L’Austria limita il transito dei Tir al Brennero e scatena la protesta dell’autotrasporto italiano, che invoca l’intervento del governo. «Venticinque giorni di “numero chiuso”, dallo scorso marzo al prossimo luglio, per i camion in transito al Brennero. Un provvedimento unilaterale del governo del Tirolo austriaco – denuncia Nazzareno Ortoncelli, presidente Confartigianato Trasporti Veneto – che pesa come un macigno per le imprese ma che è avvenuto nella totale indifferenza del nostro Paese. Un blocco alla libera circolazione che va contro i principi fondanti della Costituzione europea da parte di uno Stato membro».
Il Tirolo vanta una lunga tradizione come regione di transito, essendo il ponte fra Nord e Sud nonchè l’anello di collegamento fra due aree culturali. Il Brennero, in quanto valico di minore altitudine nelle alpi austriache centrali, è il passo maggiormente trafficato tra l’Austria e l’Italia. A causa dell’autostrada del Brennero e delle altre direttrici di transito, il Tirolo è fortemente colpito dagli effetti del traffico di transito (oltre due milioni di Tir all’anno). E reagisce con le limitazioni. La norma già in vigore dal 22 marzo scorso prevede un numero massimo di 300 automezzi all’ora sull’autostrada dell’Inntal. Il filtro è posto a Kufstein Nord e riguarda i Tir provenienti dalla Germania e diretti verso sud. Il calendario dei divieti mostra per ora 25 date, da marzo a luglio (22 marzo, 3, 5, 26 e 30 aprile, 2, 7, 8, 11, 22, 23, 24, 28, 29, 30 maggio, 1 e 2 luglio) e sono quelle dove si è registrato il maggior traffico sull’asse del Brennero analizzando i flussi da settembre 2016 a febbraio 2018.
Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto e di Confcommercio, va all’attacco: «La regione del Tirolo – afferma Uggè in una nota – nei giorni scorsi ha dato applicazione alle limitazioni alla circolazione dei veicoli pesanti, nonostante un’interrogazione promossa da Conftrasporto-Confcommercio che ha ottenuto dalla commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc la conferma della non compatibilità delle norme europee con quanto annunciato, e poi applicato, dal governo austriaco. Connettere l’Italia – ricorda Uggè – è certamente un’esigenza indispensabile. L’importante è che non venga sconnessa l’Italia dal resto d’Europa. Quindi si chiede un netto, deciso e immediato intervento del presidente del Consiglio su questa illegittima decisione». Con quasi 47 milioni di tonnellate di merce sugli oltre 160 milioni che varcano i confini terrestri nazionali, il Corridoio multimodale (strada + ferrovia) del Brennero già oggi rappresenta di gran lunga il più trafficato corridoio transalpino e, dunque, il principale elemento di connessione tra l’Italia e l’Europa.