«E’ uno stallo inaccettabile, da mesi non si sblocca niente, qui stiamo giocando con capitali pubblici futuro, servizi essenziali per i cittadini».Lo sfogo di Ruggero Feltrin, sindaco civico di Trevigiano, è quello che è alle origini della richiesta di convocazione dell’assembla di Ascholding da parte dei sindaci che chiedono la fusione inversa nella quotata Ascopiave, e non quella in Tlc propugnata da Lega, parte del centrodestra, e parte del centrosinistra.Il presidente di Ascoholding, avendo ricevuto la richiesta da oltre il 10% dei soci, ha convocato l’assemblea l’8 febbraio, giovedì. Non senza incassare anche una diffida, inviatagli dallo stesso Feltrin (ed estesa anche al cda) che aveva visto passare i 15 giorni da statuto senza avere notizie della convocazione.
E in attesa di quel che succederà giovedì, è già partita la controffensiva dei comuni dell’altro schieramento – fusione in Asco Tlc, su cui Carroccio e mezzo centrodestra, ma anche un pezzo di Pd non cedono di un millimetro: sono partite missive al presidente della holding, Giorgio della Giustina, fedelissimo del segretario nathional della Liga, Toni Da Re, che già chiedono il rinvio di ogni decisione. Su questa linea i comuni di Sernaglia della Battaglia e Miane con le sindache candidate in Parlamento Sonia Fregolent e Angela Colmellere, ma anche Maserada guidata da Anna Sozza (Pd), e Salgareda, con Andrea Favaretto, vicino a Direzione Italia. E la mozione del rinvio, co-firmata Fregolent-Sozza, aveva raccolto oltre l’80% dei consensi.
«Noi siamo veramente preoccupati», insiste Feltrin, «c’era chi nell’ultima assemblea pur sostenendo il rinvio aveva detto che ci si sarebbe dovuto ritrovare a stretto giro di posta, dopo le festività, per fare il punto una volta per tutte. E invece si sta facendo passare il tempo invano: aspettiamo il 7 marzo, l’udienza del Tar nel merito del ricorso di Plavisgas, ma se il verdetto non arriva entro il 23 marzo che è la scadenza ultima per adeguarsi alla riforma Madia, cosa si fa? Noi chiediamo che si voti la nostra proposta, che è molto chiara e che viene ribadita dalla sentenza di altre regioni. E che si discuta anche del patto di sindacato (lo ha proposto il Pd, ndr). Non possiamo davvero restare fermi. E chiedo: ma perché, se chi la maggioranza è sicuro del fatto suo, non ha fatto votare la fusione in Tlc? Devo dedurre che tutta questa certezza non c’è… Ma intanto questa situazione di incertezza sta danneggiando tutti».
Con Feltrin ci sono una quindicina di comuni, in primis Spresiano, con il sindaco Marco Della Pietra, Roncade, Povegliano, Carbonera. Chiaro il tentativo di riprovare l’attacco al blocco pro Tlc, per saggiarne la consistenza. E intanto, da Pieve di Soligo giungono rumors reiterati su consigli di amministrazione molto tesi nella quotata Ascopiave: nell’ultima seduta si è fatto fatica anche a deliberare, perché al momento di votare sono usciti 3 consiglieri.