Edizione avanza nel disegno strategico della controllata principale Atlantia. Secondo fonti stampa i Benetton sarebbero pronti a cedere fino al 49% Aeroporti Di Roma (Adr), detenuta al 100% proprio dalla holding infrastrutturale quotata. Inoltre entro i primi mesi del 2020 si dovrebbe arrivare alla definizione di due nuovi amministratori delegati per gestire il grande impero delle infrastrutture: autostrade, aeroporti e i sistemi di pagamento dei pedaggi Telepass. Con il ritorno di Gianni Mion, in questi ultimi sei mesi, si è lavorato duramente a Treviso per definire un piano per modificare la struttura di governo del gruppo infrastrutturale.
Lunedì nel consueto cda natalizio, secondo fonti stampa, si sarebbe fatto un punto sullo stato dell’arte della holding infrastrutturale e delle sue partecipate e si sarebbe anche definito come procedere sul fronte della nomina del nuovo ad di Atlantia. Da quel che risulta, entro febbraio, si dovrebbe definire una short list da portare all’attenzione di Edizione per poi individuare due soggetti. Un amministratore delegato che si occuperà della arte internazionale di Atlantia, dei rapporti con Abertis e delle relazioni con i soci internazionali, un altro ad, invece, che sarà concentrato sulle attività italiane. Al momento sulla rosa dei candidati non c’è nessuna indicazione, nè si sa se una delle due caselle potrebbe essere riempita eventualmente da una figura apicale del mondo di Edizione. Intanto la settimana scorsa sono stati revocati i poteri al comitato esecutivo che reggeva Atlantia dopo l’addio di Giovanni Castellucci ripartendoli tra il presidente Fabio Cerchiai e il direttore generali Giancarlo Guenzi.
Il presidente Mion già aveva anticipato che la nuova Atlantia deve trasformarsi sempre più in una holding pura, con un più forte coinvolgimento della famiglia nelle diverse società operative. Tutta la seconda generazione seduta in cda di Edizione, ad eccezione di Alessandro Benetton, ha fatto ingresso nei consigli delle diverse società e il direttore generale della cassaforte della dinasty veneta, Carlo Bertazzo, è entrato anche nel consiglio di Autostrade. E sempre Mion aveva già manifestato l’intenzione di aprire al capitale delle diverse società operative, sul modello di quello che è già avvenuto con ConnecT, la società che tiene la maggioranza relativa di Cellnex. Nel 2020 si punterà su questi dossier ( senza fretta) con l’obiettivo di ampliare il peso dell’estero. Secondo le valutazioni la sola quota di Adr che potrebbe essere messa in vendita ammonta a 5 miliardi di euro. Intanto Atlantia ieri in Borsa ha chiuso al +2,61%, spinta dall’ipotesi che il Governo possa rinviare la decisione sulla revoca delle concessioni. La preferenza, secondo Bloomberg, sarebbe quella di una soluzione negoziata piuttosto che una revoca.