Prendiamo la questione delle materie prime. La tendenza generale, nei mesi più critici della pandemia, è stata quella di tirare i remi in barca in attesa di tempi migliori.
Nel tessile, come peraltro in molti altri comparti, il vento però è cambiato rapidamente, e altrettanto rapidamente i prezzi di lana, seta e cotone sono saliti alle stelle. Adesso? «È ancora tutto bloccato dal Paese che spesso ha il monopolio: la Cina», spiega Marco Mantellassi, amministratore delegato di Manteco, leader nella produzione di tessuti di alta qualità, che con la pandemia ha visto il proprio fatturato calare di oltre il 20% (dai quasi 90 milioni del 2019 ai 71 del 2020).
L’incognita
Certo qualche formichina previdente, che aveva fatto scorte per tempo, c’è stata. Ma persino in questi casi ci si è trovati presto a raschiare il fondo del magazzino. E la situazione non dà segnali di cambiamento. Anzi, per Mantellassi non ne dà proprio, di segnali: «Non sappiamo se e quando sarà di nuovo possibile tornare ad acquistare a prezzi normali: dalla Cina arrivano poche informazioni e non chiare. Siamo arrivati al punto che un container da meno di 2 mila dollari oggi ne costa oltre 12 mila. E cosa fai, se non sai se e quando potrai averne ancora? Compri: a qualunque prezzo». Anche perché il mercato va inesorabilmente avanti. Mario Serrini, la cui Italprogetti produce impianti per le concerie, mette per esempio in guardia rispetto a un altro fenomeno: i grandi marchi francesi stanno acquisendo in Italia e, in parallelo, ristrutturano sul proprio territorio. Morale: le aziende italiane farebbero bene a tenere gli occhi ben aperti per potenziali concorrenti.
Altra nota dolente per le imprese del tessile: l’incertezza che ancora pesa sulla ripartenza degli eventi e delle fiere. La tensione qui è tangibile: «Il blocco del settore è stato totale, eppure misure e sostegni sono arrivati con il contagocce», spiega Carla Casini, la cui Alma produce tappeti e moquette in larga parte proprio per il mercato degli eventi, si è ritrovata nell’anno della pandemia con un fatturato dimezzato (da 46 a 22,7 milioni) e un risultato d’esercizio negativo per 296 mila euro (contro i 4,8 milioni di Ebitda 2019) «Senza alcuna certezza sulla reperibilità delle materie prime, chi lavora con tempistiche strette è perduto». Anche perché gli ordini non mancherebbero, anzi: dalla produzione dei tessuti fino a quella degli impianti e dei macchinari per l’industria tessile e conciaria, la domanda si sta risvegliando in tutta la filiera. La questione ora è: si riuscirà a soddisfarla?
Tante domande, ancora poche risposte. Si procede per tentativi, per intuizioni, si gioca d’anticipo. D’altronde è caratteristica delle imprese Champions, anticipare i tempi del mercato.
La reazione
Erano state loro, un anno fa, a prevedere che la ripresa sarebbe stata più forte di quanto non immaginassimo all’epoca. Sempre loro avevano messo in guardia, quando ancora l’allarme non era scattato, sull’alta marea dei prezzi delle materie prime seguita al progressivo allentarsi delle restrizioni. Saranno ancora loro, adesso, a fare da termometro all’economia italiana post Covid. Come dice Antonello Marcucci, la cui Umbragroup nel 2020 ha perso il 20% del fatturato (scendendo a 180 milioni) e il 15% della marginalità (28 milioni): «È fondamentale avviare un piano a lungo termine sui mercati complessi. Non ha senso spendere tante chiacchiere sul 2021 e sul 2022: ormai so- no dietro l’angolo, sono già domani. Noi dobbiamo pensare al dopodomani: ai prossimi cinque, dieci anni. Così sì, possiamo porre le basi di un ragionamento strutturato sul futuro dell’economia italiana».
Bisogna, insomma, giocare d’attacco. Guardare avanti. Verso quale orizzonte, nessuno lo sa con certezza: la visuale è ancora un po’ offuscata. Ma comunque qualcosa sui radar lampeggia: il tema della sostenibilità dei processi di produzione, per esempio.
«Chi non ne fa un asset centrale è già fuori», prevede Mantellassi. «Il mondo sta cambiando, il progresso va avanti», rincara Marcucci. «Non possiamo limitarci a seguirlo: dobbiamo anticiparlo».