Salvatore Giannella si aggiudica il Premio Letteratura d’Impresa 2024 con la biografia “Michele Ferrero. Condividere valori per creare valore” (Salani). La premiazione si è svolta presso l’Auditorium Ermanno Olmi di Bergamo durante il Festival Città Impresa, alla presenza di Giuseppe Morici, vicepresidente Gruppo Feltrinelli
Il libro vincitore, che ha ottenuto 57 voti dalla Giuria dei Lettori composta da 250 persone, racconta la storia del grande imprenditore piemontese fondatore della Ferrero, aggiudicandosi anche la menzione speciale di auxiell.
Al secondo posto si è classificata Simona Baldelli con “Il pozzo delle bambole” (Sellerio, 54 voti), che ha ricevuto la menzione speciale di Manini Prefabbricati. Terzo classificato Marco Bentivogli con “Licenziate i padroni” (Rizzoli, 44 voti), premiato con la menzione speciale di Fine Foods & Pharmaceuticals. Quarta posizione per Giuseppe Lupo con “La modernità malintesa” (Marsilio, 31 voti), che ha ricevuto la menzione speciale di Confindustria Bergamo. Chiude la classifica Sebastiano Mondadori con “Verità di famiglia” (La nave di Teseo, 15 voti), premiato con la menzione speciale di Confindustria Lombardia.
Il Premio, promosso da ItalyPost, Fine Foods & Pharmaceuticals, Manini Prefabbricati e auxiell, si conferma come uno dei più significativi riconoscimenti nel panorama culturale italiano dedicati alla narrazione d’impresa, dopo il successo dello scorso anno di Alessandra Selmi con “Al di qua del fiume”.
Il titolo vincitore: opera e autore
Libro
Le intuizioni geniali, la visione internazionale, la capacità di ascoltare gli altri. L’attenzione certosina alla qualità dei prodotti, alle esigenze dei consumatori, al benessere dei dipendenti. L’invenzione di sistemi di produzione innovativi. L’amore per la famiglia e per la sua terra. La grande riservatezza e l’umiltà. La cura verso i valori umani, la responsabilità sociale. Michele Ferrero – il papà della Nutella e di decine di altre delizie amate in ogni angolo del pianeta – è stato non soltanto uno dei più grandi imprenditori italiani. È stato l’artefice di un modo di fare impresa che ha messo al centro la persona, secondo il motto ‘lavorare, creare, donare’. Ha imparato le basi artigiane dal padre Pietro, l’importanza dell’organizzazione commerciale dallo zio Giovanni, il senso dell’azienda dalla madre Piera, che negli anni Quaranta riuscirono a trasformare una pasticceria di Alba in una fabbrica. Subentrato al padre, scomparso prematuramente nel 1949, ha guidato l’azienda – con il sostegno costante della moglie Maria Franca – verso una crescita esponenziale. La Ferrero ha varcato i confini nazionali fino a diventare, anno dopo anno, una delle aziende più importanti e più apprezzate a livello globale. Un vero mito. Come si racconta la vita di un uomo che si è tenuto sempre lontano dai riflettori, lasciando parlare unicamente il proprio lavoro? Giannella ci è riuscito intervistando decine di persone che hanno vissuto fianco a fianco con ‘il signor Michele’. Ne è uscito un ritratto entusiasmante, che ricostruisce i traguardi storici di un’avventura inimitabile.
Autore
Salvatore Giannella (Trinitapoli, 1949) ha una lunga carriera giornalistica, iniziata negli anni Settanta con il settimanale Oggi. È stato direttore dell’Europeo tra il 1985 e il 1986, di Airone dal 1986 al 1994. Tra i riconoscimenti ricevuti, il premio Zanotti Bianco, consegnatogli nel 1978 da Sandro Pertini, e nel 2007 la medaglia d’oro del comitato scientifico internazionale del centro Pio Manzù presieduto da Mikhail Gorbaciov. Paulo Coelho lo ha definito ‘cronista della luce’.