È il 1984 quando cinque soci, tra cui Luciano Babetto, fondano la Criocabin Spa di Teolo, nella bassa padovana. Nata come produttrice di celle frigorifere, oggi l’azienda è leader non solo nazionale, ma mondiale nel design – tanto da aver lanciato la moda dei banchi a vetri dritti nel 2007 – e nella produzione di vetrine frigo e banchi murali di fascia alta per pasticcerie e macellerie.
Con l’inizio del terzo millennio, Criocabin dà il via alla serie di acquisizioni che sono proseguite fino ai giorni nostri. Nel 2000 viene incorporata Creative, anch’essa produttrice di banchi refrigeranti. Nel 2019 è il turno della padovana Zoin Refrigerazione, azienda dalla capacità produttiva di 8.000 vetrine refrigerate all’anno, e l’anno successivo di Mondel, attiva nella refrigerazione commerciale.
Oltre alla qualità dei prodotti, che coniugano industriale e artigianale, un’altra ‘linea guida’ che negli anni Criocabin ha seguito nella sua attività è quella della sostenibilità. Non è dunque un caso se l’ex presidente Babetto, agli inizi della propria carriera negli anni Sessanta, aveva cominciato costruendo in autonomia attrezzature da materiale riciclato.
Un impegno, quello verso la sostenibilità, che è poi proseguito sino a oggi: Criocabin è infatti parte dell’Unione del Caldo e del Freddo Green. Il gruppo di lavoro è nato spontaneamente nel 2021, coordinato da Legambiente, e riunisce 14 aziende italiane accumunate dalla volontà di perseguire un approccio sostenibile nel settore refrigerazione e del comfort domestico.
È anche per perseguire la propria mission di ‘cogliere il cambiamento delle abitudini alimentari, sviluppando nuovi concetti, funzionali e fortemente personalizzati, per la conservazione e l’esposizione dei cibi’ che Criocabin ha dato vita a una propria academy. Una serie di specifici programmi di formazione in cui l’azienda cresce piccoli gruppi – tra le 10 e le 15 persone – di giovani talenti e nello specifico ingegneri e laureati in economia.
Nel 2021 il fatturato dell’azienda della bassa padovana ha sfiorato i 29 mln, attestandosi a quasi 28,8 mln, e segnando un +45,58% su quello del 2020 (19,78 mln) e un +32,86% su quello del 2019 (21,68 mln). Dal 2015, quando i ricavi raggiungevano i 18,51 mln, Criocabin ha un tasso composto di crescita annuale del 7,65%.
Sempre in crescita, a livello valoriale, la marginalità negli ultimi tre bilanci. L’Ebitda si attestava a 2,25 mln nel 2019 ed è salito a 2,52 mln nel 2020 e a 3,57 mln nel 2021, dato che segna un +58,69% sul pre-covid. In termini percentuali si tratta rispettivamente di un margin del 10,37%, del 12,73% e del 12,39%, con una media nel periodo dell’11,87%.
L’esercizio 2021 ha registrato un reddito operativo di 1,27 mln e utili per oltre 1,03 mln. Il patrimonio netto in quell’anno era di 22,96 mln. L’azienda di Teolo aveva però debiti per 4,12 mln a causa di una Posizione finanziaria netta (Pfn) positiva. Il rapporto tra la Pfn e l’Ebitda medio del triennio 2019-2021 è dunque di 1,48.
Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score A. E il Roe, l’indice di redditività sul capitale proprio, nel 2021 è stato pari al 4,5%.
Criocabin è stata una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera e poi presentata durante l’anno tramite un tour che vedrà protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.