Si è aperta con un confronto sulle imprese tecnologiche e sulle loro ambizioni la seconda edizione autunnale del Festival Città Impresa. Alla Camera di Commercio di Bergamo, dopo i saluti delle autorità cittadine, a partire dal sindaco Giorgio Gori, sono stati l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, e Stefano Paleari, professore di Analisi dei Sistemi Finanziari e commissario straordinario di Alitalia, guidati dal direttore del Festival Dario Di Vico, a confrontarsi su “Le ambizioni della tecnologia made in Italy”.
“Ci sono tante imprese in settori diversi, dalla meccanica alla meccatronica passando per la farmaceutica, che esportano tecnologia, che brevettano, che continuano a fare in modo che l’Italia sia un grande leader mondiale sotto il profilo industriale”, ha spiegato Paleari. “Se vogliamo avere delle nuove Leonardo o Brembo, dobbiamo accompagnare le piccole e medie imprese verso la crescita”, ha aggiunto Profumo. “Questo è un salto che dobbiamo fare, perché solo di pmi il Paese non può reggere un confronto internazionale sempre più agguerrito”, ha condiviso Paleari.
Spazio durante la giornata anche per i temi della buona finanza e dell’equilibrio pensionistico del Paese, uno dei temi su cui si reggono i conti pubblici. “Chi si lamenta del welfare italiano dovrebbe provare ad andare in Paesi come Stati Uniti o Australia, non gli ultimi arrivati, e vedere com’è la situazione. In Italia ci lamentiamo troppo”, ha chiosato Alberto Brambilla, presidente del Cento studi e ricerche Itinerari previdenziali.
“Credo che sarebbe stato possibile perseguire la strada della flessibilità magari allargando l’Ape sociale che era già stata introdotta dal governo Gentiloni”, ha detto Elsa Fornero, già ministro del Lavoro e autrice di ‘Chi ha paura delle riforme’. “Quello che dispiace è che si torna all’idea di diritto acquisito, non ci si chiede chi pagherà il conto, che andrà alle generazioni giovani. Mi sembra che sia una miopia politica”, ha aggiunto.
Di crescita delle imprese e ruolo della finanza hanno parlato l’ad di Italmobiliare, Carlo Pesenti, e il presidente di Cdp, Massimo Tononi. Le imprese italiane “devono evolversi” anche per arrivare a “dimensioni più compatibili per la concorrenza internazionale”, ha detto Tononi, che ha ricordato anche come per l’Italia l’export sia “un tema fondamentale”, visto che negli ultimi anni “ha contribuito per il 6% alla crescita”. Per Pesenti serve “una buona finanza per buone imprese”, ma se le nostre aziende sanno essere competitive è “il sistema Paese che deve essere più efficiente”. Fra i temi dibattuti al Festival Città Impresa nella prima giornata anche appuntamenti cruciali come le elezioni europee del 2019 e le idee di un manager visionario come Sergio Marchionne.
Il programma di domani
La giornata di sabato 27 ottobre si aprirà con due incontri. In “Precariato e reddito di cittadinanza. Il cerchio da quadrare” il confronto sarà fra Andrea Montanino, chief economist di Confindustria, Michele Tiraboschi, direttore del Centro Studi Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Pasquale Tridico, docente di Economia del Lavoro Università di Roma Tre, consigliere del ministro Luigi Di Maio (sala Mosaico, ore 11); “Le Fabbriche aperte e l’orgolgio della comunità” sarà invece l’occasione per presentare l’edizione 2018 di ‘Open Factory’, con Marco Amato, Lavazza Museum manager, Alberto Brivio, presidente Imprese&Territorio, Danilo Farinelli, direttore generale Carnia Industrial Park e Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese e presidente Progetto Manifattura Milano (sala Giunta, ore 10). La giornata proseguirà con “Il futuro dell’automobile”, un confronto a tre fra Max Hoßfeld, senior researcher University of Stuttgart, Roberto Pinto, docente di Supply chain management, Università di Bergamo e Rebecca Shenk, chief financial officer ARENA 2036-The Flexible Factory for the Car of the Future (Sala Funi, ore 10), e con una lectio magistralis dell’ex direttore del Corriere e presidente di Longanesi, Ferrucio de Bortoli, dal titolo “Il caso italiano spiegato ai giovani”(sala Mosaico, ore 11.30), a cui seguirà un’intervista di Dario Di Vico al presidente della Lombardia Attilio Fontana. In contemporanea Massimiliano Magrini, managing partner United Ventures, Giorgio Donadoni, amministratore delegato Co.Mac., e Luca Vignaga, amministratore delegato Marzotto Lab, si schiereranno “In difesa dei visionari”. Nel pomeriggio spazio a “Cina-Italia. Scenari Globali e alleanze commerciali”, con una relazione di Andrea Goldstein, senior economist Ocse e membro del comitato scientifico di Easternational, e gli interventi diAlberto Bombassei, presidente di Brembo e della fondazione Italia-Cina, e di Shen Wenrong, direttore generale ZTE Italia, (sala Mosaico, ore 15). Ampio spazio anche la mondo delle imprese con una coppia di incontri: “Imprese alla ricerca della giusta dimensione” vedrà come protagonisti Giovanni Barone, responsabile Servizio Studi Ubi Banca, Aniello Aliberti, presidente Piccola Industria Confindustria Bergamo, Alberto Brivio, presidente Imprese&Territorio e Luca Gotti, responsabile Bergamo e Lombardia Ovest Ubi Banca (ore 11.30, sala Funi, Ubi Banca); “Imprese Champion, cosa serve per continuare a crescere” raccoglierà invece le voci di Sergio Modina, presidente di Filtrec, e di Marina Pezzoli, ad di Niuko Innovation&Knowledge (sala Giunta, ore 15). Al tema della formazione permanente, sempre più cruciale, sarà dedicato un incontro organizzato da Egega, dal titolo “Studiare tutti, studiare sempre”, che vedrà confrontarsi Rosaria Cappetta, docente della Sda Bocconi School of Management e autrice di ‘Apprendimento Non Stop’ e Alfonso Fuggetta, ad e direttore scientifico di Cefriel (ore 15, sala Funi). “Persone e merci in movimento, Bergamo e il Nord” sarà l’occasione per fare il punto sul futuro della città con Aldo Cristadoro, amministratore delegato Twig, il sindaco Giorgio Gori, il sociologo Aldo Bonomi e Stefano Scaglia (sala Funi, ore 16.30); contemporaneamente il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, il giornalista Oscar Giannino e Gianluca Passarelli, docente di Scienza politica alla Sapienza di Roma si confronteranno su ‘Il partito del Pil. Imprenditori e politica’. Al segretario della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, ad Andrea Garnero, economista del lavoro all’Ocse, e al direttore di FedermeccanicaStefano Franchi spetterà invece il compito di rispondere alla domanda “C’è una questione salariale in Italia?” (sala Mosaico, ore 18).