Passare da azienda delle feste a quella del quotidiano è un cambiamento quasi rivoluzionario. Alla Balocco lo hanno realizzato in circa dieci anni con l’avvento, alla guida dell’impresa piemontese, di Alberto Balocco, terza generazione della famiglia che la fondò nel 1927.
Negli ultimi dieci anni Balocco ha investito oltre 50 milioni di euro in tecnologia, puntando sulla crescita per linee interne. Un cambiamento che ha portato alla creazione di una divisione di prodotti continuativi, frollini in particolare, che hanno consenti to alla marca di essere presente nelle case dei consumatori italiani non solo a Pasqua e Natale, ma tutte le mattine. Nell’ultimo decennio Balocco ha pianificato una strategia di investimenti costanti in R&D e implementazione delle linee produttive, l’azienda è cresciuta al ritmo di un milione al mese, fino a diventare co-leader nei due segmenti.
«Il nostro compito non è ancora concluso — afferma Alberto Balocco, amministratore delegato del gruppo — . L’azienda è concentrata sul lancio del nuovo brand dal posizionamento premium “Bottega Balocco Italian Bakery 1927”. I piani per lo sviluppo dell’export, che vale attualmente il 13%, prevedono la creazione di linee dedicate. Già oggi i prodotti Balocco sono distribuiti in 67 Paesi, dall’Europa agli Usa, dal Medio Oriente all’Australia. La crescita delle esportazioni sarà sostenuta in futuro da un’offerta prodotti studiata in esclusiva per rispondere alle abitudini alimentari degli stranieri, con la competenza italiana nella sana e corretta alimentazione. Proprio per realizzare questo obiettivo, grazie ad un altro importante investimento, è in corso l’ampliamento del sito produttivo di Fossano, che ospiterà presto nuove linee da cui nasceranno i prodotti da forno destinati all’export. Grazie ai lavori, in fase di completamento, la superficie coperta aumenterà da 46 mila a 58 mila metri quadrati».
Un cambiamento non trascurabile per un’azienda che nel 1975 andava in onda con il primo spot tv su «Carosello» e con ricavi per 200 milioni di lire. Il giro d’affari della Balocco è quasi raddoppiato nell’ultimo decennio, passando dai 103 milioni di euro del 2008 ai 185 milioni di euro del 2017. Il 60% dei volumi è realizzato all’interno della Ue e il 40% nei paesi extra Ue. Il tutto senza rinunciare al cosiddetto mercato di ricorrenza: oggi in Italia Balocco occupa il 22% nel segmento ricorrenza Natale e il 19% in quello delle
festività pasquali, confermandosi al secondo posto.
«Sempre più spesso i nostri competitor saranno multinazionali ma la sfida non ci impaurisce — avverte Balocco —. Con il nuovo impianto potremmo debuttare an che nel settore indulgence (snack che si consumano lontano dai pasti) che apre nuove prospettive. Abbiamo risorse e competenze per proseguire nel nostro percorso di crescita e trasformazione».
L’Economia 15 marzo 2019