Ci sono momenti in cui occorre accarezzarlo. Altri in cui è necessario disturbarlo oltre le righe. È sempre lui: il libro. In questo caso due. Per “Armi, Acciao e Malattie’ e “Collasso”, scritti da Jared Diamond, si è autorizzati a strizzarli, studiarli come il testo del primo esame all’Università. Impossibile lasciarli intonsi. Troppe le cose da imparare, da capire, da approfondire.
Sono due libri scritti in tempi diversi: il primo nel 1997, il secondo nel 2005. Partono da due domande opposte: perché l’Europa ha conquistato il mondo? Perché alcune civiltà – anche molto potenti – del passato sono scomparse? Sono domande che si intersecano. Pongono questioni di attualità.
Diamond, biologo di fama mondiale, nella sua analisi adotta il metodo comparativo per individuare i fattori che hanno determinato il crollo o lo sviluppo delle società. Di tutta evidenza che le malattie hanno giocato nella storia sempre un ruolo importante, se non decisivo. La conquista delle Americhe nel 1500 da parte degli spagnoli – Cortés nel 1519 con gli Atzechi; Pizarro nel 1531 con gli Inca – è dovuta più alle malattie infettive che alle spade.
Fin dal secolo scorso le epidemie hanno sempre fatto gli interessi degli Europei per la loro lunga frequentazione con gli animali domestici. Nel nuovo secolo diventa obbligatorio porsi questa domanda: chi avvantaggera’ l’attuale pandemia? Siamo al capolinea del mondo occidentale come lo abbiamo conosciuto? I paesi Europei e gli Usa saranno quelli che pagheranno il maggior numero di contagi e di morti? La Cina ne trarrà un vantaggio geopolitico da tutto questo? Oppure anche la Cina sarà stritolata dagli effetti della forte interconnessione economica con gli Usa e l’Europa? Domande a cui nessuno è in grado di rispondere con certezza. Sicuro è che tra le righe di Diamond qualche indicazione emerge. Questa crisi avviene, a livello mondiale, in uno dei momenti più bassi della leadership istituzionale degli ultimi 70 anni. E questo è sempre stato un fattore importante lungo le traiettorie della Storia. La Storia è scienza, non fiction.