Casappa Spa è un gruppo parmense leader nella costruzione di pompe e motori oleodinamici. Fondata da Roberto Casappa nel 1952, che costruì la prima pompa oleodinamica a ingranaggi, vede nel 1969 la costruzione del suo primo grande stabilimento produttivo a Cavalli di Collecchio (PR), tutt’ora attivo, a cui seguono ulteriori investimenti, sempre in territorio emiliano.
Se le sue radici sono saldamente ancorate all’Emilia, Casappa non ha rinunciato all’espansione internazionale, che, in seguito allo sbarco negli USA nel 1993, ha portato il gruppo in otto Paesi, divisi tra Americhe, Europa e Asia. È proprio in quest’ultimo continente, nello specifico in Cina, a Shanghai, che si concentrano gli investimenti del gruppo negli ultimi anni, con uno stabilimento produttivo che ha raggiunto, nel 2018, una superficie di 9000 mq2 e oltre 110 dipendenti. I mercati internazionali rappresentano una componente fondamentale per Casappa, che nel 2017 registrava circa l’80% del suo fatturato all’estero.
La forte dimensione del gruppo, che è arrivato a contare 722 dipendenti nel 2019, non ne ha tuttavia mutato la struttura manageriale, che rimane a gestione familiare. Giunta alla terza generazione, Filippo ed Elena Casappa, assieme a Luciano e Renato, gestiscono Casappa SpA e Ikron Srl tramite la holding Finrel.
Gli ottimi risultati raggiunti dal gruppo negli anni gli sono valsi il riconoscimento come azienda Champion del 2020. Nello specifico, nel 2019 il gruppo ha registrato un fatturato di 155,40 mln di euro, con un CAGR, tra il 2013 e il 2019, del 7,37%, un ebitda di 24,50 mln, per un ebitda margin del 15,77%, e una pfn di -45,75 mln, per un rapporto pfn/ebitda di -1,87. Numeri ottimi, che erano valsi a Finrel un rating MORE di BBB, sinonimo della sua elevata redditività e solidità finanziaria.
Circa il 2020, invece, i numeri rilasciati da Finrel sono pochi, ma bastano per capire che la flessione registrata nell’anno della crisi pandemica è importante. Il fatturato, attestatosi a quota 129,3 mln, ha registrato un calo del 16,79% sul 2019. L’ebitda, pari a 15,5 mln, cala del 36,74%, portando l’ebitda margin all’11,99%. Numeri critici, e peggiori della media del settore: secondo uno studio Anima-Confindustria, il settore della meccanica nel suo complesso ha registrato, nel 2020, perdite di fatturato del 9,4%, con il settore della “logistica e movimentazione” come il più colpito, con cali di fatturato stimati del 13,8%.