La bezonomia ha tante facce: per alcuni è una miniera d’oro, per altri una minaccia, per altri ancora un rivelatorio e libero da pregiudizi su un colosso della tecnologia che nel giro di pochi anni è arrivato al vertice del business mondiale.
Dire che è possibile ignorare Jeff Bezos equivale a dire che si potevano ignorare Henry Ford e Steve Jobs, titani che hanno letteralmente ridefinito le regole del business su scala mondiale. Il fondatore di Amazon è il nuovo disgregatore attualmente sulla piazza. Ha creato l’algoritmo del 21° secolo in grado di creare ricchezza su ricchezza.
Un settore alla volta, i tentacoli di Amazon stanno strizzando e fagocitando tutto ciò che incontrano e, nel mentre, cambiando profondamente il modo di intendere l’economia, il mondo del lavoro e, in generale, la società. Per questo motivo, i principi grazie ai quali Bezos ha raggiunto la sua posizione dominante – come ci racconta Dumaine nel libro – vengono imitati dai suoi concorrenti in tutto il mondo: l’ossessione per il cliente, la tensione elemento in grado di condizionare la vita. Per tutti un fenomeno da seguire per salvare il proprio business.