Passare da piccola startup a società quotata in Borsa in poco più di dieci anni è possibile. E a dimostrarlo è la bresciana Antares Vision, nata nel 2007 e sbarcata nel 2019 su Aim Italia e poi, appena due anni dopo, su nel segmento Star di Euronext.
“Ci occupiamo – spiega il suo presidente, Emidio Zorzella – di garantire la qualità, la tracciabilità e la trasparenza, ma anche la sostenibilità e la sicurezza di prodotti e filiere attraverso la gestione dei dati”. Per farlo Antares Vision offre un ecosistema integrato di tecnologie sia software che hardware. “Siamo partiti una quindicina di anni fa con una clientela farmaceutica – prosegue Zorzella –, ma ora siamo attivi in tutta una serie di settori del life science, nel food and beverage e in ambiti come quello cosmetico, chimico e del packaging”.
Nei primi dieci anni della sua vita, l’azienda si è sviluppata principalmente tramite crescita organica, “cui sono state in seguito affiancate operazioni straordinarie”. Dal 2021, per esempio, grazie all’acquisizione di una società statunitense, Antares è sbarcata in California. Del 2022 sono invece le operazioni che hanno riguardato Acsis, Packital e Ingg. Vescovini che hanno rafforzato l’azienda bresciana nella gestione delle scorte connesse alla supply chain e nell’ispezione per il settore food and beverage.
Lo scorso anno ha inoltre visto il Gruppo siglare diverse partnership, come quella con Edgyn, azienda leader nello sviluppo di soluzioni di brand protection, e quella con il Centro Nazionale di Ricerca Agritech dell’Università di Napoli Federico II.
L’azienda impiega oltre 1.000 dipendenti. Oggi è presente in circa 60 Paesi nel mondo e conta una rete di oltre 40 partner internazionali: “L’export – precisa il suo presidente – è una voce importante dei nostri bilanci e raggiunge un peso di circa l’85%”.
Proprio guardando ai bilanci, Antares Vision è cresciuta nel triennio 2019-2021 aumentando il proprio fatturato da 122,41 mln di euro a 178,97 mln. I ricavi sono dunque cresciuti tra pre e post-pandemia del 46,21%. Dal 2015 al 2021, quando il fatturato toccava i 45,5 mln, il Cagr dell’azienda bresciana è stato del 25,64%. La crescita è poi proseguita anche nel 2022: i ricavi hanno toccato quota 223,5 mln, aumentando del 25% (o 19,5% escludendo il consolidamento delle acquisizioni di Acsis, Packital e Igg. Vescovini) sul 2021.
Un andamento analogo è stato presentato anche dall’Ebitda, passato dai 31,53 mln del 2019 ai circa 29,31 mln del 2020 e infine attestatosi ai 43,47 mln del 2021: dati che segnano una crescita del 37,82%. In termini percentuali, la marginalità nel pre-covid era pari al 25,76% del fatturato, diventata il 24,21% l’anno seguente e il 24,29% nel 2021. Nei tre anni l’Ebitda margin medio è stato del 24,69%. Nel 2022 la marginalità è calata leggermente a 40,6 mln (-6,6%), con un’incidenza sul fatturato del 18,2%.
Nel 2021 il reddito operativo ha sfiorato i 35,72 mln e il patrimonio netto è stato di 272,4 mln. L’azienda bresciana ha chiuso l’esercizio anche con un risultato di circa 12,4 mln, ma aveva debiti per 18,93 mln a causa di una Posizione Finanziaria Netta (Pfn) positiva. Il rapporto tra la Pfn e l’Ebitda medio dei tre anni è di 0,54. Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score BBB. Il Return on Equity del 2021 è stato pari al 4,55%.
Antares Vision è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Antares Vision è stata poi presente venerdì 12 maggio alla tappa di Bergamo del Meet the Champions, il tour che vedrà protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.