Un super decreto in arrivo per Genova con Fincantieri in pole position per la costruzione del ponte e Autostrade esclusa dai giochi. Il ministero delle Infrastrutture ha inserito nel documento che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri di domani o dopodomani, passaggi normativi più stringenti per i gestori autostradali e deroghe al codice degli appalti per velocizzare l’iter di costruzione. Nel dettaglio il decreto darà il via libera alla “banca dati unica e monitoraggio delle opere”. Nasce anche una “agenzia di vigilanza” che si occuperà di reclutare gli ingegneri necessari per seguire e verificare le procedure avviate. Sul lato dei concessionari ci sarà una prima stretta che riguarderà i nuovi collaudi e verifiche, che per legge ricadranno sulle spalle dei gestori. Sarà presentata una deroga al Codice degli appalti che punta a depotenziare il rischio di contenziosi. In pratica, la costruzione del nuovo ponte non dovrà attendere l’esito di gare. I lavori, con tanto di inizio e consegna dell’opera stabiliti dal proprietario ( cioè lo Stato), passeranno per l’affidamento diretto o attraverso una procedura informale a chiamata ristretta.
A questo proposito l’Ue — secondo quanto riferito dallo stesso ministro Toninelli ieri nel corso di un’audizione in Parlamento — sarebbe ” in linea di massima” non contraria a una strada di questo tipo anche se attende l’esito delle verifiche interne. Le stesse regole europee concedono spazi: «Le amministrazioni pubbliche possono aggiudicare appalti senza pubblicare un bando di gara solo in casi specifici » è scritto nelle normative Ue che citano circostanze «di estrema urgenza dovuta ad eventi imprevedibili ». Nel decreto ci sono soluzioni e norme a favore della città: come agevolazioni alle imprese costrette a una delocalizzazione temporanea e la definizione di ” zone ad economia speciale”. Inoltre, sono presenti interventi per la ” neutralizzazione degli interessi per mutui”, oltre alla “sospensione delle cartelle esattoriali” e di altri balzelli. Nel corso dell’audizione Toninelli ha ribadito che «la sciagura di Genova ci impone di adottare nuove misure. Si parte dalla ricostruzione del ponte i cui lavori dovranno ultimarsi al più tardi tra un anno » ha spiegato il ministro che ha poi riaffermato la volontà di escludere Autostrade. Nel decreto trova posto pure la revisione « integrale del sistema delle concessioni» e misure punitive nei confronti delle società «nel caso di ricorsi manifestamente strumentali » . Ma è certo che nell’ipotesi di mancato affidamento della costruzione del ponte ad Autostrade — che spiega di aver speso 5,14 miliardi in manutenzioni dal 2000 ci saranno strascichi legali. Infine, in serata il governatore ligure Giovanni Toti, ha annunciato che nel weekend partirà il monitoraggio dei monconi del ponte per consentire il rientro delle famiglie nelle case per il recupero dei beni.