L’evento è simbolico, segna la ripartenza del Paese, e di uno dei suoi settori strategici, ovvero l’arredo. Ciò che non è simbolico è il costo: da 18 mila euro in su «per un’esposizione che cancella più di un decennio di evoluzione nella promozione del nostro settore, passata dal concetto di “prodotto” a quello di life style». Parliamo del “supersalone” del Mobile, evento in programma a Milano dal 5 al 10 settembre, i cui costi di partecipazione sono appena stati resi noti. «E non sono – rimarca un imprenditore – simbolici».
Rispetto ai 10 mila euro “attesi” si va dai 18 mila euro di un posizionamento base su parete da 6 metri quadrati al quale si somma una sorta di piattaforma antistante su pedana (2,5 metri per 6 circa), fino a 75 mila euro riservando superfici maggiori. A questo costo vanno poi aggiunte ulteriori spese per pedane, grafica ecc., non ancora quantificate, che portano il conto base presumibilmente vicino ai 25 mila euro. Non dimenticando trasporti, allestimento, personale, albergo, ristorante, spese varie… Rispetto alle quotazioni del consolidato Salone del Mobile, attorno ai 30/40 mila euro per spazi che si sviluppano in orizzontale e che consentono, come detto, di creare ambienti e proporre veri e propri “stili di vita”, il raffronto penalizza l’evento autunnale. Evento che soffrirà la carenza di un pubblico di buyer qualificati proveniente dall’estero, a vantaggio di normali visitatori, comunque autorizzati ad effettuare acquisti.
Va detto che l’offerta “supersalone” non è ancora completa, manca il portale dedicato, atteso per fine giugno, che rappresenta anch’esso una leva per la partecipazione alla manifestazione, e che dovrebbe consentire – negli intenti – proprio di sviluppare l’e-commerce. Al momento il fascino della “creatura” di Boeri appare offuscato, soprattutto agli sguardi delle piccole imprese, per le quali l’impegno economico di una partecipazione si scontra con le disponibilità erose dalla pandemia, e la freddezza rispetto ad un evento dal quale non si attende – diversamente dal solito – una spinta alla propria attività, assicurata invece dal tradizionale Salone di primavera. «Meglio risparmiare, e investire di più ad aprile 2022», è la considerazione di alcuni. È ancora presto per fare i classici conti, ma la percezione è che da Veneto e Friuli Venezia Giulia, due delle regioni in vetta per produzione ed export di arredi, la corsa per accaparrarsi un posto al supersalone non sia proprio iniziata. —