Quanto è costata davvero la Brexit al Regno Unito? A questa domanda cruciale risponde il nuovo libro di Peter Foster, “Brexit, l’inganno e i rimedi” (Post Editori), in uscita il 9 novembre nelle librerie italiane. L’opera, destinata a diventare un punto di riferimento nel dibattito sulle conseguenze dell’uscita britannica dall’UE, offre un’analisi lucida e imparziale di uno dei più significativi eventi geopolitici degli ultimi decenni.
Foster, attualmente redattore del Financial Times per le politiche pubbliche e gli affari interni del Regno Unito, porta nella sua analisi oltre vent’anni di esperienza come corrispondente internazionale. La sua prospettiva privilegiata, maturata tra Nuova Delhi (2004-2008), Pechino (2008-2012) e Washington DC (2012-2015), offre uno sguardo unico sulla complessa vicenda della Brexit, che ha seguito in prima linea prima come Europe Editor per The Telegraph e poi dal suo attuale ruolo.
Nel volume, l’autore conduce il lettore attraverso un’analisi approfondita del processo che ha portato alla Brexit, svelandone i retroscena politici e le dinamiche che hanno caratterizzato il referendum del 2016. Foster esamina le conseguenze dell’uscita dall’UE in diversi settori chiave: dall’industria all’agricoltura, dal turismo all’istruzione, fino al sistema sanitario nazionale. Con particolare attenzione viene analizzato l’impatto sulle relazioni diplomatiche internazionali e sul ruolo del Regno Unito nello scacchiere geopolitico mondiale.
I dati presentati sono allarmanti: alla fine del 2022 le esportazioni britanniche erano calate dell’11% rispetto al livello pre-Covid del 2018, mentre secondo una proiezione della Banca d’Inghilterra, la Brexit porterà a una contrazione del PIL del 3,5% nell’arco di 15 anni. La London School of Economics stima una perdita compresa tra il 6,3% e il 9,5% del PIL nei prossimi 10-15 anni, equivalente a circa 4.200-6.400 sterline per famiglia.
Particolarmente attuale risulta l’analisi delle prospettive future, soprattutto alla luce della recente vittoria laburista alle elezioni 2024 e dell’imminente revisione quinquennale dell’Accordo di uscita dall’UE prevista per il 2026. Foster non si limita a una critica dell’esistente, ma propone concrete strategie per migliorare la cooperazione con l’Unione Europea e permettere al Regno Unito di prosperare nel nuovo contesto globale.
L’autore presenterà il libro il 9 novembre al Festival Bergamo Città Impresa, in un dialogo sul futuro delle relazioni tra Regno Unito e Unione Europea. L’evento rappresenterà un’occasione unica per il pubblico italiano di approfondire con uno dei massimi esperti del settore le complesse dinamiche che stanno ridisegnando gli equilibri europei.