Start-up nel 1996, Intred è l’operatore di telecomunicazioni che in Lombardia fa concorrenza a Fastweb. Nata a Brescia per volontà di Daniele Peli, fino al 2010 era un operatore Tlc che offriva collegamenti internet ad aziende e privati basandosi su una rete esterna, quella del competitor Telecom. Poi la svolta, racconta l’amministratore Peli: “Ci siamo resi conto che dovevamo differenziarci. Non potevamo competere con providers che avevano linee proprietarie, quindi abbiamo iniziato a investire nella nostra. E abbiamo scelto di evitare le grandi città, già in mano ai concorrenti, e di abbracciare invece tutti i paesi che le circondano”.
Ecco i due driver che hanno portato l’azienda a passare dai 7 milioni di fatturato nel 2014 agli oltre 40 milioni nel 2021, per una crescita media annuale del 20%. Il primo è proprio quella rete proprietaria su cui dal 2010 in poi Intred ha investito 64 milioni, 20 nel solo 2021. Investimenti che prima della quotazione, avvenuta nel 2018, arrivavano a sfiorare ogni anno il 100% dell’utile netto, e che ora si attestano comunque attorno al 90% una volta distribuiti i dividendi. Il secondo è il posizionamento strategico in un mercato di nicchia, ovvero la scelta di non affrontare una strenua competizione per le grosse città lombarde ma di raggiungere tutti i territori che i colossi delle telecomunicazioni tralasciano. “Per questo non pensiamo di espanderci oltre la regione ancora per un bel po’ di tempo. Perché il nostro business guadagna nella densità. Il nostro obiettivo è raggiungere i numeri più alti possibile di utenti nelle zone periferiche della Lombardia, e visto che qui si genera il 22% del Pil italiano il mercato è ancora tutto da occupare”, spiega Daniele Peli.
Un mercato che si sta trasformando grazie alla fibra ottica, che al momento rappresenta solo il 13% dei collegamenti presenti in Italia. Racconta Peli: “Per una società come la nostra, impegnata a realizzare una propria rete, non c’è momento migliore di questo per investire. Si passa a una tecnologia che ha un’affidabilità e una velocità completamente diversa rispetto al passato”. Investimenti sostenuti dunque, che non si fermeranno almeno per i prossimi 4 o 5 anni e che partono in grande, grazie al Bando Scuole lanciato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Intred ha infatti vinto il lotto per la regione Lombardia nel 2021 e un nuovo bando a maggio 2022, per un totale di quasi 60 milioni di euro che li porterà a collegare con la propria rete tutte le sedi scolastiche del territorio. Per la società bresciana è un’opportunità di crescita e una sfida non da poco, che può accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura di rete in tutta la regione e anticiparne così gli obiettivi di copertura.
Nel suo cammino di crescita, l’azienda Champion ha deciso anche di affrontare la quotazione in Borsa Italiana. “L’obiettivo originale era di raccogliere capitale per spostarci su tutte le province lombarde, poi ci siamo resi conto di quanta visibilità si ottenga. È stato fondamentale ottenere attrattività per il personale, perché le aziende sono fatte di muri, nel nostro caso di cavi, ma soprattutto di persone”, racconta Daniele Peli. E Borsa Italiana ha certamente apprezzato il modello di business della società, per cui il 90% dei ricavi è ricorrente e che mantiene un Ebitda stabile al 40%. Dall’emissione nel 2018, il titolo è cresciuto del 384%, portando con sé l’enterprise value che da 7 milioni è raddoppiato a 14 milioni.