Il segreto è la famiglia. La propria d’origine e quella degli altri. Dal padre Alessandro, che negli anni Cinquanta diversificò l’attività di costruttore,Pietro Federico Delaini ha ereditato l’attività: un campeggio sulle rive del lago di Garda, a Peschiera. Delle famiglie degli altri, si occupa professionalmente. «Sì, perché quello che offriamo al camping Bella Italia – dice Delaini –è un soggiorno senza pensieri. Penso soprattutto ai servizi di guardianìa nei confronti dei bambini, degli ospiti più piccoli. I genitori da noi si sentono al sicuro, possono mandare tranquillamente i loro figli a far la spesa al supermercato e godersi la vacanza». Un campeggio è quanto più old economy si possa considerare, nel panorama delle imprese. Ed è spesso collegato a un’idea di vacanza low cost, talvolta con pochi costi e minori benefici. Non è il caso del Bella Italia, che in una sessantina d’anni d’attività è arrivato a estendersi su 340 mila metri quadrati e ha una capienza di 7.515 persone.
«Abbiamo chiuso positivamente il 2017, con oltre un milione di presenze, un fatturato di 21,7 milioni e un ebitda attorno al 50 per cento (11,36 milioni) – dice Delaini, 58 anni, forte della sua laurea in Economia e commercio-.Mi sono laureato a Verona, ma appena finito gli studi mi sono dedicato completamente al campeggio. È un lavoro che mi piace molto, che ho aiutato a sviluppare grazie a una squadra di straordinari collaboratori». Eauna visione dell’impresa che lo stesso Delaini non esita a definire «condivisa». Al campeggio tutte le attività interne sono decentrate. «Non aveva senso che chi si occupa degli ospiti si prendesse anche la responsabilità dei negozi e dei ristoranti – spiega Delaini – . Così abbiamo affidato il compito ad altre imprese, spesso piccole, meglio se famigliari. Abbiamo coinvolto persone del luogo, dato delle opportunità, creato un interesse diffuso. Sono cose che aiutano a fare il paese più bello. E i numeri sembrano darci ragione. Le richieste di prenotazione sono in crescita del 20 per cento rispetto al 2017, che non significa un equivalente aumento del fatturato, ma che ci portano comunque ad essere ottimisti nei riguardi della stagione che sta per iniziare. Il mio merito? Sa, spesso il turismo viene considerato come una attività secondaria o come diversificazione. Io invece ho dato tutto me stesso, spero di aver portato un contributo di professionalità».
Una delle caratteristiche del Bella Italia rispetto alla maggior parte dei concorrenti è la stagione allungata: quest’anno sarà dal 15 marzo alla prima settimana di novembre. «Lo facciamo perché dopo anni di investimenti e di ricerca sui mercati lontani, adesso c’è richiesta per questi periodi – spiega Delaini -. I nostri primi clienti sono tedeschi, poi olandesi, danesi, irlandesi. Gli italiani dopo, perché non considerano prioritaria la vacanza al lago: il mare e la montagna vengono prima. A tutti però offriamo svago, divertimento, sicurezza. Che con il clima mite del Garda ci aiutano con la clientela del centro e nord Europa». Spesso, l’ottobre italiano, vale l’estate degli altri.
*L’Economia, 16 marzo 2018