La Pietro Fiorentini, azienda vicentina passata dai 70 milioni del 2004 ai 283 del 2018, con gli utili saliti da saliti da 9,9 a 23,8 milioni. Come ci sono riusciti? Al successo concorrono diversi fattori. Anzitutto il forte impulso alla managerializzazione voluto dalla terza generazione imprenditoriale, che si è impegnata nella costituzione di un team coeso, giovane e responsabilizzato a cui delegare importanti fasi operative sotto la guida dell’amministratore delegato Mario Nardi. In secondo luogo, l’attitudine psicologica a considerare le comfort zone come i principali pericoli per la vita di un’impresa, convincendosi che è solo mettendosi continuamente in discussione che si possa migliorare. Attraverso il volume Massimiliano Del Barba mostra in concreto come le aziende possano trasformare la propria cultura imprenditoriale classica, basata sul vecchio metodo del comando-controllo, in pratiche manageriali più evolute.
Più che un’azienda liquida, la Pietro Fiorentini potrebbe essere definita un’azienda in costante movimento. E questo non solo perché oggi nei suoi stabilimenti italiani e internazionali la disposizione dei macchinari e delle postazioni di lavoro è soggetta a una incessante ridiscussione funzionale e ridefinizione d’assetto, nella logica scientifica del miglioramento continuo dell’efficienza delle linee di produzione. Ma anche perché questo movimento – e dunque la volontà di spostarsi, di cambiare, di non dare nulla per acquisito, di saper rinunciare ai vantaggi immediati della comfort zone alla ricerca di un livello di qualità superiore – è di fatto parte del Dna stesso di un’azienda che, nata nel 1940 e giunta alla terza generazione imprenditoriale, ha saputo fare del Lean Thinking e dell’integrazione con la metodologia Agile non soltanto una leva di crescita finanziaria e dimensionale, ma anche la bussola per navigare nelle acque tempestose che l’economia mondiale sta oggi attraversando. Un’azienda che tutti i giorni è impegnata nel difficile compito di individuare gli sprechi e le inefficienze per liberare spazio, tempo e, soprattutto, creatività. Quella creatività tutta italiana che si rende evidente nel cibo, nella moda e nel design, ma che è insita in ogni nostra azione, dalla più semplice alla più complessa, e che attende solo dei giovani leoni, guidati da maestri saggi e capaci, per esplodere definitivamente e raggiungere risultati straordinari.
L’autore
Massimiliano Del Barba Bresciano, classe 1979, diploma classico al liceo Arnaldo da Brescia, laurea in Storia dell’Industria a Milano, premio Barbiellini Amidei 2011 con un’inchiesta sull’evasione fiscale, autore di “Storia del distretto armiero gardonese” (Fondazione Micheletti, 2007) e di “Grandi evasori, l’isola dei famosi di chi evade le tasse” (Editori Riuniti, 2011), un passato al Sole 24Ore e al Corriere dal 2011 dove scrive di Economia, Imprese e Innovazione, sia per la redazione locale di Brescia, sia per l’edizione nazionale.
Post Editori, Padova, dicembre 2020, Collana I Champions. Formato: 13,5 x 20,5 cm, 194 pagine, bianco/nero, rilegatura in brossura. Prezzo: 14,90 € EAN: 9788894556711