Con l’economia circolare si vince. Cartesar, tra le aziende più attive nel settore delle carte riciclate per il cartone ondulato, ha battuto la crisi grazie alla trasformazione dei rifiuti in risorse sempre più pregiate. «Abbiamo investito nella digitalizzazione e ora produciamo a ciclo continuo una carta con prestazioni superiori alle altre», spiega Fulvio De Iuliis, responsabile commerciale della società salernitana, che ricicla ogni anno 130 mila tonnellate di carta da macero trasformandola in bobine con cui si potrebbe foderare per sei volte e mezzo la circonferenza della Terra. L’impresa familiare, in cui il padre Felice De Iuliis e la madre Immacolata Franciosa si dividono le cariche di direttore generale e amministratore delegato – ma hanno già trasmesso gran parte delle deleghe ai tre figli: oltre a Fulvio, Carlo e Carlotta –, è passata da un fatturato di 27 milioni nel 2011 a 43 milioni dell’anno scorso, con 11 milioni di margine operativo lordo, e punta a crescere ancora nel 2019.
Cartesar è stata favorita in questi anni dallo sviluppo dell’ecommerce, che ha spinto la domanda di cartone ondulato, mentre ha sofferto della crisi della carta grafica, perché le cartiere di quel settore hanno cominciato a riconvertirsi, creando un surplus di offerta sul mercato della carta per ondulatori. «L’efficienza dei processi e la qualità del prodotto ci aiutano a battere la concorrenza», precisa De Iuliis, che è anche vice presidente della rete d’imprese «100% Campania».
Qualità raggiunta anche grazie alle nuove tecnologie: «La nostra carta ha caratteristiche meccaniche migliori a parità di peso, un bel vantaggio per i nostri clienti», rileva l’imprenditore. Ma l’innovazione non si ferma qui. «Stiamo lavorando a soluzioni innovative per sostituire la carta in fibra vergine utilizzata oggi negli imballaggi dell’ortofrutta e dei surgelati, per rendere questi prodotti più sostenibili», spiega De Iuliis, che bene interpreta la crescita del mercato del packaging della carta, a discapito di quello in plastica, materiale considerato sempre più inquinante e quindi da evitare il più possibile. Cartesar è una delle cartiere più a Sud d’Europa e vende i suoi prodotti soprattutto in Italia, ma per esporta il 20% della produzione in Grecia, Nord Africa e Centro America.
*L’Economia, 11 marzo 2019