Il 2050 è l’orizzonte, per molte agenzie internazionali, entro il quale si determinerà il futuro del mondo, questa è la premessa del libro di Perulli, Nel 2050. Passaggio al nuovo mondo.
L’ingiustizia ambientale globale avanza ed essa va interrotta prima che sia troppo tardi. La globalizzazione non ha affatto portato benessere a tutti, come sostiene la retorica neoliberale e anche il pensiero progressista, al contrario, ha commesso molti errori che ci hanno portato al punto su cui ora ci ritroviamo a riflettere.
Sarebbe opportuno riuscire ad invertire questi processi attraverso una vera e propria “marcia indietro” delle diseguaglianze globali, innescando catene regionali del valore anziché catene globali che penalizzano i paesi emergenti.
Le classi dirigenti attuali sono le dirette responsabili di questo enorme aggravamento dello stato del pianeta poiché non hanno saputo riflettere l’insieme dei cittadini nella presa di decisioni vincolanti per tutti.
Questo libro ci fa riflettere su quelli che sono stati fino ad ora gli errori ed è un appello a mobilitarci per progettare un nuovo mondo.