Un fatturato di 37,42 mln di euro, in crescita del 27,22% rispetto ai 29,41 mln del 2020 e del 25,91% sui 29,72 mln di ricavi del 2019. E anche la marginalità del 2021 è risultata in miglioramento, attestandosi a quasi 6,14 mln rispetto ai 5,211 mln del 2020 e ai 5,12 mln del 2019 (su cui segna un +19,75%). Si è chiuso così il 2021 di Berti Macchine Agricole Spa, azienda di Caldiero (VR) attiva nella produzione di macchinari e attrezzature altamente specializzate per l’agricoltura e il movimento terra.
Un’impresa che, prima di tutto, si definisce una famiglia, tanto che questa parola svetta all’apice della piramide dei valori che l’azienda si prefigge di seguire nella sua attività di ogni giorno. A cominciarne la ‘tradizione’ negli anni Venti è stato Livio Berti, aprendo un’azienda artigiana nel settore della costruzione di attrezzi agricoli nel vicentino. L’attività passa da costruzione generica a specializzata nei primi anni Settanta, dopo la produzione della prima trinciatrice specifica da vigneto e frutteto.
In tutti questi anni uno degli obbiettivi principali di Berti è stato quello di costruire macchine innovative e attrezzature di alta qualità, studiate appositamente per la manutenzione e la bonifica professionale degli spazi verdi a livello urbano, agricolo e forestale. Un prodotto che fosse esportabile in tutto il mondo: per questo oltre alla sede nel veronese, grazie alla propria rete vendita l’azienda è presente con la sua offerta di 500 modelli non solo in tutta Italia, ma anche nei cinque i continenti.
Le attrezzature Berti nascono infatti da materiali di primissima qualità e adottano soluzioni tecnologiche avanzate. Un esempio è il sistema Berti4Connect lanciato nel 2021, che valorizza i propri macchinari con l’interconnessione, l’informatica e la digitalizzazione al fine di garantire una riduzione dei costi, miglior qualità, maggiore tracciabilità e un minor impatto sull’ambiente.
Un impulso all’innovazione che viene anche dai risultati finanziari. Dal 2015, quando il fatturato dell’azienda si attestava a circa 21,25 mln, Berti ha avuto un tasso composto di crescita annuale del 9,89%. E dal 2019 al 2021 l’Ebitda margin medio è stato del 17,06%. L’esercizio 2021 si è chiuso inoltre con un reddito operativo di 5,05 mln, utili per 3,96 mln e un patrimonio netto che sfiorava i 23,67 mln.
L’azienda aveva cassa per 10,41 mln grazie a una Posizione finanziaria netta (Pfn) negativa. Il rapporto tra la Pfn e l’Ebitda medio tra 2019 e 2021 è dunque di -1,9. Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score AA, punteggio vicino al massimo grado di solvibilità per una società rappresentato dalla tripla A. E il Roe, l’indice di redditività sul capitale proprio, nel 2021 è stato pari al 16,74%.
Berti Macchine Agricole è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera e poi presentata durante l’anno tramite un tour che vedrà protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.