Ogni giorno nel mondo vengono lasciate miliardi di tracce: ogni nostra ricerca in internet, ogni “movimento” di una macchina di uso comune o di un apparecchio industriale. Una miniera inestimabile di informazioni, i big data, che però servono a poco se non si trovano strumenti, modalità, approcci per interpretarli. In che modo la scienza dei big data cambierà la medicina? È possibile utilizzarli per studiare il riscaldamento globale? In un mondo sempre più dominato dall’automazione, l’intelligenza di queste macchine andrà a sostituire le capacità umane o ne sarà un’estensione e un potenziamento?
Trieste Next 2019, il festival della ricerca scientifica di Trieste (Città Europea della Scienza 2020), è dedicato proprio ai big data. Il titolo dell’ottava edizione è infatti Big Data, Deep Science. Il futuro della ricerca e dell’uomo nell’epoca dell’intelligenza aumentata.
Il programma dell’edizione 2019 è stato presentato in anteprima il 4 settembre alla conferenza stampa che si è tenuta presso la rappresentanza della Commissione Europea a Milano.
Fra gli ospiti di punta dell’edizione 2019 troviamo Marc Mézard, direttore della Scuola Normale Superiore di Parigi, Peter Wadhams, docente di Fisica degli oceani dell’Università di Cambridge (fra i protagonisti del recente documentario HBO Ice on fire, prodotto da Leonardo di Caprio), Luca Attias, commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale. E poi ancora: Oliver Bruns e Jian Cui, rispettivamente principal investigator in SWIR imaging e nanomateriali e nanofotonica all’Helmholtz Pioneer Campus di Monaco; Sabina Leonelli, filosofa della scienza all’Università di Exeter; Antonio Moschetta, medico e docente di Medicina Interna Università di Bari; Anna Mondino, capo Unità di Ricerca IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Attesissimo è anche l’appuntamento con la nuova nave di ricerca oceanografica dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale OGS di Trieste, la rompighiaccio “N/R Laura Bassi” che verrà presentata in anteprima assoluta proprio in occasione del festival.
Come ogni anno l’obiettivo di Trieste Next è quello di favorire il dialogo tra ricerca e impresa e di promuovere il confronto costruttivo tra le cosiddette discipline STEM (scienze, tecnologie, ingegneria e matematica), e le scienze umane e sociali. Fra gli ospiti di spicco troviamo infatti alcuni importanti imprenditori, fra i quali Federico Faggin, fisico, imprenditore e inventore (fra le tante cose) del primo microprocessore commerciale al mondo, Fabrizio Renzi, direttore della ricerca di IBM Italia e Marco Landi, ex presidente di Apple.
Valore aggiunto del festival è anche la presenza dei tanti e autorevoli istituti di ricerca del territorio, che vantano una consolidata ed eccellente expertise proprio nei big data e che porteranno quindi la loro esperienza diretta in questo ampio e variegato campo di studi.
Quella di quest’anno è l’ottava edizione del festival ed è promossa dal Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, ItalyPost, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), Immaginario Scientifico e Area Science Park. Trieste Next 2019 gode del patrocinio del Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC) e si svolge in collaborazione con la Commissione europea. Main partner della manifestazione è Intesa Sanpaolo; content partner del Festival la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, l’Helmholtz Zentrum München ed Egea.
In contemporanea con Trieste Next 2019, la sera del 27 settembre si svolge inoltre La Notte Europea Dei Ricercatori.
Anche quest’anno la Commissione Europea ha selezionato il festival della ricerca scientifica come punto di riferimento italiano per le manifestazioni di divulgazione scientifica.
Focus sui big data e altri highlight
La crescente importanza dei big data nella ricerca scientifica ha portato all’emergere di nuovi approcci e paradigmi, come la deep science, che collega e integra livelli di analisi diversi, e la creazione di strumenti come l’intelligenza aumentata, la sola in grado di “capire” le enormi quantità di informazione che la moderna tecnologia rende oggi disponibili. Tutto questo riguarda i campi di ricerca più disparati, dalla salute al clima, passando per l’intelligenza artificiale, le neuroscienze, l’applicazione nel campo industriale e molto altro ancora.
Questo ampio e variegato panorama è ben rappresentato a Trieste Next 2019 anche attraverso l’esperienza diretta dei tanti e autorevoli istituti di ricerca del territorio. Questo polo scientifico è infatti fra più competitivi in Europa e negli ultimi anni sta sviluppando una notevole expertise proprio nell’ambito dei big data e del supercalcolo. Il supercomputer Ulysses di SISSA/ICTP; la nomina del Centro Internazionale di Fisica Teorica ICTP da parte dell’agenzia Unesco International Telecommunication Unit a centro di eccellenza internazionale per i big data e l’internet delle cose; la collaborazione della SISSA nel progetto della rete europea di computer di classe pre-exascale, sono solo alcuni degli esempi fra i quali non manca anche un’offerta formativa eccellente, come corso di laurea magistrale in Data Science and Scientific Computing e il master in Robotics dell’Università di Trieste, o il master in high performance computing MHPC di SISSA/ICTP. Tutto ciò fa di Trieste Next 2019 un’occasione imperdibile per essere informati su questo argomento.
Trieste Next 2019 conferma e amplia ulteriormente il suo respiro internazionale. Sono infatti ospiti della manifestazione personaggi di spicco come il fisico Marc Mézard, direttore della Scuola Normale Superiore di Parigi, con la conferenza dal titolo Verso l’era dell’intelligenza aumentata. Si parla invece di cambiamento climatico in Farewell to ice, la keynote lecture (in inglese) di Peter Wadhams, docente di Fisica degli oceani dell’Università di Cambridge, ispirato al libro Addio ai ghiacci, finalista per il Premio Galileo 2019. Focus sul panorama italiano con Luca Attias, commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale che analizza i progressi fatti dal nostro paese in materia di sviluppo digitale.
L’incontro con Federico Faggin, fisico, imprenditore e inventore (fra le tante cose) del primo microprocessore commerciale al mondo, è l’occasione per approfondire il tema delle intelligenze dell’uomo e del computer.
Spazio all’intelligenza artificiale anche con Fabrizio Renzi, direttore della ricerca di IBM Italia e il suo talk dal titolo Intelligenza artificiale o intelligenza aumentata? cui parteciperà anche Alessandro Vitale, amministratore delegato e fondatore di Conversate, autore di Artificial intelligence (Egea).
Sempre in tema, Marco Landi, ex presidente di Apple, propone un talk dal titolo Digital revolution: ieri, oggi e… domani.
Durante la conferenza stampa è stato inoltre annunciato un appuntamento davvero imperdibile: la presentazione in anteprima assoluta della nuova nave da ricerca oceanografica, la rompighiaccio “N/R Laura Bassi”, “erede” della famosa OGS Explora, già protagonista di numerose campagne artiche e antartiche. La nave sarà attraccata proprio davanti alla splendida Piazza dell’Unità d’Italia per tutti i tre giorni della manifestazione e sarà aperta al pubblico per la prima volta grazie a un calendario di visite guidate a cura dei ricercatori OGS.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche presentato il trailer di Tech stories la prima web series realizzata da Area Science Park, ente nazionale di ricerca e innovazione. Cinque puntate in cui imprenditori e ricercatori raccontano le motivazioni e le passioni che li hanno spinti a realizzare i loro progetti di ricerca e sviluppo tecnologico. La serie sarà presentata ufficialmente a Trieste Next.
Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.triestenext.it.
Eventi, ospiti, e argomenti in dettaglio
Come annunciato, la maggior parte degli appuntamenti della manifestazione è dedicata ai big data, che tuttavia saranno declinati in ambiti di ricerca diversificati.
Salute
La salute è un tema centrale in ogni edizione di Trieste Next e quest’anno non fa eccezione, anche grazie alla ormai consolidata collaborazione con Fondazione AIRC.
AIRC è protagonista di diversi appuntamenti, come quello con Maria Francesca Mossutto, scientific officer di AIRC, che nel suo intervento Storie di ricerca (di successo) illustra come AIRC finanzia la ricerca oncologica con la testimonianza di un giovane ricercatore.
Un altro incontro targato AIRC è quello con Antonio Moschetta, medico dell’Università di Bari e ricercatore AIRC, con la conferenza I big data e la nuova sfida del microbiota.
Da non perdere il consueto appuntamento con What’s Next? Il futuro della ricerca sul cancro, che presenta alcuni dei ricercatori di punta di AIRC: Anna Mondino, Luca Vago, Barbara Belletti, Giannino Del Sal e Davide Melisi. La tavola rotonda è moderata dal giornalista medico-scientifico Marco Pivato (Tuttoscienze-La Stampa).
AIRC propone inoltre l’intervento Il futuro della ricerca medica, tra app e nuove tecnologie con il divulgatore scientifico Massimo Temporelli.
Tra le novità di quest’anno, l’importante collaborazione con il Centro Helmholtz di Monaco, protagonista di La medicina riparte dai dati: nanomateriali, nanofotonica e imaging con Oliver Bruns, principal investigator SWIR imaging Helmholtz Pioneer Campus e Jian Cui, principal investigator nanomaterials and nanophotonics Helmholtz Pioneer Campus.
A cura dell’Università di Trieste è invece la conferenza intitolata L’ingresso dell’intelligenza artificiale in medicina, in bilico tra enormi potenzialità e nuovi problemi, che fra gli speaker vede la presenza di Robert J. Alexander, medical officer – Healthcare and Life Sciences – IBM Italia.
Lo European Research Council – ERC, che anche quest’anno dà il patrocinio alla manifestazione, propone Come fare ricerca in Europa, un seminario di approfondimento sui progetti di ricerca ERC curato da Giovanni Felici, seconded national expert ERC-European Research Council, oltre all’evento speciale Il futuro della ricerca in Europa durante il quale si presenteranno prestigiosi progetti di ricerca finanziati da ERC e guidati da Sabina Leonelli (Università di Exeter), Stefania Milan (University of Amsterdam), e Paolo Fiorini (Università di Verona).
Il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie – ICGEB di Trieste propone quest’anno la conferenza Trieste Science & the City Young: come crescere un cuore sano, che coinvolge alcuni dei suoi ricercatori di punta.
Big data e sport analytics, l’utilizzo dei dati statistici nella pratica sportiva è invece l’intervento curato dall’Università di Trieste con (tra gli altri) il giornalista sportivo di Sky sport Massimo Tecca, il blogger sportivo Dario Costa e Paola Zuccolotto dell’Università di Brescia.
L’intelligenza: biologica, artificiale, aumentata
Grande spazio quest’anno viene dedicato al cervello, sia esso quello biologico dell’essere umano o quello digitale di computer e, soprattutto, supercomputer.
Marc Mézard, è certamente uno degli ospiti di punta dell’edizione 2019, e terrà una keynote lecture dal titolo Verso l’era dell’intelligenza aumentata. Mézard sarà introdotto da Stefano Ruffo, direttore della SISSA di Trieste.
L’intelligenza aumentata è anche il focus dell’intervento di Fabrizio Renzi, direttore di ricerca IBM, dal titolo Intelligenza artificiale o intelligenza aumentata? Con Alessandro Vitale (Conversate) e Maurizio Fermeglia (Università di Trieste), cercherà di rispondere all’interrogativo su come saranno gestiti i rapporti umani in futuro e nel mercato del lavoro, e che relazione ci potrà essere tra l’umano e il non umano.
L’intelligenza artificiale – e come questa entrerà nel mercato del lavoro – è argomento del talk Marco Landi, ex presidente di Apple, Digital revolution: ieri, oggi e… domani.
Robotica e AI sono alla base di una nuova rivoluzione industriale. Sono ormai presenti nel settore dei trasporti, della contrattualistica, nel campo del lavoro e perfino nel tempo libero e nell’ambito delle decisioni giudiziarie. Come normare tutto ciò? A questo tema è dedicato il seminario Quali regole per l’intelligenza artificiale? organizzato dall’Università di Trieste. Strettamente collegato allo stesso argomento ma con un taglio più “politico” i talk Tecnologie per il potere con Giovanni Ziccardi, docente di Informatica giuridica dell’Università di Milano e Marco Pacini, caporedattore de L’Espresso, e Usare il cervello con il giornalista medico-scientifico Marco Pivato.
Il lato (umano) dell’intelligenza artificiale è invece esplorato da Gianni Camisa, chief operating officer Neosperience, Mattia De Rosa, direttore della Divisione Cloud & Enterprise Microsoft Italia, e Nicola Palmarini, program manager e Al Ethics Lead MIT-IBM Watson Al Lab, autore di Immortali. Economia per nuovi highlander (Egea).
Si fa infine il punto sull’AI con il seminario Intelligenza artificiale a che punto siamo, con Alessandro Vitale, amministratore delegato e fondatore Conversate, autore di Artificial Intelligence (Egea).
Il cervello “biologico” è invece al centro dell’intervento di Davide Zoccolan, neuroscienziato della SISSA, che tiene un seminario dal titolo Neuroscienze e intelligenza artificiale.
L’impresa incontra la scienza
Trieste Next è tradizionalmente un’occasione di incontro per le imprese e il mondo della ricerca scientifica, incontro che promuove un dialogo che favorisce la crescita reciproca.
La digitalizzazione è fondamentale sia per le imprese che per la ricerca, ma a che punto sta il nostro paese? Nella conferenza dal titolo Italia: un paese troppo poco digitale? Luca Attias, commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale del Governo italiano, fa un po’di chiarezza.
Il rapporto tra mondo dell’impresa, dell’innovazione e della ricerca sarà al centro di una serie di appuntamenti, a partire da L’impresa alla sfida dell’innovazione, con Zeno D’Agostino, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Bruno Marin, amminsitratore delegato AMB, e Renzo Simonato, direttore regionale Veneto Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo. Una riflessione che verrà portata avanti anche in Ricerca e impresa: prove di dialogo, curato sempre da Fondazione AIRC, e in La ricerca incontra l’impresa, dove la presentazione del progetto Smact Competence Center vedrà dialogare Monica Cristanelli, responsabile Coordinamento territoriale prodotti e segmenti Direzione regionale Veneto Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo, con Fabrizio Dughiero, prorettore al Trasferimento tecnologico e al rapporto con le imprese dell’Università di Padova.
I big data sono entrati ormai anche nel mondo dell’impresa e del business. Ne parlano (fra gli altri) Luigi Cannari, vicecapo del Dipartimento di Economia e Statistica della Banca d’Italia e Silvia Figini, docente di Statistica economica dell’Università di Pavia nel talk Big data: nuove informazioni e nuovi strumenti per l’economia, la finanza, il business.
Respiro internazionale per The promise – and risk – of the fourth industrial revolution, incontro (in inglese) organizzato da The World Academy of Science TWAS con esperti dall’Africa, Italia e Sudamerica.
Intelligenza artificiale e deep learning, droni e robot, blockchain e smart contract, cybersicurezza: l’automatizzazione sta ridisegnando le nostre idee e categorie concettuali, le attività professionali e le relazioni umane, le pratiche cognitive e disciplinari, l’etica e la politica. Cosimo Accoto del MIT di Boston ne parla nell’incontro Il mondo ex machina, cinque brevi lezioni di filosofia dell’automazione ispirato dal suo ultimo libro (edito da Egea).
Trieste è anche il suo porto, per il quale le relazioni con il mondo dell’impresa e della ricerca del suo territorio sono cruciali. Se ne parla in Trieste e il porto digitale del FVG: idea o prospettiva concreta, con Zeno D’Agostino, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, e Roberto Siagri, presidente Eurotech. L’incontro è curato da Science Industries.
Ambiente
I big data sono centrali nella ricerca sull’ambiente e sul clima. Il polo triestino della ricerca vanta un’importante tradizione di studi in questo campo.
Da non perdere la keynote lecture con Peter Wahdams, Farewell to ice, ma anche Ocean of things per la conoscenza degli oceani, con Marco Zennaro, di ICTP, e Alessandro Crise di OGS.
OGS, che quest’anno a Trieste Next presenta in anteprima la nuova nave rompighiaccio “N/R Laura Bassi”, propone anche il talk Esplorare le zone polari: viaggio nel tempo con la modellistica numerica. Sempre a cura di OGS anche Citizen science per il monitoraggio ambientale, dove si racconta come ogni cittadino può contribuire alla ricerca per la protezione dell’ambiente.
Il cosmo
Trieste è un centro di livello internazionale per gli studi in astrofisica e cosmologia e i big data sono ormai pane quotidiano per gli scienziati che lavorano in questo campo.
La conferenza Big data e i misteri dell’universo con Massimo Lamanna, del Cern di Ginevra, ed alcuni scienziati di INFN Trieste racconta proprio come si usano e analizzano questi dati per scoprire come è nato ed evoluto il nostro universo.
Carlo Baccigalupi della SISSA di Trieste traccia invece uno scenario per il futuro nell’intervento Cosmo e dati: sfide e misteri per il prossimo decennio.
Informazione, filosofia, arte
Una singolare esperienza di divulgazione a cavallo tra impresa e ricerca scientifica è quella proposta da Area Science Park, con Tech stories, una web series in cinque puntate che racconta altrettante esperienze, i cui protagonisti sono ricercatori e imprenditori che operano in diversi settori: dall’astrofisica alla sensoristica, dalla nutrizione alla stampa 3D. La web series sarà presentata in anteprima nazionale in occasione del festival.
Di disinformazione, fenomeno purtroppo sempre attuale, si parla in Fake news e polarizzazione: come cambia l’informazione ai tempi di internet, con Davide Casati del Corriere della Sera e Fabiana Zollo, dell’Università Ca’ Foscari.
Fabio Ricciato, della Commissione Europea, Maurizio Pessato, di SWG, e Susanna Zaccarin dell’Università di Trieste guardano invece guardano al pubblico e alle sue opinioni, con l’intervento Big data: un nuovo paradigma per i sondaggi di opinione.
Il tradizionale caffè delle scienze sarà invece dedicato al Nuovo umanesimo nell’era dell’intelligenza aumentata, una riflessione filosofica al confine fra scienze STEM e umanistiche.
La musica invece è al centro dell’appuntamento Giuseppe Tartini e i suoi allievi: la scienza del suono a cui seguirà un concerto del conservatorio Tartini di Trieste
Attività in piazza, concerti, mostre e attività per le scuole
Il cuore di Trieste Next è sempre l’intensa attività degli istituti di ricerca nei gazebo in Piazza dell’Unità d’Italia che popolano il Villaggio Trieste Città della Conoscenza. La proposta anche quest’anno è molto ricca.
Università degli Studi di Trieste
Come ogni anno l’Università offre un ampio programma di attività e laboratori nei suoi gazebo.
Dipingere con gli occhi: il dipartimento di Ingegneria e Architettura propone un sistema di eye-tracker che cattura lo sguardo dell’osservatore. I movimenti delle pupille si trasformano così in dati. Le informazioni vengono interpretate da un robot che disegna un’immagine riproducendo il movimento oculare. In questo modo i visitatori, guidati dai ricercatori possono dipingere con gli occhi.
Originale anche la proposta AI-italo svevo, lettere da un’intelligenza artificiale anche questa a cura del Dipartimento di Ingegneria e Architettura. Un team multidisciplinare di studenti universitari, ricercatori e bibliotecari propone ai visitatori un’esperienza interattiva che fonde intelligenza artificiale e letteratura, nata dalla collaborazione tra la Biblioteca Civica Attilio Hortis e il Machine Learning Lab dell’Università di Trieste. I visitatori possono ricevere una lettera che sembra scritta da Italo Svevo, creata con tecniche di generazione automatica del testo basate sull’apprendimento profondo. Le lettere possono essere personalizzate indicando un destinatario e i temi possono essere scelti tra quelli più cari a Italo Svevo.
Il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche propone La tavola periodica degli elementi. Tre postazioni multimediali permettono ai visitatori, guidati da un team di chimici, di navigare sul web alla scoperta di immagini, filmati e dati storici. I più curiosi possono cimentarsi anche in alcuni quiz e giochi.
A cura del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, la postazione Ingegneria biomedica e medicina di precisione dove il visitatore può indossare e testare dei dispositivi biomedici, sperimentando su di sé alcune delle tecnologie innovative sviluppate dai bioingegneri dell’Università di Trieste per ottimizzare le terapie, potenziare prevenzione e diagnosi, supportare la riabilitazione.
Comune di Trieste
Lo spazio del Comune di Trieste propone le attività del Museo Civico di Storia Naturale. Innumerevoli forme di vita, storie naturali della biodiversità. Come funziona un Museo di Storia Naturale? Dall’antica tassidermia al moderno edutainment: piante, animali, funghi, rocce, minerali e fossili sono l’alfabeto che descrive il nostro territorio, da portare anche a casa.
SISSA/ICTP
Diverse le attività proposte nello spazio che vede collaborare ICTP e SISSA. Superprogrammatori! è un laboratorio didattico per imparare a pensare in modo creativo e a ragionare come un vero programmatore. Con Simul-action invece si può riprodurre il mondo all’interno del computer: materiali, molecole, terremoti, cambiamento climatico, imbarcazioni e tanto altro.
Dallo spazio-tempo alla materia oscura, dal Big Bang alle onde gravitazionali, quali sono i misteri dell’universo e come fanno gli scienziati a risolverli? I visitatori possono scoprirlo con l’attività Alla scoperta dei segreti dell’universo. Spazio alla matematica con Sfidemate, matesfide, Numeri, forme, colori: giochi, enigmi e rompicapi matematici da risolvere con ingegno, intuito e fantasia.
OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e geofisica sperimentale
A cura di OGS l’attività I numeri della natura, un dialogo tra scienza, natura e tecnologia, dall’oceanografia alla geofisica, dai cambiamenti climatici alla sismologia. Un’occasione per immergersi nelle attività di ricerca legate alla natura e all’ambiente a 360 gradi per incontrare i ricercatori e scoprire gli strumenti che vengono utilizzati dall’OGS.
Mare Nordest propone invece l’attività la Fisica del nuoto che presenta i principi fisici di idrodinamica che stanno alla base della disciplina natatoria: spinta di Archimede, portanza e resistenza, terzo principio di Newton. I ricercatori del settore sveleranno, in modo semplice e stimolante, alcune curiosità della scienza applicata al nuoto al fine di contribuire al miglioramento delle prestazioni dell’atleta.
INAF – Istituto Nazionale di Astronomia, Osservatorio Astronomico di Trieste
L’Osservatorio astronomico di Trieste propone Dal telescopio all’universo virtuale, tre percorsi che illustrano l’uso di big data in astronomia. Partendo da una “visita” con visori di realtà virtuale del percorso che porta i dati dal telescopio alla scrivania degli scienziati, fino alle immagini della nostra galassia registrate in varie lunghezze d’onda.
TWAS – L’Accademia mondiale delle scienze
La Scienza per lo sviluppo sostenibile è protagonista dello spazio di TWAS. Ricerca scientifica, istruzione, politiche scientifiche e diplomazia al servizio dei paesi in via di sviluppo. A partire dalla visione del premio Nobel per la fisica Abdus Salam, oggi oltre 1200 scienziati provenienti da oltre 103 paesi del mondo collaborano in network scientifici fra il Sud e il Nord.
ICGEB – International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology
L’ICGEB propone L‘intelligenza artificiale nelle biotecnologie: una serie di esperimenti realizzati con metodologie high tech e macchine a intelligenza artificiale per ottenere grandi quantità di dati e risultati in breve tempo, che i visitatori potranno toccare con mano. Anche quest’anno ICGEB propone un’Escape Room a tema: un laboratorio mobile, in un container, dove risolvere quesiti di biologia molecolare. L’unico modo per uscire è quello di risolvere combinazioni di numeri, formule chimiche, sequenze di lettere o di amminoacidi.
Area Science Park/Elettra Sincrotrone
Big data: ma a che cosa servono tutti questi dati? Da questa domanda parte l’attività proposta da Area Science Park. Smartphone, computer quantistici, sensori, satelliti. Oggi le nuove tecnologie forniscono, spesso in tempo reale, una grande mole di dati, fonte di informazioni utili per ricercatori e imprenditori. Dalla trasformazione digitale alla salute, dall’aerospazio all’analisi finanziaria: in che modo aziende ed enti di ricerca li utilizzano? E in che modo possono apportare benefici nella vita dei cittadini? Il percorso proposto da Area prova a dare delle risposte concrete.
Elettra Sincrotrone propone invece Viaggio con Ely tra le linee di luce: attraverso gli “occhi” del robot Ely è possibile compiere un viaggio virtuale alla scoperta delle linee della macchina di luce di sincrotrone Elettra.
Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
AIRC propone le attività Che faccia ha un tumore? che spiega le caratteristiche di una cellula tumorale a partire dalla visualizzazione delle cellule sane al microscopio e Cosa mangiamo veramente? un’attività che attraverso il gioco si propone di fornire alcune semplici regole sull’alimentazione per la prevenzione delle malattie oncologiche da mettere in pratica giorno dopo giorno.
Fondazione ITS A. Volta per le Nuove Tecnologie della Vita
Un viaggio alla scoperta del mondo biomedicale e delle nuove tecnologie della vita quello proposto dall’Istituto Tecnico Superiore “A.Volta”: dal neuronavigatore chirurgico ai wearable device, dai prototipi 3D alla tecnologia AAL (Ambient Assisted Living). Il tutto per migliorare la qualità della vita, anche a casa.
ISTAT
Titolo dell’attività proposta da ISTAT è Big data, open data e statistica: I big data sono già parte della statistica ufficiale. È ragionevole pensare che sostituiranno del tutto le tradizionali tecniche di rilevazione? I ricercatori ISTAT aiuteranno il pubblico a scoprirlo.
ANVOLT
Intelligenza artificiale e salute pubblica: tra mito e realtà: il pubblico potrà scoprire le terapie personalizzate e diagnosi per immagini automatizzate utilizzate in oncologia, l’utilizzo della tecnologia nella ricerca per sviluppare nuove terapie, lo sviluppo di biotecnologie che stanno facendo avanzare la frontiera dei Big Data della salute e molto altro ancora.
Immaginario scientifico
Il science centre propone lo spazio speed science: modelli di smart city realizzati con Arduino e attività di tinkering, discussion game, play decide: nuove strategie di intervento per coinvolgere il pubblico e sviluppare la cittadinanza scientifica.
Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.triestenext.it.