Mercato dell’auto ancora con il segno meno nel mese di marzo. La serie negativa prosegue ininterrotta dallo scorso settembre. Le immatricolazioni sono calate del 3,9% in Europa. Del 9,6% in Italia. Nel vecchio continente hanno fatto meglio di noi — pur restando in territorio negativo — la Germania (-0,5%), la Francia (-2,3%), la Spagna (-4,3%). Peggio la Grecia (-13,9%). Per trovare segni positivi bisogna andare in Danimarca (+33,2%), in Lettonia, Lituania e in alcuni Paesi dell’Est europa come la Romania (+20,8%).
Se si considerano i risultati delle singole case automobilistiche, si scopre che Volkswagen mantiene la leadership nel continente con oltre 412 mila immatricolazioni a marzo e un trend sostanzialmente stabile (-0,6%). Fca ha fatto peggio del mercato: -11,7%. Drastica frenata in particolare per le vendite di Alfa Romeo (-44,8%) mentre Fiat si ferma a un -12,1%. Compensano solo in parte questi risultati i segni più di Lancia e Jeep, rispettivamente +15,3% e +3,9%. Il risultato di Fca può essere in parte spiegato con la sospensione delle decisioni d’acquisto in attesa dei nuovi modelli che arriveranno da fine anno, per prime Jeep Compass e Jeep Renegade prodotte a Melfi, a seguire Alfa Tonale, il suv presentato a Ginevra e prodotto a Pomigliano, poi la Panda ibrida sempre a Pomigliano. Dall’altra parte ha pesato la maggiore dipendenza di Fca dal mercato italiano dove il gruppo ha una quota di mercato del 25%.
Come si diceva, le immatricolazioni in Italia sono calate più della media europea, complice la congiuntura economica. Poi c’è l’impatto sul mercato dei nuovi incentivi: da marzo è entrato in vigore il sistema di ecobonus ed ecotasse parametrato sulle emissioni delle nuove auto. E l’articolazione degli incentivi non premia i modelli del portafoglio Fca. Ieri assieme ai dati sulle immatricolazioni sono arrivati i rumors sull’interesse dei produttori francesi — Psa e Renault — rispetto a Fca. «Peugeot e Renault si contendono l’alleanza con Fiat», titolava ieri Bfm Business. Secondo il sito francese di informazione finanziaria per entrambe le case francesi l’alleanza con Fca significherebbe rafforzarsi in un mercato dell’auto che premia sempre più le economie di scala. Secondo Bfm Business comunque da più settimane è Peugeot che «ha aperto le ostilità» impegnandosi in discussioni con Fca, che in questa fase sembrano molto avanzate, fino alle questioni operative, ma ancora lontane da una conclusione.