Nel tardo pomeriggio di sabato 20 maggio si è tenuta la cerimonia di assegnazione del Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione 2023 a seguito del voto espresso da 200 giurati popolari (di cui 182 i voti validi). A vincere il libro “Senza uguali” (edito Egea) di Guido Caldarelli con 42 voti.
Sul secondo scalino del podio Luca Amendola con il suo “L’algoritmo del mondo” (Il mulino) che ha ottenuto 37 voti, un solo punto di distacco dal terzo posto che va a Elena Esposito con “Comunicazione artificiale” (Egea – Bocconi University Press) con 36 voti. Arriva quarto invece il titolo di Cosimo Accoto “Il mondo in sintesi” (Egea) con 35 voti, chiude la classifica il titolo “Eppur s’innova” (Luiss University Press) di Luca De Biase con 32 voti.
A presiedere la Giuria Scientifica del Premio la rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, che intervenendo durante la cerimonia di assegnazione del premio ha sottolineato come spiegare l’innovazione sia importante per il nostro Paese: “Dobbiamo fare innovazione e saperla raccontare, solo in questo modo si creerà e svilupperà la capacità critica di conoscere e riconoscere ciò che è reale da ciò che non lo è. E la produzione editoriale di cui discutiamo in questa occasione rappresenta molto bene questo obiettivo necessario per la nostra società”.
Il direttore del Galileo Festival, Giovanni Caprara, ha invece evidenziato l’importanza della ricerca e dell’approfondimento: “In un mondo nel quale si parla “a tweet” e si scivola sempre verso la superficialità i libri sono un modo per approfondire ed essere più consapevoli ed è anche con questo scopo che promuoviamo il Premio sull’Innovazione”.
Il Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione, alla sua prima edizione, si propone di favorire le produzioni editoriali, con particolare attenzione alla qualità della scrittura, che raccontino e analizzino il mondo dell’innovazione sia sotto l’aspetto tecnologico che delle questioni etiche e filosofiche ad essa connesse. Il Premio ha lo scopo di favorire la crescita culturale, promuovendo una moderna cultura dell’innovazione in grado di stimolare lo sviluppo del tessuto industriale italiano, in occasione del Galileo Festival della scienza e dell’innovazione promosso da ItalyPost e dal Corriere della Sera.
Ma tornando al vincitore, il libro si presenta come un’analisi del mondo attuale, un mondo che diventa ogni giorno più connesso e complesso. L’autore, docente di Fisica teorica, modelli e metodi matematici all’Università Ca’ Foscari Venezia, racconta di città affollate, mercati finanziari globali, notizie false che in pochi minuti si diffondono ovunque, una pandemia che da un mercato asiatico arriva quasi a bloccare l’intero pianeta. Se la connessione sembra una proprietà facile da intuire, la complessità è un concetto più sfuggente, che si può sintetizzare come un sistema con un gran numero di componenti che può generare comportamenti inattesi, perché l’aggiunta di elementi non solo aumenta le dimensioni del sistema ma lo rende qualcosa di totalmente diverso. Capire la complessità significa rendersi conto di quanto siano interconnesse le variabili in gioco e imparare a prevederne l’evoluzione per pianificare un mondo migliore, più sostenibile e con maggiori opportunità per tutti.