una lectio magistralis dal titolo “Huntington: storia di un gene antico tra ricerca e partecipazione”.
Al di là dei contributi specifici, c’è un valore fondamentale e fondante della riflessione filosofica che è alla base della ricerca scientifica e medica: è la formazione al pensiero critico. Ne è convinto Alberto Mantovani, immunologo, direttore scientifico Humanitas, docente di Patologia, Humanitas University, che giovedì 9 maggio alle 15 in Aula Magna di Palazzo del Bo terrà una keylote lecture dal titolo “Immunità e ricerca: da un sogno a una nuova frontiera”. A seguire, dialogherà con Anna Meldolesi, giornalista e saggista Corriere della Sera e Le Scienze.
Imparare a reimpiegare le risorse, come avviene in natura, vale cento milioni di occupati in più. Il guru dell’economia circolare Gunter Pauli ammette che siamo in ritardo sulla tabella di marcia per salvare il pianeta. Ma nulla è perduto. Sabato 11 maggio alle 11.30 al Teatro Verdi, dopo l’intervento di saluto di Gilberto Muraro, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e l’introduzione di Antonio Maconi, curatore del Galileo Festival, l’imprenditore belga spiegherà quali sono i principi e i vantaggi della Blue Economy.
Marco Bettiol ed Eleonora Di Maria, docenti di Economia e gestione delle imprese all’Università di Padova, al Galileo Festival esporranno i risultati della ricerca del Laboratorio manifattura digitale dell’Ateneo patavino sulle modalità secondo cui le imprese Champion stanno affrontando la rivoluzione digitale. L’incontro, in programma per giovedì 9 maggio alle 18 in Sala Paladin di Palazzo Moroni e coordinato da Filiberto Zovico, fondatore di ItalyPost, vedrà anche gli interventi di Alberto Baban, presidente VeNetWork e Luca Foglieni, quality and process improvement manager Bellini.
Ecor International, azienda metalmeccanica di Schio, si sta orientando sempre più alla ricerca applicata. In parallelo con lo sviluppo del progetto “Ecor Campus”, un centro di ricerca nel campo dei materiali e dell’ingegneria meccanica avanzata, nel 2017 l’azienda ha trasformato un monastero abbandonato in un luogo d’accoglienza per ricercatori. Queste e altre “Storie d’innovazione” verranno raccontate venerdì 10 maggio alle 10 in Sala Rossini del Caffè Pedrocchi: tra i protagonisti dell’incontro, Fabrizio Casadei, general manager Ecor International, e Massimo Frasson, general manager Brevetti CEA.
Riportiamo la premessa del libro “Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l'Italia” (Codice Edizioni) di Roberto Defez, testo che si prefigge (anche) l'obiettivo di sensibilizzare la classe politica, affinché torni a considerare gli investimenti nella ricerca un'opportunità di crescita per tutto il Paese.
Ha passato la vita studiando l’Artico e per l’inquinamento ha visto assottigliarsi i ghiacci sempre più. Ora Peter Wadhams, uno dei massimi esperti a livello mondiale di ghiaccio marino e degli oceani polari e autore di "Addio ai ghiacci. Rapporto dall’Artico" (Bollati Boringhieri), avverte: “La scomparsa della calotta polare avrà molte conseguenze. I cambiamenti climatici danno l'impressione di essere lenti e di poter essere affrontati da qualcuno che verrà dopo. Ma non è così e si deve agire subito”. Riportiamo l’intervista pubblicata da Repubblica il 19 novembre 2017.
“Fisica per la pace. Tra scienza e impegno civile” (Carocci editore) è una raccolta di contributi di voci diverse curata da Pietro Greco, giornalista scientifico e scrittore, che ricostruisce attraverso nove esempi la storia dell’attivismo di alcuni scienziati contro la guerra, da Einstein ad Amaldi, da Salam e Budinich a Schaerf. Riportiamo l’articolo di Scienza in Rete pubblicato il 9 gennaio 2018.
Dalla pagella cucita nell'abito alla manciata di terra, in "Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo" (Raffaello Cortina Editore), Cristina Catteneo, docente di Medicina legale all’Università di Milano e direttrice del LabAnOf, racconta le tracce seguite per identificare chi muore nel Mediterraneo. Riportiamo l’intervista pubblicata sul Corriere della Sera il 15 aprile 2019.
Sandra Savaglio, professoressa di astrofisica all'università della Calabria, era «fuggita» dopo la laurea negli Stati Uniti, passando per il Max Planck Institut di Monaco di Baviera e una copertina di Time, nel 2004. Poi 4 anni fa è tornata a casa, e, sotto il cielo stellato della sua Calabria, ha scritto il suo primo libro, divulgativo ma non troppo: "Tutto l'universo per chi ha poco spazio-tempo" (Mondadori), un racconto dell'infinito in cui viviamo, visto con gli occhi della fisica. Riportiamo l’intervista pubblicata da Il Giornale il 23 gennaio.
Il 10 maggio a Padova si terrà la cerimonia di consegna del Premio Galileo per la divulgazione scientifica. Quest’anno si sfideranno cinque opere fortemente orientate verso tematiche etiche, sociali e di attualità: Cristina Cattaneo racconta il tentativo di dare un nome alle anonime vittime del mare, mentre Sandra Savaglio viaggia tra buchi neri e onde gravitazionali; Roberto Defez spiega “Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l’Italia”, Pietro Greco analizza la storia della presa di coscienza degli scienziati verso le loro responsabilità, mentre Peter Wadhams riflette sul futuro dei ghiacci artici.
Il ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi lancia da Vicenza l'idea di una riforma dell'Europa per avvicinarla al mondo reale. La cornice è quella di Palazzo Trissino, dove il titolare della Farnesina si è trovato a discutere su limiti e aspettative sovranazionali con Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, Agostino Bonomo di Confartigianato Veneto e Alessandro Conte di Cna Veneto.
Vincenzo Petrone, direttore della Fondazione Italia-Cina, ieri mattina a palazzo Chiericati ha voluto sottolineare le grandi opportunità che la partnership economica tra la terra del Dragone e il vecchio continente può offrire. «Siamo in grado di estrarre un'incredibile quantità di valore e abbiamo la possibilità di ribaltare i rapporti di forza economica», assicura Petrone, tra i relatori dell’incontro "Le relazioni con la Cina e i riflessi per il Nord Est" assieme a Gregorio De Felice e Zeno D'Agostino.
Il festival Città Impresa di Vicenza si è concluso oggi pomeriggio con un evento dedicato alle idee di Cesare De Michelis per Venezia, per le Venezie. Riportiamo l’editoriale di Maurizio Sacconi, già ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, che oggi si è confrontato con Filiberto Zovico, fondatore di ItalyPost, per riflettere sull’attualità di queste idee.
Una tre giorni da tutto esaurito per la dodicesima edizione della kermesse che ha portato a Vicenza i grandi protagonisti dell'economia e del dibattito, da Spence a Moavero Milanesi, da Monti a Diamanti, da Treu a Tremonti, passando per imprenditori e professori di primo piano.
Numerosi gli argomenti affrontati venerdì sera al teatro Olimpico in "Il caso Vicenza, l'industria sposa il calcio". Durante il convegno condotto dal direttore de Il Giornale di Vicenza, Luca Ancetti, sono intervenuti Paolo Bedin, direttore generale del Vicenza, Sergio Gasparin, già dirigente sportivo biancorosso, Paolo Rossi, che oggi del Vicenza è ambasciatore, Lino Chilese, socio del club e presidente dell'Arzignano Valchiampo, Maurizio Costanzi, responsabile del settore giovanile dell'Atalanta. Al centro, il progetto Vicenza di Renzo Rosso basato sulla territorialità e la programmazione. E uno stadio moderno che garantisca degli utili, coinvolgendo un'intera città.
È un Giulio Tremonti a tutto tondo quello che ieri all'Olimpico ha offerto la sua visione del mondo, passato e presente, «per il futuro è ancora presto» al direttore del Festival Città Impresa Dario Di Vico. L'ex ministro dell'economia e delle finanze, oggi presidente dell'Aspen Institute Italia, ha ricostruito le tappe europee, marcandone gli errori, i limiti e quelli che lui definisce «crimini politici». Ciononostante per Tremonti «l'Europa non è finita, ma non può essere fatta dai banchieri; meglio puntare, ad esempio, sulla difesa, visto che i cittadini chiedono sicurezza».
Esiste un Nordest felix, un insieme di luoghi magari non omogenei ma patria di imprese di successo, performanti e sane? La risposta è affermativa e ci viviamo nel mezzo. È questa una delle chiavi di lettura de “Quei champion che continuano a crescere”, l’anteprima del Festival Città Impresa che il 28 marzo a villa Cordellina Lombardi ha accolto testimonianze d’eccezione e riflessioni.
Tiziano Treu, giuslavorista e politico di lungo corso, sabato 23 marzo al Lanificio Conte, in una delle due anteprime al Festival Città Impresa, ha raccontato con passione l’attualità dell’imprenditore scledense Alessandro Rossi: “Aveva capito che l’industria era il futuro e ha declinato tutto sul suo territorio. Anche nel mercato globale è necessario continuare a guardare avanti ed in giro per il mondo, andando oltre i segnali di chiusura”.
Il vicepresidente di Confindustria Stirpe è intervenuto nella cornice di palazzo Chiericati sul tema dell’”Auto e la nuova industria della mobilità”, insieme ad Alberto Dal Poz, presidente Federmeccanica, Roberto Vavassori, presidente Clepa, e Giampiero Castano, già responsabile Unità di gestione delle vertenze Ministero dello Sviluppo economico. Durante il suo intervento, ha analizzato i cambiamenti nell'industria delle auto: «Non c'è un clima favorevole allo sviluppo delle imprese».
La lectio magistralis del premio Nobel per l'economia nel 2001 ha dato ieri ufficialmente il via al Festival Città Impresa nella cornice della Fondazione CUOA di Altavilla Vicentina. Il premio Nobel nella sua lezione ha dichiarato: «La Cina ha fatto passi da gigante. L'evoluzione porta enormi benefici per tutti, ma il mercato globale è in difficoltà»
In uno degli ultimi incontri della giornata di ieri, l'ex premier Monti è intervenuto al teatro Olimpico per parlare di colossi del web. Intervistato da Danilo Taino, inviato speciale del Corriere della Sera, ha sottolineato l'importanza della funzione dell'Antitrust e del ruolo centrale che oggi spetterebbe all'Unione.
Il manager Fs al Festival Città Impresa: «In sette anni alle porte del capoluogo berico, poi altri due per attraversarla». E a Verona conferma l’intervento da 50 milioni di euro per riqualificare l’ex-scalo merci di Verona: «Quella è un’area gigantesca oggi in disuso e proprio in queste ore stiamo lavorando con il Comune per la riqualificazione ambientale che crei il Central Park di Verona, un’enorme area verde tra la zona della fiera e la stazione, in centro».
Convegni costantemente affollati nella giornata di avvio del Festival Città Impresa, che ha avuto uno dei suoi punti cardine nella lectio magistralis di Michael Spence, premio Nobel per l’Economia 2001. Ma tanti altri sono stati gli ospiti di peso: da Gianfranco Battisti, ad e dg FS Italiane, a Mario Monti, presidente Università Bocconi, già presidente del Consiglio e commissario europeo alla concorrenza. Grande attesa per gli ospiti di oggi, tra cui Enzo Moavero Milanesi, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, e Giulio Tremonti, presidente Aspen Institute Italia.
“Il reddito di cittadinanza alla prova dei fatti” è il titolo del confronto che si terrà domenica 31 marzo alle 10 a Palazzo Trissino. Ne discuteranno Elena Donazzan, assessore all'istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità Regione del Veneto, Francesco Seghezzi, direttore Fondazione ADAPT, Luciano Capone, giornalista Il Foglio, e Irene Tinagli, economista. Concluderà Claudio Cominardi, sottosegretario Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Riportiamo l’articolo de L’Arena del 28 febbraio 2019.
Un altro tema di dibattito sarà “L’auto e la nuova industria della mobilità”: venerdì 29 marzo alle 15 a Palazzo Chiericati ne discuteranno Alberto Dal Poz, presidente Federmeccanica, Giampiero Castano, già responsabile Unità di gestione delle vertenze Ministero dello Sviluppo economico, Maurizio Stirpe, vicepresidente Confindustria, e Roberto Vavassori, presidente Clepa. Riportiamo l’articolo di Dario Di Vico pubblicato sul Corriere della Sera il 27 febbraio 2019.
Al Festival Vicenza Città Impresa si parlerà anche di territori, accordi internazionali e sfide per l’Italia: sabato 30 marzo alle 11.30 al Teatro Olimpico, Giulio Tremonti, presidente Aspen Institute Italia, sarà protagonista del confronto con il direttore della manifestazione, Dario Di Vico, su “Territori e globalismo: il nuovo conflitto città-campagna”. Riportiamo l’intervista del Sole 24 Ore del 20 marzo 2019.
Uno dei confronti più attesi dell’intera manifestazione sarà quello dedicato a “Il rebus dell’autonomia veneta”: domenica 31 marzo alle 11.30 al Teatro Olimpico, una dei protagonisti della tanto discussa intesa, Erika Stefani, ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, si confronterà con Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera sul tema che da mesi occupa pagine e pagine dei quotidiani veneti (e non solo). Riportiamo l’intervista del Corriere della Sera del 15 febbraio 2019.
Giovedì 28 marzo alle 20.30 a Montecchio Maggiore si terrà l’evento di anticipazione del Festival, dedicato a “Quei Champion che continuano a crescere: l’incontro vedrà le testimonianze di Piergiorgio Cattelan, presidente Cattelan Italia, Diego Nardin, amministratore delegato Fope, e Enrico Franzolin, presidente Unox, rappresentanti di quelle aziende “champion” al centro dell’indagine condotta da ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera sulle imprese che hanno battuto e che continuano a combattere la crisi. L’evento vedrà anche gli interventi di Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, e Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria.
I rischi di recessione e il Nord dimenticato saranno i temi cardine della dodicesima edizione del Festival Città Impresa, edizione primaverile del Festival dei Territori Industriali diretto da Dario Di Vico. Dal 29 al 31 marzo la kermesse vicentina vedrà la partecipazione dei grandi nomi del dibattito economico e sociale: fra questi spiccano il Nobel per l’Economia Michael Spence, i ministri Moavero Milanesi e Stefani, Monti, Tremonti, Treu, Bentivogli, De Rita.
Sabato 30 marzo, alle 16.30 a Palazzo Chiericati, si parlerà di un altro libro: “Bioeconomia per la rigenerazione dei territori. Decarbonizzare l’economia e riconnetterla con la società si può” (Edizioni Ambiente) di Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont. L’autrice si confronterà con Paolo Collini, rettore Università di Trento, e Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola. Riportiamo un breve estratto del libro.
Sabato 30 marzo, alle 15 in Basilica Palladiana, si parlerà del volume “Dentro la rivoluzione digitale. Per una nuova cultura dell’impresa e del management” (Giappichelli) di Francesco Rullani ed Enzo Rullani. Quest’ultimo, docente di Economia della conoscenza presso TeDIS, Venice International University, si confronterà con Marco Bentivogli, segretario generale Fim-Cisl, e Pietro Francesco De Lotto, portavoce PMI del Comitato Economico Sociale Europeo e direttore generale Confartigianato Imprese Vicenza. Riportiamo un breve estratto del libro.
Venerdì 29 marzo alle 21, Mariacristina Gribaudi, presidente di Keyline, nella cornice di Palazzo Chiericati, racconterà com’è nata l’idea di scrivere un libro insieme al giornalista Adriano Moraglio, “L’Altalena Rossa. Keyline e la sorprendente vita di una donna di fabbrica” (Rubbettino). Il libro, autobiografico, racconta i 60 anni di vita della Gribaudi, dall’infanzia a Usseglio, vicino a Torino, ad oggi. Riportiamo un breve estratto del libro.
L’infiltrazione mafiosa nell’economia legale del Nord Italia può oramai considerarsi un fatto consolidato con sue prassi e modus operandi definiti. Riportiamo un estratto del libro di Marella Caramazza "Il socio occulto" (Egea) che verrà presentato al Festival Vicenza Città Impresa nel corso dell'incontro "Quando la piovra strangola l'impresa", in programma per sabato 30 marzo alle 18 a Palazzo Chiericati. L'incontro vedrà, oltre all'intervento di Marella Caramazza, direttore generale Fondazione ISTUD, anche quelli di Alberto Baban, presidente VeNetWork, ed Enrico Carraro, presidente Gruppo Carraro.
Riportiamo un breve estratto di “Tessiture sociali: la comunità, l'impresa, il mutualismo, la solidarietà” (Egea), scritto a quattro mani da Aldo Bonomi, sociologo e direttore AAster, e Francesco Pugliese, ad Conad, sarà presentato domenica 31 marzo alle 15.30 a Palazzo Trissino. Aldo Bonomi ne parlerà con Roberto Maroni, già presidente Regione Lombardia, e Cristina Tajani, assessore a Politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane Comune di Milano.
Un’arringa controcorrente sfida i pregiudizi diffusi contro l’economia di mercato: il libro “La verità, vi prego, sul neoliberismo” (Marsilio), che prende di mira la nuova retorica sovranista e i fautori dell’intervento statale, verrà presentato sabato 30 marzo alle 18 in Basilica Palladiana. L’autore, Alberto Mingardi, direttore Istituto Bruno Leoni, ne discuterà con Maurizio Castro, manager, Luigi Copiello, associazione Innoveneto, e Riccardo Dal Ferro, esperto di comunicazione web e divulgazione culturale e filosofica. Riportiamo l’articolo del Corriere della Sera del 15 gennaio 2019.
Manca pochissimo alla 12^ edizione del Città Impresa, che porterà a Vicenza esperti di primo piano per esplorare le questioni chiave dell’economia e della società contemporanee. La tre giorni sarà anche l’occasione per scoprire interessanti pubblicazioni: dal racconto autobiografico di Mariacristina Gribaudi sulla sua esperienza di “donna di fabbrica” al manuale di Catia Bastioli sulla bioeconomia, dal romanzo di Romolo Bugaro sulle trasformazioni del Paese al volume di Marella Caramazza sulle infiltrazioni mafiose nelle imprese.
“Il partito del Pil e la recessione” è il titolo dell’evento che vedrà tra i suoi protagonisti Francesco Giavazzi, docente di Economia politica dell’Università Bocconi di Milano, di cui riportiamo un editoriale scritto a quattro mani con Alberto Alesina per il Corriere della Sera il 1 marzo 2019. Il confronto, che si terrà sabato 30 marzo alle 15 a Palazzo Bonin Longare, vedrà gli interventi di Carlo Bonomi, presidente Assolombarda, e Ferdinando Giugliano, editorialista Bloomberg Opinion.
Riportiamo l’intervista del Corriere della Sera a Giulio Tremonti sul delicato tema dell’accordo Italia-Cina sulla Via della Seta. Il presidente di Aspen Institute Italia sarà tra i protagonisti della 12^ edizione del Festival Città Impresa di Vicenza: sabato 30 marzo alle 11.30, nella cornice del Teatro Olimpico, discuterà con il direttore della manifestazione, Dario Di Vico, di “Territori e globalismo. Il nuovo conflitto città-campagna”.
Riportiamo l’intervista de La Stampa del 1 gennaio 2019 a Mario Monti sui primi vent’anni di vita della moneta unica. L’economista sarà uno degli ospiti più attesi dell’edizione primaverile del Festival Città Impresa: venerdì 29 marzo alle 18, sul palco del Teatro Olimpico, dialogherà con Danilo Taino, inviato speciale del Corriere della Sera, nel corso di un incontro dal titolo “Da Microsoft a Google, l’Antitrust e i colossi del web”.
Riportiamo l’intervista del Sole 24 Ore del 22 ottobre 2018 al Premio Nobel per l’Economia 2001, Michael Spence, che, con la sua lectio magistralis su “La rapida transizione dell’economia globale”, aprirà ufficialmente la 12^ edizione del Festival Città Impresa di Vicenza venerdì 29 marzo alle 11.30 presso la sede di Fondazione CUOA, ad Altavilla Vicentina. L’incontro, condotto da Nicola Saldutti, caporedattore economia del Corriere della Sera, vedrà anche l’intervento di Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo.
Filiere e distretti, piccoli, medi e multinazionali: i nostri ce la possono fare, ma almeno tre quarti del sistema deve ancora compiere il salto digitale. E non bastano le macchine, serve capitale umano. E poi, meno slogan sul Made in Italy: va fatto un investimento sul valore, per rendere non sostituibili servizi e competenze. È uno sforzo, però, che chiama in causa la politica e i corpi intermedi…e qui ci fermiamo. Riportiamo l’editoriale di Dario Di Vico, direttore del Festival Città Impresa, pubblicato su L’Economia del Corriere della Sera il 15 marzo 2019.
I rischi di recessione e il Nord dimenticato saranno i temi cardine della dodicesima edizione del Festival Città Impresa, edizione primaverile del Festival dei Territori Industriali diretto da Dario Di Vico. Dal 29 al 31 marzo la kermesse vicentina vedrà la partecipazione dei grandi nomi del dibattito economico e sociale: fra questi spiccano il Nobel per l’Economia Michael Spence, i ministri Moavero Milanesi e Stefani, Monti, Tremonti, Treu, Bentivogli, De Rita.
Tappa veneziana per la “Settimana della Green Economy” che ha interessato Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Trentino per scoprire e raccontare i luoghi di eccellenza della sostenibilità ambientale e dell’ecomomia verde circolare. Un centinaio di studenti laureandi e ricercatori ha partecipato alle quattro tappe veneziane della “Green week” promossa dal Porto di Venezia per scoprire il “Venice Green Innovation Hub”. Riportiamo l’articolo de La Nuova Venezia del 27 febbraio.
La Green Week anche quest’anno ha fatto tappa ad Arzignano, con la 2a edizione di Arzignano Green Land, itinerario promosso con Unic-Unione Concerie Italiane, per raccontare in un viaggio in 5 tappe a un centinaio di ricercatori da tutta Italia l’evoluzione del più grande distretto conciario europeo in ottica “economia circolare”. Riportiamo l’articolo del Giornale di Vicenza del 27 febbraio.
Particolarmente nutrito il programma dell’edizione 2019 della Green Week, con una serie di appuntamenti per osservare il tema del rapporto tra crescita e sostenibilità da diverse angolature. Sul piatto, diversi esempi di buone pratiche e numerosi esperti nazionali e internazionali, come Antonio Calabrò, Salvatore Majorana, Gian Antonio Stella, Domenico De Masi, Aldo Bonomi, Peter Wadhams e Norbert Niederkofler. Riportiamo l’articolo de L’Adige del 2 marzo.
Competere, innovare, includere. Tre dei punti cardine della “Green Week” che ha preso il via venerdì a Trento. Ad aprire le danze tra gli ospiti è stato Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, che ha voluto iniziare sottolineando come gli investimenti “green” abbiano un peso più rilevante nel Nord Italia, con circa 175mila imprese che negli ultimi anni hanno fatto investimenti con caratteristiche ambientali. Il motivo? Non si tratta di solo semplice “buonismo”, ma anche di competitività. Riportiamo l’articolo del Trentino del 2 marzo.
Il territorio è anche rivoluzione dello sguardo. Che segna il nostro osservare passando dalle economie alle geografie dello sviluppo. O dalla skyline delle città all’orizzonte delle smart land, dalle smart city delle archistar alle terre alte delle montagne. Questo fine settimana è risalita a Trento la Green Week delle imprese “verdi” delle terre basse tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Riportiamo l’editoriale del Sole 24 Ore firmato da Aldo Bonomi, uno dei relatori della manifestazione, che ieri a Trento insieme Francesco Pugliese ha parlato di tessiture sociali.
130 relatori, 30 “Fabbriche della Sostenibilità”, oltre 300 giovani studenti e ricercatori da tutta Italia: sono solo alcuni dei numeri che hanno caratterizzato l’edizione 2019 della Green Week – Festival della Green Economy, che ha registrato il tutto esaurito negli oltre 30 incontri e confronti della kermesse, con oltre 15mila presenze nelle sale e negli spazi degli incontri per riflettere sui grandi temi dell’economia verde.
Norbert Niederkofler, chef stellato del ristorante "St. Hubertus" di San Cassiano, negli anni costruito la sua filosofia: cucinare la montagna. Questo forse il suo segreto: partire da quel che si è. Non dimenticare le origini, rispettare la natura preservando. Riportiamo l’intervista del Corriere della Sera del 18 settembre 2018. Domani lo chef altoatesino chiuderà il ricco programma della Green Week con un intervento su “Cucina e natura”.
«Fare finanza etica vuol dire rispondere a una domanda dei consumatori, che è solo apparentemente facile: dove sono finiti i miei soldi? E poi è fare attenzione all’ambiente, agli stili di vita, al sociale», racconta Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica e di Etica Sgr in quest’intervista a Repubblica. Il “banchiere sostenibile” ieri alla Green Week è stato tra i protagonisti dell’incontro “Investimenti responsabili, la finanza del quotidiano e i sustainable development goals”.
“Quando mi è stato proposto di accompagnare Conad nel Grande Viaggio Insieme italiano per promuovere e valorizzare il loro motto: «Persone oltre le cose», mi era parsa un’operazione di marketing aziendale. Poi però il pregiudizio si è trasformato in un lavoro di inchiesta e ricerca-azione nel sociale e nelle economie locali”. Di questo tratta il libro “Tessiture sociali: la comunità, l'impresa, il mutualismo, la solidarietà”, di cui riportiamo un breve estratto. Il volume, scritto a quattro mani da Aldo Bonomi e Francesco Pugliese, oggi verrà presentato in occasione della Green Week.
“L’impresa riformista non è per niente fredda e cinica. Non è priva di umanità e compassione nell’affrontare la sfida digitale e l’era della robotica. È attenta al benessere dei propri dipendenti e delle loro comunità locali anche quando è globale. È capace di includere, di tessere la trama di una buona convivenza”. Riportiamo l’articolo di Ferruccio de Bortoli sul libro “L’impresa riformista” (Egea) di Antonio Calabrò, vicepresidente Assolombarda, intervenuto ieri all’inaugurazione della Green Week.
Competere, innovare, includere. Tre dei punti cardine dell’ottava edizione del Festival della Green Economy che ha preso il via ieri a Trento. Ad aprire le danze è stato Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, che ha voluto iniziare sottolineando come gli investimenti "green" abbiano un peso più rilevante nel Nord Italia. Relatori di primo piano per la prima giornata della manifestazione, tra cui Antonio Calabrò e Gian Antonio Stella. Attesi per oggi Domenico De Masi, Aldo Bonomi e Peter Wadhams.
Anche quest'anno, dopo l'esperienza della nuova rsa di Rovereto, arriva alla Green Week un progetto che mostra un modo diverso di costruire. Trentino Progetti, capogruppo di un pool di progettisti, ha infatti seguito la progettazione e il coordinamento per la sicurezza in fase progettuale e di esecuzione della nuova sede dell’Associazione Provinciale Protezione Minori (A.P.P.M.) di Trento. La visita al cantiere, aperta al pubblico, sarà l’evento di apertura del Festival della Green Economy.
Dare stimoli per 'alte' visioni: è questo il motto, e anche l'obiettivo, di Venice Heritage Tower, una startup culturale nata a Venezia all'interno di una torre di raffreddamento del 1938, recuperata e riadattata ad un uso contemporaneo, che verrà aperta al pubblico della Green Week come Fabbrica della sostenibilità.
La vicentina Officine di Cartigliano, nata nel 1961, si occupa della progettazione e produzione di tecnologie altamente innovative nell’ambito dell’essiccazione delle pelli, creando impianti personalizzati affidabili, dai bassi consumi e rispettosi dell’ambiente. Uno dei settori in cui ha investito le maggiori risorse in ricerca e sviluppo è quello del trattamento e della valorizzazione dei fanghi derivanti da impianti di depurazione delle acque reflue industriali e civili e degli scarti di lavorazione.
Da molti anni ormai, Buzzi Unicem è impegnata nell’utilizzo di Css (Combustibile Solido Secondario) derivato dai rifiuti, adottando dunque una soluzione ambientalmente ed economicamente più vantaggiosa. In occasione della Green Week il gruppo mostrerà i progressi fatti alla cementeria di Fanna, nel pordenonese, nello stabilimento di Monselice, in provincia di Padova, e a Vernasca, nel piacentino.
L’impegno delle aziende per la sostenibilità sta cambiando. Dalla crescita delle Benefit Corporation, all’impegno di Pubbliche Amministrazioni e Terzo Settore nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile: sono molti i fenomeni che si stanno diffondendo tra le imprese nell’ottica di una maggiore sensibilità alla tematica green. Riportiamo un breve estratto del libro "Sostenibilità, competitività, comunicazione. 20 idee per il futuro" (Egea) di Rossella Sobrero, che verrà presentato sabato 2 marzo a Trento nel corso del Festival della Green Economy.
Torna l’ottava edizione della Green Week, la settimana della Green Economy che si aprirà il 26 febbraio con un tour alla scoperta delle “Fabbriche della Sostenibilità” che attraverserà Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Trentino per scoprire e raccontare i luoghi di eccellenza della produzione green. A Rovereto e poi a Trento dal 1 al 3 marzo la conclusione con il Festival della Green Economy: tra gli ospiti Calabrò, Bonomi, De Masi, Majorana, Sobrero, Niederkofler e 20 big del mondo dell’impresa.
Ha passato la vita studiando l’Artico e per l’inquinamento ha visto assottigliarsi i ghiacci sempre più. Ora Peter Wadhams, uno dei massimi esperti a livello mondiale di ghiaccio marino e degli oceani polari e autore di "Addio ai ghiacci. Rapporto dall’Artico" (Bollati Boringhieri), avverte: “Presto molte parti del mondo saranno invivibili”. Eppure qualche rimedio ci sarebbe. A cominciare dalle nuvole. Riportiamo l’intervista pubblicata da Robinson il 5 gennaio.
“Lo scienziato e il ricercatore non dovrebbero più limitarsi a fare ricerca e insegnare, ma sono invitati a portare in giro il più possibile quello che sanno. Ed è giusto, no? Non è solo un dovere, ma anche un piacere” spiega Sandra Savaglio, astrofisica che nel 2004 è stata immortalata sulla copertina del Time accompagnata dal titolo “How Europe lost its science stars”, a proposito del suo libro “Tutto l'universo per chi ha poco spazio-tempo” (Mondadori). Riportiamo l’intervista pubblicata da Esquire il 2 gennaio.
“Fisica per la pace. Tra scienza e impegno civile” (Carocci editore) è una raccolta di contributi di voci diverse curata da Pietro Greco, giornalista scientifico e scrittore, che ricostruisce attraverso nove esempi la storia dell’attivismo di alcuni scienziati contro la guerra, da Einstein ad Amaldi, da Salam e Budinich a Schaerf. Riportiamo l’articolo di Scienza in Rete pubblicato il 9 gennaio.
In questa intervista a Letture.org, Roberto Defez, ricercatore del CNR, parla del suo libro “Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l'Italia” (Codice Edizioni): “L’idea è che il metodo scientifico possa servire a far uscire il Paese dai clan, dalle gelosie e dalle faziosità preconcette. Se si descrive un problema usando numeri, statistica, documenti e analisi accurate, alla politica resterà l’ultima parola e la decisione su cosa fare, ma disponendo di tutte le soluzioni ragionevolmente percorribili analiticamente descritte e pesate”.
Dalla pagella cucita nell'abito alla manciata di terra, in "Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo" (Raffaello Cortina Editore), Cristina Catteneo, docente di Medicina legale all’Università di Milano e direttrice del LabAnOf, racconta le tracce seguite per identificare chi muore nel Mediterraneo: “Non è solo una questione di memoria o del diritto sacrosanto ad avere un nome anche nella morte. Identificare significa anche tutelare i vivi”. Riportiamo l’articolo pubblicato su La Ventisettesima Ora il 21 dicembre 2018.
Per il secondo anno di seguito è una donna a guidare la giuria scientifica del Premio Letterario Galileo: la docente universitaria, farmacologa, biologa e senatrice Elena Cattaneo. “I libri di divulgazione scientifica di qualità sono un’occasione preziosa per far innamorare grandi e piccoli dell’avventura della conoscenza e delle storie degli uomini e donne che l’hanno condotta e vinta”, spiega in questa intervista al Corriere del Veneto del 27 dicembre 2018.
Una giuria fortemente orientata verso tematiche sociali e di attualità ha nominato all’inizio di questa settimana la rosa dei cinque libri finalisti del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica. Il medico legale Cristina Cattaneo racconta il tentativo di dare un nome alle anonime vittime del mare, mentre Sandra Savaglio, astrofisica, viaggia tra buchi neri e onde gravitazionali; Roberto Defez spiega “Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l’Italia”, mentre Pietro Greco analizza la storia della presa di coscienza da parte degli scienziati delle loro responsabilità. Chiude la cinquina Peter Wadhams, che riflette sul futuro dei ghiacci artici.
Torna l’ottava edizione della Green Week, che si aprirà il 26 febbraio con un tour alla scoperta delle “Fabbriche della Sostenibilità”: tre diversi itinerari di visita attraverseranno le eccellenze imprenditoriali e i territori green di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Trentino. A Rovereto e poi a Trento dal 1 marzo la conclusione con il Festival della Green Economy: tra gli ospiti Profumo, Calabrò, Bonomi, De Masi, Majorana, Sobrero, Niederkofler e 20 big del mondo dell’impresa.
Il tasso di utilizzo delle risorse naturali è ampiamente superiore a quello di rigenerazione: senza un rapido cambio di rotta l’umanità rischia seriamente di compromettere il proprio livello di benessere già dal prossimo decennio. Per questo è necessario definire e promuovere una nuova agenda per il governo del pianeta. Da un lato, ciò significa ripensare la sostenibilità delle filiere di produzione, dall’altro, l’attenzione si focalizza sia sul prodotto/servizio nella fase di utilizzo e nel post-consumo sia sul ruolo del cittadino-consumatore. Riportiamo l’articolo tratto da Economia&Management.
Il Gruppo Dolomiti Energia, una delle principali realtà multiutility nazionali e uno dei primi produttori italiani di energia idroelettrica, è attivamente impegnato non solo nel far conoscere la propria attività come produttore di energia pulita, ma anche nel sensibilizzare sul tema della sostenibilità ambientale. Per questo, il Gruppo ha promosso il progetto Hydrotour Dolomiti, un vero e proprio viaggio alla scoperta di questa forma di energia pulita e di che cosa significhi per il territorio.
Primo esempio al mondo di riconversione di una raffineria convenzionale in bioraffineria, in grado di trasformare materie prime di origine biologica in biocarburanti di alta qualità, la Bioraffineria Eni di Porto Marghera è frutto dell’impegno per l’innovazione attraverso lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie distintive compatibili con l’ambiente.
Cda, nata nel 1976 con sede a Talmassons (UD), installa e gestisce distributori automatici per i servizi di ristorazione/fornitura di generi alimentari. Ciò che da sempre ne caratterizza il DNA è la tutela dell’ambiente, ma anche del benessere dei propri collaboratori.
L’azienda è tra le più conosciute del distretto tessile comasco: fu fondata nel 1945 da Antonio Ratti, che in azienda ancora molti ricordano come imprenditore appassionato e illuminato, anche sul tema della sostenibilità sociale. Da quando il gruppo Marzotto ha acquistato la Ratti, l’età media è scesa sensibilmente, l’alternanza scuola-lavoro è diventata un punto d’orgoglio e, cosa forse più importante, la sostenibilità ambientale e sociale si è trasformata in priorità. Riportiamo l’articolo pubblicato dal Sole 24 Ore l’8 agosto 2017.
Chi l’ha detto che l’attenzione all’ambiente è per l’azienda solo un costo, e che nemmeno il ritorno d’immagine è sufficiente a ripagare la spesa? O che il rispetto dell’etica sia «fumo» e nient’altro? La storia di Davines, azienda di Parma nota nel mondo per i suoi prodotti cosmetici ecosostenibili, letta attraverso i suoi bilanci, suggerisce il contrario. Riportiamo l’articolo pubblicato da L’Economia il 14 gennaio 2019.
«Scania è in prima linea nel guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile attraverso l’offerta di soluzioni di trasporto rispettose dell’ambiente e sostenibili dal punto di vista economico», spiega Franco Fenoglio, ad di Scania Italia. L’azienda vanta, infatti, la gamma di motori alimentati con carburanti rinnovabili più completa del settore dei veicoli pesanti ed è costantemente impegnata nel progettare nuove applicazioni per veicoli elettrificati.
L’agricoltura biologica oggi registra una forte crescita in Italia. «Ma cinquant’anni fa, quando abbiamo cominciato, nessuno sapeva cosa fosse», spiega Paolo Cappellari, fondatore di Fomet, azienda veronese tra i leader italiani dei fertilizzanti organici, pensati per rispondere soprattutto alle esigenze dell’agricoltura biologica e biodinamica. Sfruttando materiali poveri, dai residui vegetali delle produzioni agricole fino alle cialde di caffè esauste, Cappellari ha fatto dell’economia circolare il suo credo.
La sostenibilità ambientale riveste una particolare importanza per Amorim Cork Italia di Conegliano (TV), filiale italiana del gruppo portoghese Amorim approdata nel nostro Paese nel 1999 per produrre tappi di sughero. Infatti, l’interesse primario dell’azienda è quello di rispettare le foreste che forniscono la materia prima, premessa che si traduce in quello che l’ad Santos chiama “approccio trasversale” alla sostenibilità, ovvero un’attenzione all’impatto ambientale che si estende lungo tutto il ciclo produttivo.
Cielo e Terra, cantina con sede a Montorso Vicentino, torna anche quest’anno alla Green Week dove già nelle scorse edizioni aveva raccontato la sua esperienza e il suo impegno sul fronte della sostenibilità ambientale. Uno degli obiettivi primari dell'azienda è quello di ragionare sulla sostenibilità di tutto il ciclo produttivo coinvolgendo gli attori dell’intera filiera affinchè tutto vada recuperato e nulla gettato.
Secondo il rapporto GreenItaly 2018, sono oltre 345.000 le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2014–2017, o prevedono di farlo entro la fine del 2018, in prodotti e tecnologie green. In pratica una su quattro. Non è difficile capire le ragioni di queste scelte: le aziende manifatturiere che hanno segnalato un aumento dell’export nel 2017 sono il 34% fra quelle che hanno investito nel green contro il più ridotto 27% relativo al caso di quelle che non hanno investito.
Tornerà dal 26 febbraio al 3 marzo la Green Week. Ad aprire le porte 30 "Fabbriche della Sostenibilità" in Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna. A Rovereto e poi a Trento la conclusione con il Festival della Green Economy. Realacci, Profumo, De Masi e Guzzini tra gli ospiti più attesi.
Tutto esaurito nel 90% delle aziende e ampiamente superate le previsioni dei giorni scorsi. In oltre un migliaio alla Lago e alla Siap (Carraro Group) e a centinaia in tutte le altre. Impossibile far fronte alle richieste di partecipazione in aziende particolarmente popolari come Perugina, Eni, Snam o Lavazza, ma anche in imprese manifatturiere come Dallara, Ratti o Unox. I promotori: “E’ stata la giornata dell’orgoglio manifatturiero”.
Quell’«orgoglio della fabbrica» solo ieri considerato démodé oggi è una specie di filo che, qua e là, unisce grandi fabbriche controllate da multinazionali e piccole e medie aziende, gli imprenditori e i manager ai lori dipendenti. Open Factory nasce così. Dalla constatazione che c’è un’Italia manifatturiera orgogliosa di quel che produce, di come lo fa, di dove lo porta. Riportiamo l’articolo pubblicato su L’Economia del Corriere della Sera il 20 novembre 2018.
In questa intervista di Radio Radicale, Stefano Micelli, autore di “Futuro Artigiano” (Marsilio) e ispiratore della manifestazione, racconta la quarta edizione di Open Factory: il progetto, le sfide per l'industria e l'imprenditoria italiana del 4.0 e dell'economia della competenza, le aziende aderenti.
Il progetto Open Factory punta a valorizzare "l'orgoglio d'impresa". Non c’entra la pubblicità: quello che conta per imprenditori e dipendenti è aprire le porte delle proprie aziende e farsi conoscere dal territorio e da chiunque sia curioso di scoprire come nasce un prodotto, un servizio, un’idea. Riportiamo il video realizzato dal Corriere della Sera a cura di Raffaella Polato sull’edizione 2018 della manifestazione.
Il cuore dell’Italia dimostra quanto sia ricca la nostra industria, e quanto contino radici, tradizione, «memoria» dei territori. Da multinazionali come Perugina, simbolo dell’orgoglio imprenditoriale umbro, ad Acqua Panna in uno dei borghi più belli d'Italia, fino ad Arezzo dove Unoaerre è uno dei leader globali in campo orafo.
C’è un quadrilatero, al centro della Via Emilia, che ormai tutti chiamano così: la Motor Valley italiana, "capitale diffusa" delle produzioni automotoristiche. Un esempio Dallara che ospita modelli che hanno segnato la storia dell’azienda, o Imperial Group, azienda d'eccellenza con un know how unico.
In questo itinerario piemontese si prosegue con il percorso sull’«asse dell’energia». Torino punto focale: da Cnh Industrial Village, il più grande showroom del gruppo e museo storico dei veicoli industriali al Museo Lavazza, un viaggio parallelo nella filiera del caffè.
La via della moda. La via del design. La via della manifattura. La Lombardia è tutti questi possibili percorsi. Uno al quale raramente si pensa è l'«asse dell’energia». Da Snam a Eni in tema di efficienza energetica, biometano, tecnologie innovative, a Castagna Univel per un viaggio nella produzione del packaging.
Il lago di Como, le montagne della Valtellina, lo skyline della Milano capitale mondiale di moda e design. Qui si trova la «via della seta». Da Ratti, diventata uno dei maggiori player mondiali nella produzione di tessuti pregiati, a Tessuti di Sondrio dove da un unico tipo di tela bianca di cotone grezzo esce una collezione tessile composta da almeno 300 diversi articoli.
Da Keyline che produce chiavi (non è banale: nell’era dei transponder e della cybersecurity non si può essere leader internazionali senza massicce dosi di innovazione) a Lima Corporate di San Daniele, un nome conosciuto dai chirurghi ortopedici di tutto il mondo.
Alla scoperta del funzionamento dei perni di una maxi area geo-economica che vive di traffico. Un traffico di merci e di persone via mare e via cielo. Il che significa infrastrutture, logistica, organizzazione. La Laguna ha offerto questo panorama attraverso Venezia Terminal Passeggeri e il Multi Service di Marghera, Venezia Heritage Tower e il Porto.
Capire cosa fa un’azienda manifatturiera è facile: basta entrare, osservare, ascoltare. E' stato possibile scoprire l’intero percorso sull’asse Vicenza-Padova nei territori industriali tra Po, Adige, Brenta tra innovazione tecnologica, elementi di arredo e design. Tre le varie aziende: Lago di Villa del Conte, Colorificio San Marco di Marcon, Tecnoeka e Unox per la produzione di forni professionali.
La visita nella VEM di Modena sarà l’occasione di toccare con mano alcune delle tecnologie più interessanti del momento, che coniugano design e informatica, e di scoprire le ultime novità in materia di cybersecurity. Il percorso organizzato proseguirà con la visita della sede Certego, la società del Gruppo fondata nel 2013 specializzata nei servizi di threat intelligence e sicurezza IT.
In occasione di Open Factory il museo di Unoaerre, il primo Museo italiano dedicato all’arte orafa in cui sono presenti oltre 2000 opere tra disegni originali, oreficerie e gioielli, ha organizzato 6 turni di visita di circa 45 minuti durante i quali verranno illustrate e spiegate le preziose collezioni conservate nella storica sede di Arezzo.
L’azienda di Arquà Polesine accoglierà i partecipanti di Open Factory nella nuova area multifunzionale Irsap Experience. Il tour organizzato prevede un percorso all’interno del museo aziendale, che illustrerà le fasi di lavorazione di tutti i singoli prodotti, una visita guidata allo showroom e una seconda visita all’interno dello stabilimento produttivo, che sarà l’occasione per capire l’intero processo produttivo e come questo sia stato predisposto seguendo la filosofia Lean.
In occasione di Open Factory l’Industrial Village ha organizzato una visita guidata incentrata sull’heritage aziendale. Durante il percorso di visita verranno approfonditi gli oltre 120 anni di storia dei Brand di CNH Industrial attraverso i veicoli presenti nel Museo. La visita terminerà con una Break Experience esclusiva.
In occasione di Open Factory, l’azienda di Amaro presenterà ai visitatori le fasi che portano alla produzione dei serbatoi per lo stoccaggio di liquidi alimentari, le autoclavi per la spumantizzazione dei vini, i vinificatori per i vini rossi e il loro utilizzo nel mondo vitivinicolo. La visita proseguirà poi con il percorso guidato all’interno dell’intero processo produttivo e terminerà nello showroom, dove sarà possibile vedere tutte le tipologie dei prodotti finiti, capirne il funzionamento e fare un brindisi finale.
In occasione di Open Factory sarà possibile visitare il Davines Village, firmato dallo studio MTLC di Matteo Thun e Luca Colombo. Il tour condurrà i visitatori alla scoperta degli spazi dedicati a uffici, formazione, laboratorio di Ricerca e Sviluppo, stabilimento produttivo e magazzino dell’azienda di Roncopascolo (PR). Il percorso prevede inoltre la visita alla grande serra adibita a ristorante e spazio di co-working.
In occasione di Open Factory l’azienda di Grisignano di Zocco ospiterà la presentazione del libro “Marchionne lo straniero. L’uomo che ha cambiato per sempre l’industria mondiale dell’auto” di Paolo Bricco (Rizzoli). Discuteranno con l’autore Gianni Dal Pozzo, amministratore delegato Considi, Gian Carlo Ferretto, presidente Ferretto Group, e Giorgio Santini, già segretario Cisl. A seguire laboratorio Gear Factory su Industria 4.0, che si terrà nella Factory Considi. Verrà simulato il percorso Lean Transformation svolto da un’azienda.
In occasione di Open Factory, l'azienda di Montemurlo (PO) ha organizzato un tour guidato durante il quale sarà possibile per il pubblico scoprire il funzionamento dell’intero ciclo produttivo di filatura, i passaggi che portano la materia semplice a essere trasformata in filato finito e pronto per diventare maglia o tessuto.
In occasione di Open Factory, il pubblico sarà sorpreso di scoprire che mondo si nasconde dietro un semplice sacchetto di carta stampato o una shopper come quelle che si vedono abitualmente negli scaffali o nei negozi. L’azienda di Carmignano di Brenta (PD) proporrà un interessante viaggio che ripercorre l’intero ciclo produttivo: dall’idea del cliente trasformata in un’ immagine grafica, alla fase di stampa in flessografia, fino alla produzione del sacchetto o della shopper in carta.
Sarà come scattare un’istantanea della manifattura italiana, domenica 25 novembre: perché è davvero trasversale il «campione» delle 50 imprese (in sette regioni) che apriranno al pubblico le porte delle loro fabbriche. Ma c’è una cosa, su tutte, che unisce ciascuna di queste aziende, non importa la dimensione, non importa il settore: l’orgoglio. Degli imprenditori e degli stessi dipendenti. Fieri di ciò che fanno e di come lo fanno, di prodotti per i quali il mondo ci considera «i più bravi». Riportiamo l’articolo di Raffaella Polato pubblicato il 17 novembre sul Corriere della Sera.
Si preannuncia una giornata da tutto esaurito l’Open Factory che domenica 25 novembre vedrà aperti al pubblico 50 stabilimenti in tutta Italia, come quello della Perugina e il museo del caffè Lavazza, i laboratori di ricerca dell’Eni e gli impianti di Snam, il produttore di filati di Prato Cofil e Tessuti di Sondrio. Attesi 15.000 visitatori per scoprire i segreti della manifattura Made in Italy.
La visita nella VEM di Modena sarà l’occasione di toccare con mano alcune delle tecnologie più interessanti del momento, che coniugano design e informatica, e di scoprire le ultime novità in materia di cybersecurity. Il percorso organizzato proseguirà con la visita della sede Certego, la società del Gruppo fondata nel 2013 specializzata nei servizi di threat intelligence e sicurezza IT.
Il 25 novembre a Tecnopack Univel, di Mortara (PV) sarà possibile approfondire alcuni temi molto delicati che riguardano il riciclo dell’imballaggio alimentare e la sua responsabilità sull’impatto ambientale globale.
In occasione di Open Factory l’azienda di Campodarsego (PD) ha organizzato un percorso nel colore e nelle ricette che la famiglia Moro si tramanda da 85 anni. Sarà possibile scoprire il processo di creazione della tempera, dell’acquerello e addirittura del colore stesso. A conclusione della visita una breve attività che… lascerà il segno!
In occasione di Open Factory, nell'azienda di Mirandola verranno raccontate e descritte tutte le diverse fasi di lavorazione della Supercar Lamborghini Aventador. In particolare verrà illustrato il processo di verniciatura il quale rappresenta la fase core dell’intero processo produttivo.
In occasione di Open Factory, GRC PARFUM di Milano ha organizzato un viaggio nel mondo delle fragranze per raccontare cosa si nasconde dietro la preparazione di un profumo. L’azienda ha previsto una visita guidata all’interno dei propri laboratori, durante la quale verrà data particolare attenzione all’ufficio Ricerca e Sviluppo, al reparto produzione e ai magazzini. Al termine è previsto un seminario ‘Naso a Naso‘.
In occasione di Open Factory l’azienda di Paese (TV) aprirà le porte del proprio stabilimento per illustrare al pubblico l’area sviluppo prodotto, qualche esempio di progettazione e l’ultimo prodotto in linea con l’industria 4.0, il MaSh. Alle ore 16.00 invece è stato organizzato un workshop dal titolo “Cambiamenti climatici e gestione delle risorse: le sfide ambientali e l’impegno di Galdi”.
In occasione di Open Factory, Filca Univel di Vercelli permetterà di scoprire alcuni temi molto delicati che riguardano il riciclo dell’imballaggio alimentare e la sua responsabilità sull’impatto ambientale globale.
In occasione di Open Factory sarà possibile visitare il Davines Village, firmato dallo studio MTLC di Matteo Thun e Luca Colombo. Il tour condurrà i visitatori alla scoperta degli spazi dedicati a uffici, formazione, laboratorio di Ricerca e Sviluppo, stabilimento produttivo e magazzino dell’azienda di Roncopascolo (PR). Il percorso prevede inoltre la visita alla grande serra adibita a ristorante e spazio di co-working.
In occasione di Open Factory, Dallara Automobili, in provincia di Parma, mette a disposizione dei visitatori la Dallara Academy, struttura di recente apertura, progettata dall’architetto genovese Alfonso Femia. Qui sono ospitate le auto che hanno segnato la storia dell’Ingegner Dallara prima, e dalla Dallara Automobili poi. La durata media del tour è di circa 60 minuti.
In occasione di Open Factory, l'azienda di Montemurlo (PO) ha organizzato un tour guidato durante il quale sarà possibile per il pubblico scoprire il funzionamento dell’intero ciclo produttivo di filatura, i passaggi che portano la materia semplice a essere trasformata in filato finito e pronto per diventare maglia o tessuto.
In occasione di Open Factory, Castagna Univel permetterà di scoprire come nascono alcune delle confezioni disponibili in tutti i supermercati e quotidianamente presenti sulle nostre tavole. L’azienda di Guardamiglio (LO) renderà visitabile i propri reparti produttivi e illustrerà le principali fasi di lavorazione del food packaging come la stampa, l’accoppiamento e il taglio.
C’è una curiosità crescente, a proposito della manifattura di qualità. Sono in molti a stupirsi per il permanere di tecniche antiche che sono all’origine di prodotti che ancora oggi attirano una domanda internazionale alla ricerca di unicità. In generale si assiste alla crescente presa di consapevolezza che il saper fare italiano all’origine della varietà e della qualità dei nostri prodotti è parte essenziale del nostro patrimonio culturale. Riportiamo l'editoriale di Stefano Micelli pubblicato sul Sole 24 Ore il 3 ottobre 2018.
ItalyPost e l'Economia del Corriere della Sera lanciano la prima edizione nazionale di Open Factory, la manifestazione sperimentata negli anni scorsi con grandissimo successo nel Triveneto. Il 19 novembre anteprima a Milano e domenica 25 novembre tutti in fabbrica a scoprire la forza del manifatturiero italiano: apriranno le loro porte 50 aziende, dai colossi come Eni, Snam, Nestlè e Lavazza a imprese champion come Vem, Cofil e Univel, ma anche porti e aeroporti.
Riccardo Illy, Giorgio Polegato e Enrico Berto hanno inaugurato venerdì la seconda edizione di We-Food, un weekend dedicato alle eccellenze del Nord Est nel food e in tutto l’indotto che al made in Italy alimentare si richiama. L’intento è quello di rilanciare su un settore che intreccia cultura, imprese, produzione, turismo e ambiente. Riportiamo l’articolo pubblicato il 3 novembre sul Corriere della Sera.
Punto di partenza degli eventi di We-Food è la guida «Venezie a Tavola», giunta alla nona edizione e presentata in anteprima il 22 ottobre. Il direttore è Luigi Costa, giornalista che come pochi conosce e racconta l’evoluzione della cucina del Nordest. Riportiamo l'articolo pubblicato sul Corriere del Veneto il 1 novembre 2018.
Leccornie in fabbrica, accanto alle linee di produzione, preparate dallo chef Emanuele Scarello del ristorante «Agli Amici» di Udine. Lo showcooking si è tenuto ieri presso lo stabilimento Berto’s di Tribano (Padova). «Si tratta — afferma l’amministratore delegato Enrico Berto — di aprirsi al territorio. Cerchiamo di stimolare l’interesse verso il Made in Italy». Riportiamo l'articolo di Marco De' Francesco pubblicato sul Corriere del Veneto.
Poco meno di 400 soci in sei province per un conferimento complessivo di 1,4 milioni di litri di latte, 282 dipendenti e 105 milioni di fatturato. È la fotografia al 2017 di Lattebusche, società alla quale appartengono gli stabilimenti di Busche, San Pietro in Gù e Sandrigo, mete delle visite guidate nell’ambito del weekend di We-Food. Riportiamo l'articolo pubblicato il 4 novembre sul Corriere delle Alpi.
Il riconoscimento da parte dell’Unesco, una viticultura sempre più sostenibile e di qualità, la valorizzazione del turismo enogastronomico come ulteriore indotto dopo l’invasione dei mercati esteri con le bollicine. Il futuro del Prosecco si muove su molte direttrici. Di questi temi si è discusso venerdì in uno degli appuntamenti di We-Food, nella sede di Cuoa Business School, ad Altavilla Vicentina. Riportiamo l'articolo di Mauro Pigozzo pubblicato sul Corriere del Veneto.
L’agroalimentare delle Venezie si trova di fronte alla sfida di misurarsi con una cultura d’impresa che deve giocare non più sulla quantità ma su qualità, brand, riconoscibilità, sostenibilità e legame con il territorio. Altrimenti rischia sia la marginalità nei confronti dei territori italiani, sia quella che garantisce la redditività e lo sviluppo delle aziende. We-Food è l’occasione per incontrare imprenditori che questa cultura d’impresa l’hanno maturata e visitare aziende che hanno accettato questa sfida imprenditoriale.
Tutto esaurito nella prima giornata della innovativa manifestazione di turismo enogastronomico. Oggi ultima giornata per scoprire le 20 fabbriche del gusto, partecipare ai laboratori e assaggiare i prodotti. Venerdì al Cuoa il Convegno con i big e questa sera chiusura con le birre artigianali a Pordenone.
Ieri ha aperto We-Food, un week-end dedicato alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche e manifatturiere delle Venezie, con un convegno inaugurale ospitato al Cuoa di Altavilla in cui si sono confrontati tre campioni del Made in Italy, Riccardo Illy, Giorgio Polegato ed Enrico Berto, che hanno discusso delle sfide e delle strategie per le imprese dell’agroalimentare.
We-Food è stato pensato come un weekend a tutto tondo che parte dalle esperienze nelle 20 aziende coinvolte nel progetto e che si espande al territorio. Non si tratta di un’esperienza di turismo «verticale», ma di un’occasione unica di turismo industriale ed enogastronomico «diffuso». Così sarà possibile visitare una fabbrica del gusto e poi fermarsi a conoscere meglio città e realtà del Nordest. Riportiamo l’articolo pubblicato dal Corriere del Veneto il 1 novembre 2018.
Oggi e domani, la cioccolateria artigianale Adelia Di Fant accoglierà i visitatori all’interno del suo laboratorio, svelando i segreti dell’arte cioccolatiera. Un’occasione unica per mettersi alla prova, attraverso laboratori pratici, nella creazione delle famose praline alla grappa, marchio di fabbrica della produzione Adelia Di Fant. I laboratori sono aperti a 12 partecipanti per sessione.
La Distilleria Ceschia, antica per fondazione ed esperienza, pur essendo entrata oggi a far parte del grande Gruppo Molinari, mantiene un’impostazione produttiva d’eccezionale artigianalità e rigore tecnico. Una distilleria in cui storia e peculiarità si uniscono in un sol talento e che offrirà al pubblico di WeFood la possibilità di conoscerla da vicino in un tour di visita e degustazione. 3 turni di visita oggi e tre turni la domenica.
Marco Schiavo porta avanti la tradizione di famiglia con mano decisa, attenzione alla qualità ma nel contempo piglio dinamico e innovativo. In occasione di WeFood la sua elegante distilleria aprirà le porte al pubblico per quattro turni di visita guidata, due oggi e due domenica, a cui seguirà una degustazione e sperimentazione nel mondo del distillato e delle sue possibili reinterpretazioni. La durata della visita completa di degustazione è di 1 ora e mezza e è aperta a un massimo di 15 partecipazioni per turno.
In occasione di WeFood, domani, domenica 4 novembre, sarà possibile visitare l’azienda Funghi Valbrenta, che nel corso della giornata propone 3 turni visite guidate e laboratori alla scoperta dei funghi. La durata della sessione di visita comprensiva di laboratorio è di 1 ora e mezza.
L’azienda a conduzione familiare che porta avanti da tre generazioni i segreti della ricetta del dolce simbolo delle Valli del Natisone apre i battenti ai visitatori in occasione di WeFood. Gli interessati sono chiamati a curiosare all’interno del laboratorio artigianale per scoprire la maniera di preparazione del dolce e assaggiarne poi la qualità. 4 turni di visite guidate tra oggi e domani, per un massimo di 15 partecipanti ognuno.
Maurizio Tamellini apre i cancelli della sua Tenuta di Illasi al pubblico di WeFood. Nelle giornate di oggi e domani sarà possibile visitare lo splendido oliveto e il frantoio recuperato nell’antico casale del Settecento, per poi assaporare le diverse qualità del prodotto. La durata della visita completa di degustazione è di 1 ora e è aperta a un massimo di 5 partecipazioni per turno.
Artigianalità, attenzione alla scelta delle materie prime e rispetto delle tradizioni: questi sono i segreti della Gubana della Nonna, piccolo forno artigianale di Azzida, frazione di San Pietro al Natisone. Oggi e domani sarà possibile mettersi alla prova con quattro laboratori per imparare come preparare i dolci tipici della tradizione friulana, come la gubana, e i biscotti di Natale.
I ragazzi che lo ascoltano non erano ancora nati, quando nel 1992, nel famoso mercoledì nero del 16 settembre, il bigliettone con la cesta di frutta si trovò di colpo svalutato del 30% sul dollaro. Eppure Ferruccio de Bortoli, giornalista, ex direttore del Corriere della Sera e presidente di Longanesi, nella sua lectio magistralis, «Il caso italiano spiegato ai giovani», parte proprio da quel momento della storia economica del Paese, per arrivare al difficile presente. Riportiamo l’articolo pubblicato sul Corriere di Bergamo il 28 ottobre 2018.
L’Italia è il Paese in Europa con l’atteggiamento più aperto verso la Cina, dal punto di vista degli investimenti commerciali e industriali: parola di Shen Wenrong, direttore generale di Zte Italia relatore ieri al convegno «Cina-Italia. Scenari globali e alleanze commerciali», nell’ambito del festival Bergamo Città Impresa. Riportiamo l’articolo pubblicato su L’Eco di Bergamo il 28 ottobre 2018.
Tutto si sarebbero aspettati, i ragazzi in platea, fuorché di sentir parlare di Supermario Bros. Sì, proprio quello, il videogioco a piattaforme a cui Carlo Pesenti si è rifatto nell’incontro “Le imprese e la buona finanza”, per spiegare come operi Italmobiliare, la holding di partecipazioni di famiglia («creata con un’apertura visionaria verso il mondo»), di cui è presidente. Riportiamo l’articolo pubblicato sul Corriere di Bergamo il 27 ottobre 2018.
Giovedì 25 ottobre ha preso il via a Bergamo il Festival Città Impresa, con una tavola rotonda che si è tenuta all’aeroporto di Orio al Serio sulla logistica e le infrastrutture. «Questi temi — commenta il direttore del festival Dario Di Vico, inviato ed editorialista del Corriere della Sera — hanno scalato le posizioni nell’agenda politica e sono in primo piano». Riportiamo l’articolo pubblicato sul Corriere di Bergamo il 26 ottobre 2018.
La ripresa economica ha contribuito a rimescolare le relazioni tra i territori, è nato un nuovo triangolo industriale Milano-Bologna-Treviso. In questo contesto le città medie si stanno rivelando il luogo della innovazione grazie alla contaminazione tra manifattura e servizi e al ruolo crescente di università e centri di ricerca. Bergamo con la forza della sua industria e la presenza di Kilometro Rosso è dentro questa dinamica e per quattro giorni è diventata vetrina del dibattito sul futuro dei territori industriali.
Sala gremita per gli appuntamenti conclusivi del festival, dove è stato fatto il punto sulla manovra e sul futuro dell'Euro. "Non credo che il bilancio cambierà, ma bisogna abbassare i toni per evitare che lo spread salga ancora", ha spiegato Cottarelli
«In Fiat aveva già fatto piazza pulita di una quindicina di colleghi. Mi chiese che cosa ne pensassi dell’azienda. Dissi che Lancia andava chiusa. E, appunto, mi nominò direttore di Lancia. Marchionne era così, un simpatico matto totale, uno distruttivo e costruttivo al tempo stesso».Così lo ha definito Antonio Baravalle, ora ad di Lavazza, nell’incontro del Città Impresa “Le idee di Marchionne”. Riportiamo l’articolo pubblicato sul Corriere di Bergamo il 28 ottobre 2018.
“I corsi sono progettati in funzione dei bisogni aziendali”, spiega Sara Pavesi, responsabile del settore Education e Innovazione di Confindustria Bergamo, durante l’incontro sulla modernità degli Its, che al termine danno un diploma. Tra i bisogni della realtà industriale bergamasca, infatti, è ai primi posti la ricerca di tecnici. Riportiamo l’articolo pubblicato sul Corriere di Bergamo il 27 ottobre 2018.
Quando si parla di Calcio-business, il modello Atalanta si accende. Basta scorrere i dati dell’ultimo bilancio: 150 milioni di fatturato, 27 milioni di utile. Se n’è parlato venerdì sera durante il convegno di Città Impresa, moderato dal giornalista Fabio Caressa. Ospiti il presidente Antonio Percassi, e l’amministratore delegato della Lega di Serie A Marco Brunelli. Riportiamo l’articolo pubblicato su L’Eco di Bergamo il 27 ottobre 2018.
«La fabbrica deve aprirsi al pubblico. È momento di contatto, occasione per farsi conoscere». Queste le parole di Enrico Berto, titolare di Berto’s, che sabato 3 novembre aprirà le sue porte al pubblico di WeFood e ospiterà lo chef bistellato Michelin Emanuele Scarello, interprete di altissimo livello della cucina friulana, con uno speciale showcooking. Riportiamo l’intervista pubblicata dal Mattino di Padova il 26 ottobre 2018.
A WeFood, gli appassionati della cultura e della cucina di confine potranno immergersi nei sapori della Valle del Natisone, lungo il confine sloveno, e scoprire i segreti dei dolci tipici della zona. Ecco tutte le aziende aperte in Friuli Venezia Giulia.
Dopo il grande successo dell'edizione 2017, torna anche quest'anno a We-Food Lattebusche. Per l'occasione, saranno presentati al pubblico tre dei 6 stabilimenti produttivi della cooperativa: dalla sede principale di Busche, in provincia di Belluno, ai piedi delle Dolomiti, a San Pietro in Gù, in provincia di Padova, fino allo stabilimento di Sandrigo. Riportiamo l’articolo pubblicato sul Mattino di Padova il 26 ottobre 2018.
Tra il 3 e il 4 novembre l’agroalimentare del Veneto e del Friuli Venezia Giulia si apre ai propri cittadini in tre ipotesi di itinerari capaci di offrire al visitatore, in piena autonomia, l’opportunità di un weekend di relax tra sapori inediti e segreti dell’agroalimentare. Riportiamo l'articolo pubblicato sul Mattino di Padova il 26 ottobre 2018.
Saranno 20 le aziende del Veneto e del Friuli Venezia Giulia che apriranno le loro porte ad un turismo enogastronomico che vuole scoprire nuovi sapori ma pure il percorso di trasformazione delle materie prime in prodotti di eccellenza. «Sappiamo di potere contare su di un’industria agroalimentare di altissimo livello» spiega Filiberto Zovico, fondatore di Italypost. «Un sistema di imprese e prodotti che sanno coniugare tradizione e creatività sorti in un’area vasta che si espande da Verona a Belluno, dal Carso a San Daniele». Riportiamo l'articolo pubblicato sul Mattino di Padova il 26 ottobre 2018.
Dal 2 al 4 novembre torna WeFood, un intero week-end dedicato alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche e manifatturiere delle Venezie, che permetterà di discutere sui grandi temi dell’industria agroalimentare, visitare le fabbriche artigianali e industriali del gusto, seguire gli show-cooking, assaggiare i prodotti e visitare i territori di produzione. Apertura al Cuoa con Manca, Illy, Polegato, Berto, De Masi, Nardi e Realacci.
"Oggi l’intelligenza artificiale non è comparabile a quella umana", spiega Annalisa Magone , presidente di Torino Nord Ovest, centro di ricerca su lavoro, impresa e innovazione, che stamattina ha discusso con Elisabetta Soglio, responsabile di «Buone Notizie», nell’ultimo appuntamento del Festival di Informatici Senza Frontiere dal titolo «I Robot e il futuro del lavoro».
Toccare, annusare, ascoltare: l’arte si può apprezzare attraverso i sensi. Viaggiare tra fantasia, tatto, udito e olfatto aumenta ogni sensazione e fa volare l’immaginazione. Nasce da queste suggestioni l’idea e il progetto Sensoltre, con la mostra esposta in questi giorni a Palazzo Piomarta di Rovereto nell’ambito del festival Informatici Senza Frontiere.
Massimo Pepe, ingegnere informatico, una volta in pensione, ha aderito a Informatici senza frontiere per dedicarsi ai giovani delle periferie di Napoli, «dove la partenza da svantaggiati è un dato di fatto». Venerdì a Rovereto, insieme a padre Fabrizio Valletti, fondatore del Centro Hurtado di Scampia a Napoli, ha raccontato questo progetto di inclusione, spiegando come l’informatica non ha solo una valenza tecnologica ma permette di sperimentare nuove forme di aggregazione e socializzazione.
«Il rischio più grosso è quello di perdere il controllo. Di avere in giro per il pianeta automi in grado di muoversi e sparare autonomamente, senza più essere comandati dalla mano dell’uomo». Sembra uno scenario fantascientifico, ma quello descritto sabato pomeriggio da Norberto Patrignani, docente di Computer Ethics al Politecnico di Torino, potrebbe sfociare nella realtà.
«Non dobbiamo temere le macchine, ma gli umani che controllano quelle macchine»: a dirlo è Federico Faggin, a cui si devono il primo microprocessore della storia e le successive due generazioni. Il fisico, inventore e imprenditore è stato uno dei protagonisti del Festival di Informatici Senza Frontiere sabato 13 ottobre con l’incontro “Le intelligenze dell’uomo e del computer”.
«Si dice spesso «aiutiamoli a casa loro». Bene, allora facciamolo davvero, altrimenti sono solo slogan». Don Dante Carraro è il direttore di «Medici con l'Africa Cuamm». Ha 60 anni e da 25 è in prima linea per sostenere lo sviluppo di questi Paesi attraverso la scuola e la sanità. Ieri sera, nell'aula magna del palazzo dell'Istruzione, ha affrontato assieme a Dino Maurizio , presidente di Informatici Senza Frontiere, il tema «Africa e tecnologia».
«La tecnologia digitale è la prima protesi della mente. Se noi guardiamo alla storia della tecnologia, essa ci è sempre servita per migliorare le prestazioni fisiche. Oggi, nell’epoca della digitalizzazione, abbiamo il telefonino, uno strumento che entra nella mente: una protesi del nostro cervello di carne». Questo il pensiero di Vittorino Andreoli, psichiatra e neurologo di fama mondiale, che a Rovereto è stato il protagonista dell’incontro «Vivere con due cervelli: digitale e di carne».
«Educare i giovani al digitale? Certo, ma prima gli adulti preparino sé stessi»: a dirlo è don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus e protagonista venerdì al teatro Zandonai alla prima giornata del festival “Informatici senza frontiere” di Rovereto, durante la quale ha sottolineato l’importanza di educare i ragazzi a capire e a usare bene la tecnologia, facendo il possibile perché divenga uno strumento utile non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello culturale.
Per tre giorni Rovereto ha ospitato la seconda edizione del Festival dell’informatica sociale, con l’obiettivo di discutere e riflettere sui temi dell’uso sostenibile ed etico della tecnologia, della democrazia digitale e dell’abbattimento del digital divide. Le nuove tecnologie diventano, quindi, un motore di un progresso collettivo, che non riguarda solo un’élite di cittadini, ma che deve essere risorsa di tutti. Nessuno escluso.
Sale affollate e centinaia di giovani (e non solo) al Festival di Informatici Senza Frontiere, la tre giorni di Rovereto dedicata all’uso consapevole delle tecnologie. Tutto esaurito per la gran parte degli incontri. Protagonisti don Antonio Mazzi, Vittorino Andreoli, Federico Faggin e Don Dante Carraro.
Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Ca' Foscari Venezia e presidente del Progetto Manifattura Milano, sarà tra i protagonisti dell’evento che presenterà l’edizione 2018 di Open Factory, dal titolo “Le fabbriche aperte e l’orgoglio della comunità”, e che si terrà sabato 27 ottobre alle 10 in Sala Giunta di Confindustria Bergamo. Insieme a Micelli, interverranno Marco Amato, manager del Lavazza Museum, Alberto Brivio, presidente di Imprese&Territorio, e Danilo Farinelli, direttore generale del Carnia Industrial Park.
“Il modello Atalanta e il futuro del calcio business”: questo il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 26 ottobre alle 18 in Sala Giunta di Confindustria Bergamo e che vedrà come protagonisti Antonio Percassi, presidente Odissea e Atalanta Bergamasca Calcio, e Gaetano Micciché, presidente Lega Serie A. Condurrà l’evento Fabio Caressa, conduttore di Sky Calcio Club.
Venerdì 26 ottobre alle 11.30 in Sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo, Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, discuterà delle “Ambizioni della tecnologia Made in Italy” con Stefano Paleari, commissario straordinario di Alitalia. A condurre l’evento Dario Di Vico, giornalista Corriere Della Sera e direttore del Festival.
Marc Lazar, docente di Storia e sociologia politica Sciences Po e autore di "Popolacrazia. La metamorfosi delle nostre democrazie" (Laterza) con Ilvio Diamanti, sarà tra gli ospiti del confronto su “Le elezioni europee e la scalata dei populisti”, in programma per venerdì 26 ottobre alle 18 in Sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo. Interverranno all’evento Nando Pagnoncelli, amministratore delegato di Ipsos Italia, e Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.
Francesco Giavazzi, docente di Economia politica all’Università Bocconi, sarà protagonista dell’evento conclusivo del Festival di Bergamo, dedicato ai “Destini dell’euro”, che si svolgerà domenica 28 ottobre alle ore 11.30 al Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso. Riportiamo un editoriale scritto da Giavazzi e Alberto Alesina per il Corriere della Sera sui rischi che corre l’Italia e sul suo bisogno di crescita e di lavoro.
Elsa Fornero, già ministro del Lavoro e delle politiche sociali, e Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, saranno i protagonisti dell’evento “Previdenza, chi ha paura dei conti in ordine?”, in programma per venerdì 26 ottobre alle 15 in Sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo. Riportiamo l’incipit del libro di Elsa Fornero "Chi ha paura delle riforme" (Egea).
Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio Conti Pubblici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, si confronterà con Andrea Moltrasio, presidente del Consiglio di Sorveglianza Ubi Banca, sul tema “Il budget dell’Italia e la pagella di Bruxelles: tasse, spendig review e investimenti” nell’evento previsto per domenica 28 ottobre alle 10 al Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso.
I centri urbani hanno una risorsa essenziale, finora sottovalutata: sono gli attori primari nell’organizzare le differenze territoriali in funzione dello sviluppo. Tra i fenomeni emergenti nell’Italia degli ultimi anni, devono essere citati l’asse del Nord lungo l’autostrada A4 Torino-Trieste e il nuovo triangolo industriale che comprende Treviso-Milano-Bologna. In quest’intervista Dario Di Vico, direttore del Festival Bergamo Città Impresa, riflette di questi temi con Arnaldo Bagnasco, sociologo a cui dobbiamo importanti studi come quelli sulle Tre Italie e la crisi dei ceti medi.
Le imprese, l'Italia, l'Europa e le sfide che le attendono alla fine di questo 2018 e in un 2019 cruciale: sarà all’insegna di questi temi la seconda edizione del Bergamo Città Impresa, in programma dal 26 al 28 ottobre. Fra gli ospiti principali spiccano Alessandro Profumo, Alberto Bombassei, Antonio Baravalle, Andrea Moltrasio, Carlo Cottarelli, Carlo Bonomi, Marco Bentivogli, Elsa Fornero, Alberto Brambilla, Andrea Montanino, Pasquale Tridico e Ferrucio De Bortoli.
La Fim Cisl guarda con ottimismo alle varie forme di innovazione tecnologica e organizzativa. Lo spiegherà Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl, nell’incontro “I robot e il futuro del lavoro”, che chiuderà la manifestazione, domenica 14 ottobre alle ore 11:30 a Palazzo dell’Istruzione. A condurre l’incontro Elisabetta Soglio, responsabile di Buone Notizie del Corriere della Sera.
Riportiamo un estratto del libro “Trasformazione digitale. Strategie e strumenti per le PMI del futuro” (Egea) di Giuseppe Mayer, Pepe Moder e Dario Cardile. Mayer, chief digital officer di Armando Testa, dialogherà con Matteo Flora, fondatore di The Fool, all'evento "Un codice etico per la comunicazione digitale", che si terrà sabato 13 ottobre alle 17 a Palazzo dell'Istruzione".
“Le intelligenze dell’uomo e del computer”: questo il titolo dell’incontro in cui interverrà Federico Faggin, fisico e inventore della tecnologia alla base del microchip, e che si terrà sabato 13 ottobre alle 11.30 a Palazzo dell’Istruzione. A condurre l’evento Massimo Cerofolini, giornalista di Eta Beta di Radio Rai 1.
Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore, membro della The New York Academy of Sciences e presidente onorario della Section Committee on Psychopathology of Expression, World Psychiatric Association, sarà il protagonista dell’incontro “Vivere con due cervelli: digitale e di carne”, che si terrà venerdì 12 ottobre alle 21 al Teatro Zandonai. A condurre l’evento, Pierangelo Giovanetti, direttore de "L’Adige".
Da studente monello più che modello a testimonial contro il bullismo oltre che paladino della lotta contro la droga e il disagio giovanile. Don Antonio Mazzi, fondatore della Comunità Exodus, sarà il protagonista dell’evento “Una nuova educazione per le generazioni digitali”, che si terrà venerdì 12 ottobre alle 18 al Teatro Zandonai. Condurrà l’incontro Alberto Faustini, direttore dell’ "Alto Adige" e del "Trentino".
Le nuove tecnologie possono escludere chi non possiede le competenze necessarie e i primi a essere tagliati fuori sono i più deboli. C’è chi però ha pensato che questo dato di fatto possa essere ribaltato, utilizzando le tecnologie proprio a sostegno degli esclusi e di chi è condizionato da disabilità. È con questa spinta che è nata «Isf-Informatici senza frontiere», una onlus che dal 2005 ha allargato la sua strada arrivando oggi a contare più di 300 membri e 10 sezioni regionali.
La tecnologia ormai fa parte di noi, del nostro tempo. Ha innumerevoli forme e applicazioni, e la capacità di rendere migliore quello che abbiamo intorno, ma bisogna fare attenzione: fidarsi – e affidarsi – in modo incondizionato e senza regole può diventare pericoloso. Il Festival Informatici Senza Frontiere rappresenta l’occasione per fare il punto su questi temi e per riflettere sulle incredibili opportunità dell’era digitale. Perché la tecnologia, se utilizzata in modo intelligente, può realmente migliorare la vita delle persone e delle comunità, in qualunque parte del mondo.
Dal 12 al 14 ottobre torna a Rovereto il Festival dell’informatica sociale, con ospiti come don Antonio Mazzi, Vittorino Andreoli, Francesco Profumo, Federico Faggin, Giuseppe Mayer, don Dante Carraro e Marco Bentivogli. Ma protagonisti saranno soprattutto i volontari di Informatici Senza Frontiere, che racconteranno i progetti nazionali e internazionali sui quali stanno lavorando.
L’alta formazione di rado si traduce in competenze subito applicabili al mondo del lavoro. Questo è stato il tema dell’incontro «I ricercatori che mancano alle imprese» tenutosi venerdì 28 in occasione della presentazione del libro «Nuove imprese. Chi sono i champions che competono con le global companies» (Egea) di Filiberto Zovico. A portare la propria testimonianza aziendale sono state le società italiane Sacco e Biofarma, due imprese Champion del settore farmaceutico e cosmetico.
Il futuro della ricerca sul cancro è già qui. A dirlo in questa intervista al Mattino di Padova Stefano Piccolo, professore di Biologia Molecolare all’Università di Padova e ricercatore IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) che oggi è stato ospite a Trieste Next e che, insieme a Silvia Franceschi, medico e direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori CRO- Centro Riferimento Oncologico Aviano, ha parlato di cause e prevenzioni dei tumori.
Maria Chiara Carrozza, ordinario di Bioingegneria Industriale alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, vanta un'intensa attività scientifica da sempre mirata all'aumento dell'autonomia e al miglioramento della qualità della vita. Nel suo intervento di venerdì 28 settembre, a Trieste Next, ha parlato di come i robot influenzeranno il mondo del lavoro in senso positivo.
Virologo del San Raffaele di Milano, il professor Roberto Burioni è diventato il simbolo della lotta contro i no-vax con i suoi interventi pungenti sui social contro la disinformazione in materia di vaccini. Nell'appuntamento tenutosi oggi al Teatro Miela, durante il quale Mauro Giacca, direttore generale Icgeb e docente di Biologia Molecolare dell'Università di Trieste, ha smontato 5 bufale della scienza, Burioni ha spiegato l'importanza di una corretta informazione sui vaccini.
“La vita degli scienziati è nei laboratori, ma se non varchiamo le porte e non interveniamo c’è il rischio che lo spazio pubblico venga occupato da fake news e ciarlatani”. Elena Cattaneo, prima che senatrice a vita, è una ricercatrice. Il suo appello è arrivato nell’incontro “Scienza, etica e società” tenutosi ieri al Teatro Miela.
L’essere umano abita in uno spazio al confine tra il naturale e l’artificiale, fatto di osservazione e manipolazioni sempre più spinte dell’ambiente e anche di sé stesso. Tanta potenza d’azione gli ha consentito di raggiungere traguardi impensabili, ma richiede una riflessione continua sul suo utilizzo. In questo articolo di Tutto Scienze Antonio Maconi, direttore di Trieste Next, racconta i temi e gli obiettivi della settima edizione della manifestazione.
Conferenze tutte sold out e grande coinvolgimento del pubblico: così si chiude NatureTECH, la settima edizione di Trieste Next. La città ha accolto migliaia di visitatori che hanno partecipato con entusiasmo alla tre giorni di scienza, affollando le più di quaranta conferenze con ospiti scelti fra i ricercatori di punta nel panorama nazionale e internazionale. La bora ha rallentato l'affluenza negli stand in Piazza Unità, ma il programma di conferenze previste per la giornata non ha subito variazioni e si è svolto senza problemi.
Se il sapere è il motore della sopravvivenza, trasferire i concetti è fondamentale quanto bere e mangiare. Lo sa bene Maurizio Fermeglia, ingegnere chimico e rettore dell’Università di Trieste, tra i promotori di «Trieste Next», che dal taglio del nastro dell’evento, ha dovuto spiegare alla platea perché non possiamo fare a meno della divulgazione scientifica, pena l’esclusione dal progresso e l’involuzione al passato.
Sono in secondo piano nella narrazione della ricerca biomedica, ma le strumentazioni d’avanguardia rappresentano ciò che rende possibili le grandi scoperte. A spiegare questa realtà di confine sono stati cinque scienziati AIRC all’incontro di Trieste Next di ieri intitolato «What’s next? il futuro della ricerca sul cancro».
«Non penso che si possa fare impresa senza ricerca». Parole di Luigi Ferrari, ad di Lima Corporate, società che fonda proprio sulla ricerca la realizzazione di dispositivi medici e protesi ortopediche all’avanguardia. Stamattina, alle 10 in Area Talk, Lima Corporate sarà tra i protagonisti del dibattito «L’impresa della salute», dove il chief financial officer Michele Marin farà il punto sulla rivoluzione in corso delle scienze della vita insieme a Roberto Siagri, ad di Eurotech, e Gabriele Grecchi, medtech entrepreneur, co-fondatore e ad di Silk Biomaterials.
«Scienza, etica e società»: è l’impegnativo titolo della lezione di Elena Cattaneo, farmacologa e senatrice a vita, prevista per stamattina, dalle ore 11.30 al Teatro Miela. Interverrà Mauro Giacca, direttore generale ICGEB e docente di Biologia Molecolare all’Università di Trieste. A seguire, la scienziata dialogherà con Giovanni Spataro, redattore "di Le Scienze" e "Mind".
Il limite tra naturale e tecnologico è quanto mai sfumato: la storia del successo della specie umana è una storia di controllo della natura. Viviamo più a lungo perché governiamo la storia naturale della nostra vita: tutto quello che facciamo, mangiamo, tocchiamo ha qualcosa di tecnologico che lo ha migliorato, consentendo il successo della nostra specie sul pianeta. E’ la tecnologia, non la natura, la vera amica dell’uomo!
Che Trieste sia la città della scienza è ormai un pensiero noto e assodato, ma concetti come terapia genica, intelligenza artificiale, biotecnologia, non sono certo alla portata di tutti. A questo serve, nella sostanza, Trieste Next: ad avvicinare chi sa a coloro che ne sanno meno o vogliono capire. Il tema cui è dedicata la manifestazione inaugurata ieri, "NatureTECH: il sottile confine fra biologico e biotecnologico", esplora il confine fra natura e tecnologia, coinvolgendo per tre giorni la città di Trieste con dibattiti, conferenze, mostre e laboratori.
Giuliano Noci, docente di Strategia & Marketing presso la School of Management del Politecnico di Milano, a Trieste Next discuterà con il giornalista Michele Scozzai di cos’è il biomarketing e quali conseguenze ha nelle scelte del consumatore in un incontro che si terrà sabato 29 settembre alle ore 15.00 presso il Salone di Rappresentanza del Palazzo della Ragione. Riportiamo un estratto del libro di Noci, “Biomarketing. Non solo big data: battito cardiaco, respiro e movimenti oculari per rivelare preferenze e scelte del consumatore” (Egea).
Robot che migliorano interventi e protesi, sensori e stampa 3D, intelligenza artificiale applicata alle decisioni mediche: sarà la rivoluzione delle scienze della vita che migliorerà la nostra esistenza allungandone la durata. Pubblichiamo un estratto del libro “Future Health” (Egea) di Gabriele Grecchi, amministratore delegato di Silk Biomaterials, che sabato 29 settembre alle ore 10.00 in Area Talk sarà tra i protagonisti dell'incontro "L'impresa della salute" insieme a Michele Marin, chief financial officer di LimaCorporate e Roberto Siagri, amministratore delegato Eurotech.
Sacco, più che un’azienda è “una fabbrica dove si fa di tutto: biotecnologia, ricerca, produzione e vendita alle industrie alimentari e farmaceutiche”. Ed è anche una delle realtà Champion che il 28 settembre alle ore 16.30 al Teatro Miela, in occasione della presentazione del volume "Nuove imprese. Chi sono i champions che competono con le global companies" (Egea) di Filiberto Zovico, saranno chiamate a discutere sul tema della "fuga dei cervelli" all'estero e della mancanza di ricercatori all'interno delle aziende italiane.
La rivoluzione digitale affida la gestione della complessità in parte alla tecnologia e in parte agli uomini, che possono espandere i loro gradi di esplorazione del nuovo avvalendosi della collaborazione delle macchine. A Trieste Next il lavoro 4.0 e le professioni del futuro saranno al centro del dibattito che si terrà il 29 settembre alle 18 al Museo Revoltella e che vedrà come protagonisti Alberto Felice De Toni, rettore dell’Università di Udine e autore di "Uomini 4.0: ritorno al futuro" (FrancoAngeli), Stefano Franchi, direttore generale Federmeccanica, ed Enzo Rullani, presidente TeDIS Venice International University.
Anche quest’anno Trieste Next sarà una piattaforma per favorire il dialogo tra il mondo della ricerca e il mondo delle imprese. Molto ricco, infatti, il parterre di imprenditori che interverranno alla manifestazione e che si confronteranno su diversi temi, come la fuga dei cervelli all’estero, la mancanza di ricercatori nelle aziende, l’evoluzione della tecnologia in campo medicale e le professioni del futuro: saranno presenti Fabio Del Bello, Germano Scarpa, Gabriele Grecchi, Michele Marin, Roberto Siagri, Laura Galbiati e molti altri.
In sette anni di lavoro corale, Trieste Next è divenuto uno degli appuntamenti più importanti a livello nazionale per scoprire la scienza: luogo di dibattito aperto, informazione e conoscenza, di incontro tra mondo accademico e impresa, di promozione e valorizzazione del valore della ricerca. Alla vigilia dell'edizione 2018, l'obiettivo primario rimane restituire fiducia nella scienza come bene comune
A Trieste Next si discuterà anche del futuro della ricerca sul cancro grazie al contributo di AIRC, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, quest'anno partner della manifestazione. Tra i numerosi appuntamenti curati da AIRC, venerdì 28 settembre alle ore 18.00 al Teatro Miela, un evento speciale con cinque scienziati di fama internazionale: Anna Bagnato, Andrea Biondi, Francesca Demichelis, Michele Maio e Francesco Perrone. Riportiamo l'articolo "Uno sguardo alla Luna
con i piedi per terra", pubblicato sulla rivista "Fondamentale".
“La percezione è che la scienza non serva alla sopravvivenza di una politica che è fatta di ricerca del consenso, confronto pubblico e conflitto elettorale”. Queste le parole di Elena Cattaneo, senatrice a vita e docente di Farmacologia all’Università di Milano, in questa intervista all’Huffington Post del 9 marzo. A Trieste Next, sabato 29 settembre alle ore 11.30, la ricercatrice sarà protagonista di un dialogo di confronto su “Scienza, etica e società” con Marco Cattaneo, direttore Le Scienze, e Mauro Giacca, direttore generale ICGEB.
Riportiamo l’intervista che Maria Chiara Carrozza, esperta di robotica e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, ha rilasciato a Vita l’8 febbraio 2018. A Trieste Next, la scienziata discuterà con Maurizio Fermeglia, rettore dell’Università di Trieste, di come i robot influenzeranno il mondo del lavoro nell’evento “Viva la robolution”, in programma per venerdì 28 settembre alle ore 21.30 al Teatro Miela.
Riportiamo l’intervista che Roberto Burioni, medico, accademico e divulgatore scientifico, ha rilasciato a Sette il 7 settembre 2018. Il professore, noto per i suoi interventi sui media contro la disinformazione in materia di vaccini, sarà il protagonista dell’incontro “Le bufale della scienza”, in programma domenica 30 settembre alle 11.30 al Teatro Miela. L'evento sarà introdotto da Mauro Giacca, direttore generale ICGEB, che interverrà per confutare le 5 bufale sui temi delle biotecnologie.
“NatureTECH: il sottile confine fra biologico e biotecnologico”: questo il titolo della settima edizione di Trieste Next, in programma dal 28 al 30 settembre. Medicina personalizzata, terapia genica, intelligenza artificiale, controllo del clima, economia circolare: questi sono alcuni degli argomenti con cui il festival della scienza esplorerà il rapporto fra natura e tecnologia. Ospiti di spicco di quest’anno saranno Elena Cattaneo, Maria Chiara Carrozza, Roberto Burioni e Andrea Segrè.
Riportiamo l’intervista che Marco Mazzucchelli, presidente di KredietBank Luxembourg, ha rilasciato a L’Economia del Corriere della Sera il 13 agosto 2018. A Piacenza, Mazzucchelli sarà tra i protagonisti dell’evento “A dieci anni dalla caduta dei Lehman Brothers”, che si terrà alle ore 18.00 in Piazza Cavalli. L’incontro, in cui interverrà anche Ferruccio de Bortoli, presidente Longanesi, sarà condotto da Nicola Saldutti, caporedattore Economia del Corriere della Sera.
“Sulle nostre teste c’è un grande cartello con scritto ‘pericolo’. Certa economia fa finta di nulla”. Queste le parole di Stefano Massini, drammaturgo, consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano e autore di "Qualcosa sui Lehman" (Mondadori), in questa intervista al Fatto Quotidiano del 2 settembre 2018. Al Piacenza Città Impresa, Massini parlerà di “Capitalismo in salsa Lehman” a dieci anni dal fallimento della banca-simbolo: l’evento si terrà alle ore 21.00 in Piazza Cavalli.
Lombardia, Emilia e Nordest hanno saputo intercettare la ripresa, mentre la Liguria non ne ha giovato a pieno. Dario Di Vico, in questo editoriale pubblicato sul Corriere della Sera il 31 agosto, analizza il contesto nel quale va collocato il dibattito sullo sviluppo dei territori e sul futuro di Genova. La riflessione proseguirà a Piacenza, insieme ad Alberto Baban, presidente Venetwork, Carlo Bonomi, presidente Assolombarda, e Alberto Vacchi, presidente Confindustria Emilia Area Centro, nell’incontro “Il nuovo triangolo industriale: le idee per rinforzarlo”.
Il nuovo triangolo industriale, dicono gli esperti, è quello che raggruppa l’area che va da Varese a Bologna e, da lì, a Pordenone. Così il Festival Città Impresa, che già vanta una edizione primaverile a Vicenza e una autunnale a Bergamo, completa il suo raggio d’azione insediandosi a Piacenza, città snodo tra Milano e Bologna per discutere le incognite sulla ripresa. Prima edizione venerdì 14 settembre: tra gli ospiti, Di Vico, Vacchi, Bonomi, Baban, Saldutti, de Bortoli, Mazzucchelli, Massini e le imprese champion.
Ricerca, università e imprese. Un rapporto difficile, perché, da una parte, le aziende cercano un numero crescente di ingegneri e di informatici, e dall’altra hanno bisogno di sviluppare ricerca secondo standard elevatissimi e insieme gestibili secondo logiche che le università italiane, a detta di molti, non riescono a praticare. Riportiamo un estratto del libro “Nuove imprese. Chi sono i champions che competono con le global companies” di Filiberto Zovico, che verrà presentato nel corso di Trieste Next.
Perché gli italiani preferiscono alla scienza tutto ciò che le è alternativo? “Il mito attrae, la scienza è complessa. Ma i media dovrebbero informare meglio, e la politica ha gravi responsabilità”. Parola di Elena Cattaneo, farmacologa studiosa delle cellule staminali e senatrice a vita, tra gli ospiti della prossima edizione di Trieste Next.
«Non dobbiamo aver paura che i robot ci rubino i posti di lavoro. L’obiettivo della macchina, da sempre, è stato quello di alleviare la fatica. Sostenere uno sforzo fisico al nostro posto» spiega l’ex ministro della Ricerca Maria Chiara Carrozza, che racconterà il mondo della robotica nel corso della prossima edizione del Festival della ricerca scientifica.
Trieste Next è dedicato a chi pensa che gli esseri umani siano diversi e separati da tutto il resto della natura. A chi pensa che la tecnologia sia fonte del male. Ma soprattutto, è dedicato a chi vorrebbe capirne di più, per saper dove mettere il confine tra quello che è possibile e quello che non è possibile fare. Non per incapacità tecnica, ma per ragionata e consapevole scelta etica, dopo aver capito come funziona e averci ragionato sopra.
“NatureTECH: il sottile confine fra biologico e biotecnologico”: questo il titolo di Trieste Next 2018, il festival della scienza, che si terrà dal 28 al 30 settembre. Nel corso della manifestazione si esploreranno le relazioni tra ricerca scientifica, innovazione, tecnologia e imprenditoria nel settore delle biotecnologie, della bioinformatica e delle scienze biomediche, in un’ottica di divulgazione e inclusione scientifica.
Dove sono finite le classi dirigenti? Oggi, nel corso del Make in Italy Festival, ne hanno discusso il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana e Sergio Silvestrini, segretario della Cna. Con l’occasione è stato presentato il libro di Fontana «Un Paese senza leader» edito da Longanesi, che affronta anche il tema delle classi dirigenti di un paese in fase di profonda mutazione politica.
Giorgio Cattelan, imprenditore “champion”, alla fine degli anni Settanta ha fondato la Cattelan Italia, che oggi nel settore del mobile corre ad una velocità doppia del normale: infatti, dal 2010 al 2017 è passata da 37 milioni di euro di fatturato ad 80 milioni, e negli ultimi 3 anni i margini sono cresciuti del +25%. Delle sue strategie e dei suoi traguardi ha discusso nel corso dell’evento "Le filiere dei champions, i champions in filiera".
Il professor Giovanni Costa è stato uno dei protagonisti del Festival di Thiene nell'ambito dell'evento "Le filiere dei champions, i champions in filiera", e in questa intervista, pubblicata dal Giornale di Vicenza, parla delle nuove sfide per la crescita delle imprese, indicando come elementi fondamentali l'aumento del grado di internazionalità e del segmento di filiera e la separazione dei ruoli nella governance.
I nuovi artigiani per vincere le sfide del mercato devono saper conservare in una mano la propria tradizione manifatturiera e artistica, e utilizzare l'altra per cogliere le opportunità offerte dall'innovazione tecnologica. Ne sono convinti i relatori hanno partecipato all'evento di apertura della prima edizione di "Make in Italy Festival". «La digitalizzazione ci offre la possibilità di generare risposte veloci» ha spiegato Alessandro Conte, presidente Cna Veneto. L'assessore Marcato: «Temevamo che il digitale mettesse in crisi le micro imprese, invece i numeri dicono che stanno trainando l'economia».
Nei secoli, l’ingegnosità degli artigiani ha perfino anticipato gli sviluppi della scienza e della tecnica. Oggi, nell’età del 4.0 procedono i nuovi artigiani, il cui estro artistico nel disegnare e produrre trova nella tecnologia lo strumento che coniuga scienza ed estetica. «Make in Italy» mette in vetrina questa antica-nuova figura, che svolge un compito paragonabile a quello del baco da seta che poi diventerà la farfalla di un largo ceto con eccellenti capacità imprenditoriali.
Decine di momenti di confronto con centinaia di ospiti alla prima edizione del Festival dedicato all'incontro tra digitale e manifattura. Molto apprezzati gli interventi di Antonio Calabrò, Ermete Realacci, Stefano Micelli, del direttore Corriere della Sera Luciano Fontana e di imprenditori come Alessandro Invernizzi di Lurisia e Giorgio Cattelan di Cattelan Italia. Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza: "Con il 4.0 i nostri artigiani protagonisti della ripresa". Antonio Maconi, curatore del Festival: "Portiamo nei territori idee per far crescere le PMI".
Case history a confronto: il caseificio senza conservanti, le cucine da chef e il mulino che macina dal ‘600. Tutto questo all'incontro "Agroalimentare: brand e qualità, un binomio vincente", in programma oggi alle 16.30 in Sala Consiliare del Municipio di Thiene. Tra le realtà ospitate, Agugiaro&Figna, Berto's, caseificio Castellan e il locale "La Bufala".
Oggi, alle 11 all’Auditorium “Fonato” di Thiene, si terrà l’incontro “Rose’n’Blue, la carica delle 101”, in cui imprenditrici, professioniste e artigiane racconteranno il loro percorso di formazione verso un business femminile d’avanguardia con CNA Vicenza.
Oggi, alle 18, in Piazza Chilesotti a Thiene, Make in Italy porterà l’imprenditore Giorgio Cattelan sul palco del talk «Le filiere dei champions, i champions in filiera», insieme ai professori Franco Mosconi, titolare della cattedra di Economia Industriale all’Università di Parma, e Giovanni Costa, docente emerito di Strategia d’impresa all’Università di Padova, per un confronto moderato dall’inviato speciale del Corriere della Sera Raffaella Polato.
Il vicepresidente di Assolombarda, che nell’evento di apertura del Festival ha discusso della manifattura del futuro, in questa intervista pubblicata dal Corriere del Veneto si sofferma sull’importanza degli istituti tecnici superiori: «La formazione tecnica deve diventare un pilastro anche in Italia. E l’artigiano deve imparare a mettere insieme cultura scientifica e cultura umanistica».
Ermete Realacci è stato uno dei protagonisti dell’evento di apertura del Make in Italy Festival, "La manifattura di domani, italiana e digitale". In questa intervista, pubblicata sul Corriere del Veneto, il presidente di Fondazione Symbola spiega la formula vincente del Made in Italy: «Le nostre imprese devono combinare il sapere digitale con il valore intrinseco del nostro Paese, la cultura. E scommettere sul green».
Troppo spesso nell’immaginario collettivo l’artigiano è solo quello che batte il ferro, oppure il calzolaio. È così, ma c’è anche dell’altro, molto altro. Per questo è nato Make in Italy: tre giorni di talk, laboratori diffusi, workshop e dibattiti per raccontare le eccellenze dell’artigianato veneto che si innova, costituito da imprese che a prescindere dalle dimensioni sono sempre più spesso «4.0» e digitali. Un numero speciale dedicato ai principali protagonisti della manifestazione.
Riportiamo un estratto del libro “Trasformazione digitale. Strategie e strumenti per le PMI del futuro” (Egea) di Giuseppe Mayer, Pepe Moder e Dario Cardile, che verrà presentato nel corso del Make in Italy Festival domenica 10 giugno alle 10.00 in Piazza Chilesotti. All’evento, oltre all’autore Giuseppe Mayer, interverranno Jacopo Pertile, co-founder di Azzurro Digitale, e Michele Polico, founder e amministratore delegato di Young Digitals.
Riportiamo un articolo di Stefano Vietina, giornalista e autore del libro “Lavorare il legno a Belluno” (NuovoCadore), pubblicato su Nordest Economia il 17 aprile 2018. Vietina, nel corso del Make in Italy, condurrà l’evento “Il legno torna di moda”, in programma per venerdì 8 luglio alle 16.30 al Municipio di Thiene. All’incontro interverranno Giustino Mezzalira, direttore Sezione Ricerca e Gestioni Agroforestali di Veneto Agricoltura, Patrizio Dei Tos, presidente Itlas, Davide Margotto, titolare Margotto, e Magda Marogna, titolare Marogna.
Pubblichiamo una recensione del libro “Dal garage al distretto. Il biomedicale mirandolese” (Il Mulino) di Franco Mosconi e Fabio Montella, che sarà presentato sabato 9 giugno alle 18.30 in Piazza Chilesotti nel corso del Make in Italy Festival. Mosconi discuterà delle nuove imprese champion e di distretti industriali con Giorgio Cattelan, presidente e fondatore di Cattelan Italia, e Giovanni Costa, amministratore Intesa Sanpaolo e docente emerito dell’Università di Padova.
Il design rappresenta in Italia un’industria da 29mila aziende, 48mila addetti e un fatturato di circa 4,3 miliardi di euro. Imprese che si concentrano proprio nelle aree in cui è più alta la presenza delle filiere di eccellenza del made in Italy, a conferma dello stretto legame tra design e capacità competitiva. È quanto emerge dai dati raccolti nel secondo rapporto Design Economy realizzato dalla Fondazione Symbola. Il presidente, Ermete Realacci, sarà tra i protagonisti dell’evento di apertura del Make in Italy, venerdì 8 giugno alle 11.30 al Castello di Thiene.
Steve Jobs diceva che chi vuole realizzare un buon software deve anche costruirsi un hardware adeguato. Una lezione che le nostre imprese più innovative vogliono applicare al mondo della manifattura. Per realizzare un buon prodotto servono macchine su misura in grado di valorizzare il saper fare della singola impresa: l’originalità si costruisce qui. Un numero speciale dedicato ai protagonisti del Make in Italy Festival e alla riflessione sul futuro della manifattura.
Riportiamo un estratto del libro "La cultura è come la marmellata" (Marsilio) di Marina Valensise, che, in occasione di Make in Italy, sarà una dei protagonisti dell’evento “Siamo figli di Giotto. E anche di Bill Gates”, in programma venerdì 8 giugno alle ore 18.30 in Piazza Chilesotti a Thiene. Interverranno anche Alessandro Invernizzi, ad di Lurisia, Stefano Micelli, docente di Economia a Ca’ Foscari e presidente del Progetto Manifattura Milano, e Renzo Simonato, direttore regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige di Intesa Sanpaolo.
Riportiamo la recensione di Aldo Bonomi al libro “Nuove imprese. Chi sono i champions che competono con le global companies” (Egea) di Filiberto Zovico, pubblicata sul Sole 24 Ore. E alcune di queste imprese saranno protagoniste, nel corso del Make in Italy, dell’incontro “Meet the Champions”: venerdì 8 giugno alle 15.00 al Castello di Thiene si succederanno le testimonianze di Federico Delaini, presidente Campeggio Bella Italia, Silvia Borsotti, cofounder, president e direttrice generale Meet Hostel, Simone Quinto, ad e chief financial officer Uteco, Marta Tonello, consigliere di amministrazione Tecnolaser, Cesare Benedetti, presidente Zeta Farmaceutici, e Marco Moro, presidente Morocolor Italia.
Riportiamo un estratto del libro "La morale del tornio. Cultura d'impresa per lo sviluppo" (Università Bocconi Editore) di Antonio Calabrò. Venerdì 8 giugno, alle ore 11.30 al Castello di Thiene, il direttore della fondazione Pirelli e vicepresidente di Assolombarda parteciperà all’evento di apertura di Make in Italy, in cui discuterà sul tema della manifattura del futuro con Alessandro Conte, presidente di Cna Veneto, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico della Regione Veneto, e Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola.
Nel prestigioso scenario del centro storico di Thiene il Make in Italy Festival farà della città la capitale dell’impresa di domani, promuovendo l’idea che un modo differente di fare e di pensare alla manifattura esiste e può renderci competitivi anche di fronte alle sfide di un mercato sempre più globale e tecnologico.
Dal ritorno ai materiali tradizionali alle nuove tecnologie digitali, dal saper fare artigiano alla proiezione nelle filiere globali, vecchi mestieri che si proiettano nel futuro con le nuove tecnologie: saranno questi i temi della prima edizione del Festival promosso da CNA Vicenza, ItalyPost e Comune di Thiene e che vedrà protagonisti decine di imprenditori “champion”, da Giorgio Cattelan a Riccardo Agugiaro, artigiani tecnologici e grandi ospiti come Antonio Calabrò, Ermete Realacci, Stefano Micelli, Marina Valensise, Aldo Bonomi e il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.
Rallentare il processo di invecchiamento si può e dipende solo da noi. Lo spiega bene il nuovo saggio di Eliana Liotta, giornalista, scrittrice e comunicatrice scientifica, "L’età non è uguale per tutti" (La nave di Teseo), presentato nell’ambito del Galileo Festival. Riportiamo l’articolo pubblicato dal Corriere del Veneto.
Università, centri di ricerca e imprese insieme per “fare il tagliando” alle strategie comuni e al lavoro di squadra svolto da Confindustria Padova e Unismart, la società dell'Ateneo di Padova per la valorizzazione delle competenze scientifico-tecnologiche. Sono i temi discussi durante l'evento "Università - Impresa. Idee imprenditoriali ed eccellenze scientifiche verso Horizon 2020", svoltosi venerdì 18 maggio in Aula Magna al Bo nel corso del Galileo Festival.
“Padova è un quadrante strategico in cui siamo pronti a fare la nostra parte anche nell'ottica di un'innovazione smart”. A dirlo Aldo Bisio, Ad di Vodafone Italia, ospite, assieme a Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l'Agenda Digitale e numero due di Amazon nel mondo, del convegno dal titolo "Rischi e Opportunità della città intelligente" che si è svolto venerdì 18 maggio al Galileo Festival.
Al Galileo Festival Viktor Mayer-Schönberger, autore di "Reinventare il capitalismo nell'era dei Big Data" (Egea), ha spiegato che se fino a pochi anni fa il prezzo e il valore di un oggetto o di un servizio erano il driver principale, ora sono i dati che "stanno rimpiazzando il denaro come fluidificante della nostra economia". Riportiamo l’articolo pubblicato sul Mattino di Padova.
«Non c’è nulla nella vita che dia senza chiedere qualcosa in cambio e dovremmo ragionare su quali siano le conseguenze di una tecnologia sempre più invasiva». A dirlo è Vito Mancuso, docente e teologo, che giovedì 17 maggio ha inaugurato il Galileo Festival con un intervento dal titolo “Umano Post-Umano. Un Dialogo su Dio, Uomo e Tecnologia”. Riportiamo l’intervista di Riccardo Sandre pubblicata sul Mattino di Padova.
La nostra epoca sarà caratterizzata da un dilemma che prima regolava solo la vita all’interno delle fabbriche: il rapporto tra esseri umani e le macchine. Il punto è accettare la fallibilità della tecnologia definendo bene quelle che sono le regole del gioco della nuova economia robotica. Per parlare di questi e di altri temi connessi all’idea di una società migliore della tecnologia, al Festival dell’Innovazione sono intervenuti ospiti eterogenei portatori di culture diverse, dal teologo Vito Mancuso all’astronauta Franco Malerba.
Da Vito Mancuso ad Aldo Bisio, da Viktor Mayer-Schonberger a Eliana Liotta, da Francesco Profumo a Franco Malerba, gli eventi della sesta edizione del Galileo Festival dell’Innovazione hanno fatto registrare anche quest'anno il tutto esaurito. Grandissima partecipazione anche agli eventi del Premio Galileo e alla cerimonia di premiazione che ha incoronato Stefano Mancuso con "Plant Revolution". Ma gli imprenditori lamentano: “Università lontana dalle esigenze delle imprese”.
Osservare il sistema vegetale per avere un approccio bio-ispirato a risolvere le nostre necessità quotidiane e, soprattutto, le grandi questioni del mondo: dal problema del reperimento dell’acqua ai cambiamenti nell’organizzazione delle aziende. Questo è il metodo che il professor Stefano Mancuso suggerisce in “Plant Revolution”, sottolinea Luca Vignaga in questa recensione al libro vincitore del Premio Galileo 2018.
“Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti” (Codice Edizioni) di Piero Martin e Alessandra Viola è un viaggio divertente ed estremamente documentato nel mondo dell’immondizia con cui abbiamo riempito il pianeta. “Produrre rifiuti è un processo connaturato alla storia dell’uomo, il problema oggi è che ne stiamo accumulando una quantità gigantesca” spiega Martin in questa intervista, pubblicata dal Mattino di Padova il 17 maggio.
Chimico di professione e formidabile scrittore di narrativa, nel suo ultimo lavoro, “L’architetto dell’invisibile. Ovvero come pensa un chimico” (Raffaello Cortina), Marco Malvaldi accompagna i suoi lettori lungo un viaggio curioso e divertente nel fantastico mondo della chimica. Riportiamo l'intervista pubblicata sul Mattino di Padova il 15 maggio.
Da Marie Curie a Rosalind Franklin, Gabriella Greison nel libro “Sei donne che hanno cambiato il mondo. Le grandi scienziate della fisica del XX secolo” (Bollati Boringhieri) racconta storie di vita vissuta, vicende umane rimaste all’ombra della storia. “Con le loro scoperte hanno costruito il mondo in cui viviamo” spiega l’autrice in questa intervista pubblicata su Il Mattino di Padova.
In “E l’uomo creò l’uomo. Crispr e la rivoluzione dell’editing genomico” (Bollati Boringhieri), Anna Meldolesi parla della nuova tecnica che sta cambiando il volto della biologia, una tecnologia che consente di ritoccare, cesellare, correggere il Dna lettera per lettera. “Il Cispr apre scenari e solletica fantasie fantascientifiche. Ma è importante che questo aspetto, per ora un po’ visionario, non offuschi il resto, che invece è concreto, utile e affascinante”, spiega Meldolesi in questa intervista pubblicata su Il Mattino di Padova.
“Mi sono sempre occupato dell’intelligenza delle piante, quindi non potevo evitare di occuparmi anche della loro memoria. Forse quest’ultima affermazione potrà suonarvi strana, ma provate a rifletterci un attimo. Si può facilmente immaginare che un’intelligenza non sia il frutto del lavoro di un singolo organo; essa è connaturata alla vita, che ci sia un cervello o meno.” Riportiamo un estratto del libro vincitore del Premio Galileo, “Plant Revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro” (Giunti).
Il verdetto della giuria popolare del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica ha assegnato 37 voti allo scienziato Stefano Mancuso, che con il suo “Plant Revolution” (Giunti) si è aggiudicato il primo posto. A seguire, nelle preferenze dei giovani sono arrivati i libri di Anna Meldolesi, “E l’uomo creò l’uomo”, Gabriella Greison, “Sei donne che hanno cambiato il mondo”, Marco Malvaldi, “L’architetto dell’invisibile”, Piero Martin e Alessandra Viola, “Trash”.
Riportiamo un estratto del libro “Nuove imprese. Chi sono i champions che competono con le global companies” di Filiberto Zovico (Egea), che sarà presentato al Galileo Festival nel corso di un evento che si terrà giovedì 17 maggio alle ore 18.00 nella Sala Rossini del Caffè Pedrocchi. In occasione dell’evento, verranno ascoltate le testimonianze di alcune aziende e si parlerà delle competenze del futuro richieste alle imprese. Saranno presenti Daniele Manca, Stefano Micelli e Francesco Profumo.
Pubblichiamo l'intervista comparsa su Repubblica a Diego Piacentini, commissario straordinario per l’Agenda digitale, che sarà protagonista dell'evento "Rischi e opportunità della città intelligente" nel corso del Festival dell'Innovazione. Durante questo evento, che si terrà venerdì 18 maggio alle ore 18.00 in Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, Piacentini dialogherà con Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera, responsabile editoriale del Corriere Innovazione e direttore del Galileo Festival.
Riportiamo l’intervista pubblicata su Wired.it a Franco Malerba, il primo astronauta italiano, che nel corso del Galileo Festival sarà al centro di un evento che si terrà venerdì 18 maggio alle ore 18.00 al Centro Culturale San Gaetano. Conduce Giovanni Caprara, editorialista scientifico del Corriere della Sera.
Per il teologo Vito Mancuso, nel nostro rapporto con la tecnologia «c’è una grande macchina che ci guarda dall’alto, un po’ come il Dio raffigurato nella Cappella Sistina. Nei computer dovremmo trasferire la dinamica di relazione tipica della donna». Riportiamo l'intervista di Massimo Sideri pubblicata sul Corriere Innovazione. Al Galileo Festival, Mancuso sarà il protagonista dell'evento di apertura della manifestazione, che si terrà il 17 maggio alle ore 11.30 al Teatro Verdi di Padova.
Il Galileo Festival, giunto alla sua 6^ edizione, da anni è diventato il principale e più partecipato appuntamento nazionale sull'Innovazione. Da giovedì 17 a sabato 19 maggio Padova diventerà sede di dibattito a 360 gradi su questi temi. Big data, robotica, industria 4.0 e le nuove competenze richieste alle aziende saranno al centro di incontri e conversazioni con numerosi ospiti, tra cui Vito Mancuso, Francesco Profumo, Stefano Micelli, Viktor Mayor-Schonberger, Diego Piacentini, Giovanni Caprara.
A ComoNext la quinta tappa di «Meet the Champions»: le attese ma soprattutto le iniziative delle aziende per programmi di formazione di neoassunti e la ricerca di figure spesso introvabili, dai periti ai carrellisti La ricerca tecnologica nelle aziende lombarde dall’alimentare alla profumeria con l’avvicinamento al mercato dei capitali richiede nuova manodopera e specializzazione
Appuntamento sabato 19 maggio nel padiglione 11 della Fiera di Padova. Una giornata che ha come tema l’«hybris», termine greco che indica la superbia, la tracotanza di chi sfida gli dei. E anche chi pensa quotidianamente a costruire il mondo del futuro (migliore di quello del presente) non può che porsi una domanda: esistono limiti etici all’innovazione?
I cinque libri arrivati alla fase finale della competizione, ovvero “Sei donne che hanno cambiato il mondo” di Gabriella Greison, “L’architetto dell’invisibile” di Marco Malvaldi, “Plant Revolution” di Stefano Mancuso, “Trash" di Piero Martin e Alessandra Viola, “E l’uomo creò l’uomo” di Anna Meldolesi, verranno presentati in alcuni incontri pubblici che si svolgeranno il 17 maggio a Padova. Il giorno dopo, venerdì 18 maggio, ci sarà la consegna del Premio Galileo 2018 in una cerimonia presso il l’Aula Magna dell’Università di Padova.
Il Galileo Festival, giunto alla sua 6^ edizione, da anni è diventato il principale e più partecipato appuntamento nazionale sull'Innovazione. Da giovedì 17 a sabato 19 maggio Padova diventerà sede di dibattito a 360 gradi su questi temi, e vedrà la presenza di numerosi ospiti, tra cui Vito Mancuso, Francesco Profumo, Stefano Micelli, Viktor Mayor-Schonberger, Diego Piacentini, Giovanni Caprara e molti altri.
L’idea della Padova Innovation Week parte da un assunto empirico: negli ultimi anni a maggio si sono concentrati una serie di eventi di grande impatto che avevano come filo conduttore l’innovazione: dal Galileo Festival al premio Innovazione della Psicologia, dall’Innovation Hall fino al TEDxPadova. Il Comune di Padova ha deciso di mettere a fattor comune il valore dei singoli eventi, creando un contenitore che rendesse la città protagonista della conversazione globale sull’innovazione.
Dal 17 al 19 maggio torna a Padova il Galileo Festival dell'Innovazione, promosso da ItalyPost e diretto da Massimo Sideri, direttore del Corriere Innovazione. Decine da ospiti, da Vito Mancuso a Francesco Profumo. Sarà per Padova una settimana dell'Innovazione con anche il Premio letterario Galileo per la Divulgazione scientifica, la TedX e alcune conferenze diffuse in città
E se fosse la tecno-finanza una delle soluzioni per attutire il taglio del credito a Nordest dopo l’esplosione di Veneto Banca e Bpvi? La domanda esce chiara dalle esperienze d’innovazione e finanza innovativa che il Festival Città Impresa di Vicenza, attraverso lo studio Bonini e Neafidi, ha riunito ieri in uno dei suoi convegni. Ci sono i minibond della genovese Frigiolini & Partners, lo schema dell’anticipo fatture del portale Workinvoice, e l’esperienza nel finanziamento a medio e lungo termine di Lendix.
Massimo Colomban, fondatore della “multinazionale tascabile” Permasteelisa, si racconta a Gian Antonio Stella al Teatro Olimpico di Vicenza, nella cornice del Festival Città Impresa. Sul governo: “Si parla molto di populismo ma il popolo è semplicemente stanco, vuole sovvertire il sistema”. E a proposito di banche: “Anche io e mia moglie abbiamo preso il bidone dalle popolari, abbiamo perso 100 mila euro. Ma il grosso io l’avevo portato via già 5 anni prima”.
Giorgio Alleva, presidente Istat, riconosce al Festival Città Impresa la necessità di uno sforzo aggiuntivo da parte dell’istituto per tracciare il fenomeno delle piattaforme Internet. Da Foodora a Uber, da Deliveroo ad Airbnb. «Circa 550 mila persone lavorano ad ore, per una media di dieci a settimana. Stiamo parlando del 2,5% degli occupati d’Italia».
I social network e la vecchia tivù. Presente, passato e futuro sotto la volta del teatro Olimpico. Il giornalista Enrico Mentana al Festival Città Impresa si è rivolto a circa 200 studenti universitari provenienti da tutta Italia, esortandoli a riconoscere le buoni fonti sul web per non incappare nelle fake news. E sui social e la politica dice: «Poco meno di 4 anni fa il Pd e Renzi ottennero il 41 per cento di voti e una fiducia notevole, oggi hanno raccolto meno della metà, eppure i social network sono gli stessi».
Angela Merkel e Emmanuel Macron sono i campioni di quell’evoluzione del populismo che Ilvo Diamanti chiama “Popolocrazia” nel suo libro scritto a quattro mani con Marc Lazar. «Lui, il campione dell’establishment, ha vinto le elezioni utilizzando argomenti e dichiarazioni populiste, e anche lei è tornata su temi che vanno alla “pancia” dell’elettorato» dichiara al Città Impresa. Ma la vera novità è proprio la metamorfosi della democrazia, che trasforma sé stessa inglobando e adeguando stili e linguaggi.
Dal teatro Olimpico giungono numerosi input dall'incontro "L'incognita Trump e la guerra dei dazi". Ma seppur con sfumature diverse Andrea Goldstein, Gianpietro Benedetti e Alberto Bombassei concordano su un elemento tutt'altro che secondario: «C'è tensione, certo, ma parlare di guerra è prematuro». La partita, naturalmente, si gioca su più tavoli: «Preoccupa anche l'Unione Europea che rimane alla finestra».
Se è vero che l’economia è un fatto storico, è giunto il momento di aprire una nuova stagione. E perciò cambiare paradigma produttivo: abbandonare l’idea che la crescita aumenti solo spingendo i consumi per abbracciare un progetto sostenibile-contributistico. Sono forti le suggestioni che arrivano al Festival Città Impresa, durante il quale, sotto l’ombrello dell’incontro “Fabbricare valori: l’impresa e il cambio di paradigma”, il progetto innovativo di Confindustria Vicenza “Fabbricare valori” mette d’accordo sociologi ed economisti.
Per l'unidicesima edizione della kermesse oltre 30 incontri con i grandi protagonisti dell'economia e del dibattito, da Bombassei a Mentana, da Castellucci ad Alleva, passando per imprenditori, professori e sindacalisti. Dalla manifestazione emerge la fiducia per l'andamento della ripresa
Tra gli ospiti già confermati Matteo Thun, Catia Bastioli, Francesco Profumo, Alberto Vacchi, Francesco Starace, Massimo Sideri, Salvatore Majorana, Stefano Micelli, Aldo Bonomi. Il Premio Radical Green a Lurisia, La Sportiva, Sofidel/Rotoloni Regina, Manteco, Berto Salotti e menzione speciale a Paolo Verri, direttore di Matera 2019-Capitale Europea della Cultura
Più di 300 laureandi e dottorandi, provenienti da tutte le principali università italiane, per una settimana-viaggeranno in pullman in un tour che li porterà a visitare le fabbriche “sostenibili” e, poi, a Trento parteciperanno ad incontri con imprenditori e tecnici e a confronti pubblici tra i più importanti esponenti della Green Economy.
Dalla concia alle cartiere, dai cantieri di edilizia sostenibile agli usi possibili del sughero; dalla centrale idroelettrica agli impianti fotovoltaici, dal vino alle mele, passando per l'industria casearia: sono sedici le "Fabbriche della Sostenibilità" scelte per la Green Week 2018. Esempi di eccellenza di cultura green, visione imprenditoriale e sviluppo del territorio
Lurisia, La Sportiva, Sofidel/Rotoloni Regina, Manteco, Berto Salotti, Matera 2019. Saranno queste alcune delle realtà imprenditoriali a ricevere il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dal Festival della Green Economy a Trento. Una occasione per ascoltare le testimonianze degli imprenditori che hanno intrapreso un percorso di sostenibilità. Inclusa quella di chi fa cultura.
Tre giorni con scienziati, imprenditori e protagonisti della digital transformation. Dopo il successo degli anni scorsi, torna a Padova il Galileo Festival, la più importante manifestazione nazionale sul tema diretta da Massimo Sideri. Promossa dall'Università di Padova e da ItalyPost, il Festival, giunto alla 6a edizione, ha visto registrare negli ultimi anni un boom di presenze: 40.000 lo scorso anno, con decine di confronti sui diversi temi e oltre cento relatori di fama nazionale ed internazionale
L'amministrazione comunale di Padova, in stretta collaborazione con l’Università, rilancia in grande stile il Premio Galileo per la divulgazione scientifica. Elementi chiave che rafforzano il Premio, sono il coinvolgimento di centinaia di giovani universitari di tutta Italia, una prestigiosa Giuria che vede i più importanti giornalisti di tutti i principali gruppi editoriali e la scelta, come Presidente, dell'astrofisica Sandra Savaglio. Forte sinergia con l'Università di Padova e con il più importante Festival italiano sull'innovazione
“Ad Arcavacata c’è un dipartimento di Fisica che è un gioiellino per l’università, un fiore all’occhiello per la regione e per il Paese”. Il suo volto, nel 2004, era finito sulla copertina del settimanale americano «Time» come simbolo dell’emigrazione degli scienziati europei. E' l'astrofisica Sandra Savaglio, Presidente del Premio letterario Galileo, raccontata in un articolo del Corriere della Sera
Affollatissimi tutti i 22 incontri della tre giorni; protagonisti i giovani e il mondo dell'impresa. La chiusura al Kilometro Rosso con Alberto Bombassei, Maurizio Del Conte e Andrea Moltrasio e le visite a Brembo, Italcementi, Istituto Mario Negri
Se una volta, non molti anni fa, green economy ed economia circolare potevano essere percepite come scelte per anime belle, oggi – complice anche la crisi – sono non solo una delle principali armi contro i mutamenti climatici, ma anche una straordinaria frontiera per la competitività dei sistemi produttivi e delle imprese. Molte nostre aziende, incluse molte PMI, lo hanno capito già da tempo
Dall’economia circolare alla riduzione dei consumi energetici. Ecco come le imprese che parteciperanno alla Green Week raccontano il loro approccio alla sostenibilità. Tanta innovazione, grande capacità di creare economia circolare, e, infine, riduzione degli sprechi energetici e non solo. Perché se l’approccio è etico, la sostenibilità è anche concretezza. E per i visitatori un'occasione di formazione e crescita culturale e professionale
Un progetto studenti per agevolare laureandi e dottorandi a conoscere le aziende operanti nei settori della green economy. Che ha sempre più fame di giovani preparati. Ed ecco perché, per i programma di alternanza scuola-lavoro, partecipare alla Green Week diventa utile nella formazione dei ragazzi
Importanti novità per la Green Week, che si terrà dal 13 al 18 marzo. Ad aprire le porte 30 "Fabbriche della Sostenibilità" del Triveneto, ma anche a Brescia, Bergamo, Reggio Emilia, e poi Matera e Taranto. A Trento, negli ultimi tre giorni, ci saranno tutti i più importanti nomi della ricerca, dell'impresa, dell'architettura e del giornalismo, attenti alle dinamiche della green economy e della green society
La green economy contribuisce a prodotto e occupazione: i green jobs sono quasi 3 milioni e contribuiscono alla formazione di 195,8 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 13,1% del totale complessivo.
La meccanica è il comparto manifatturiero che ha meglio interpretato la transizione verso modelli produttivi green. Si colloca in fascia medio-alta per il livello di impatto, con margini ulteriori di miglioramento in termini di tendenza. Anche l’alimentare, la moda e il mobilio mostrano performance positive, così come l’elettronica e i mezzi di trasporto.
Tra i sistemi produttivi dell’Unione europea, quello italiano si colloca quarto per minor impatto ambientale, dietro al Lussemburgo, all’Irlanda e al Regno Unito. Anche in termini dinamici ci collochiamo tra le prime posizioni, meglio di Francia, Spagna e Germania
Se una volta, non molti anni fa, green economy ed economia circolare potevano essere percepite come scelte per anime belle, oggi – complice anche la crisi – sono non solo una delle principali armi contro i mutamenti climatici, ma anche una straordinaria frontiera per la competitività dei sistemi produttivi e delle imprese. Molte nostre aziende, incluse molte PMI, lo hanno capito già da tempo
La green economy è una efficace leva per lo sviluppo e in questi anni difficili è stata la migliore risposta alla crisi. Lo dimostrano i numeri di GreenItaly 2017, l’ottavo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere presentato il 24 ottobre a Roma. Questa ricerca farà da base anche alla prossima edizione del Festival della Green Economy che -ogni anno- ItalyPost organizza in occasione della Green Week. Un numero di Monitor per scoprire tutti i dati del Rapporto
Un vero e proprio assalto alle aziende, quasi fossero centri commerciali, ha caratterizzato questo pomeriggio domenicale in gran parte delle Venezie. L’occasione è stata la 3^ edizione di Open Factory, l’opening di turismo industriale e manifatturiero nel corso del quale 50 aziende hanno aperto le porte ai visitatori
Il direttore della guida enogastronomica "Venezie a Tavola" ha aperto alle cantine Astoria Vini di Refrontolo (Treviso). La manifestazione, alla sua prima edizione, ha fatto registrare molti "sold-out". Dai macchinari ai prodotti, dai vini alle birre, un territorio che si è saputo raccontare finalmente
L'edizione 2017 di Trieste Next, il festival della ricerca scientifica, segna il record di presenze con ben 50.000 visitatori, 10.000 in più dell'anno scorso. Nel 2017 la scienza si conferma dunque una scommessa vincente per la città eletta Capitale europea della scienza 2020. Ed è proprio con il mare, tema del festival di quest’anno, che la città si riafferma oggi come riferimento per la ricerca internazionale.
Si è concluso con uno strepitoso successo il Galileo Festival dell'Innovazione. Non solo per gli oltre 40.000 visitatori e per il tutto esaurito nella gran parte degli eventi, ma soprattutto perché sono emersi contributi e confronti utilissimi per favorire l'incontro tra il mondo dell'impresa e della ricerca. Ripercorriamo in questo numero di Monitor i temi sollevati nei principali confronti.
Sì è aperto ieri il Festival Città Impresa, che, con la sua decima edizione è diventato qualcosa di diverso. Il racconto di questo pezzo di Italia era partito muovendo alla ricerca di un’identità scritta dentro alla matrice delle imprese. Poi Dario Di Vico quattro anni fa con il suo libro “Milano Nordest. La troppa distanza” ha introdotto un nuovo elemento in questa discussione. Il rapporto di questo territorio con quella che si stava configurando come una nuova capitale europea. Di questo si è discusso ieri in apertura del Festival e riportiamo l'articolo di Roberta Paolini pubblicato sul Mattino di Padova il 24 marzo 2017
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