Pensa che l’innovazione sia determinante per fare la differenza in un mercato complesso Giovanni Ferrari, presidente di Brevetti Cea, azienda fondata a Vicenza nel 1957 e specializzata in tecnologie per il settore farmaceutico. L’avventura imprenditoriale comincia con l’invenzione di una macchina, la «Zicar», pensata per automatizzare alcuni processi nella fase di controllo e confezionamento delle fiale mediche. Per arrivare oggi alla produzione di macchinari e sistemi di ispezione per l’industria farmaceutica talmente evoluti da permettere all’azienda di fatturare quasi 40 milioni di euro nel 2018 (+5,2% sull’anno precedente), dei quali il 95% realizzati fuori dai confini nazionali: circa duemila i macchinari già installati nelle principali multinazionali farmaceutiche. «La nostra vocazione internazionale – spiega Ferrari – ha permesso all’azienda di registrare grandi successi all’estero (tra i mercati che vanno meglio Europa, Stati Uniti Cina, India, Turchia) fin dall’inizio. Adesso, poi, grazie anche al miglioramento dello stile di vita e dell’accesso al farmaco, abbiamo allargato la nostra presenza anche in nuovi mercati, in primis nell’ex Unione Sovietica e in estremo Oriente».
Lo sviluppo è possibile anche grazie ai continui investimenti fatti dall’azienda vicentina per l’automazione (la prima macchina per l’ispezione completamente automatica è prodotta già alla fine degli anni Settanta) e in nuove tecnologie: dai microprocessori ai sistemi di lettura ottica, fino alle telecamere ad alta velocità. «In questi anni – osserva il presidente – abbiamo investito diversi milioni di euro per sviluppare soluzioni tecnologiche che consentissero valori di efficienza un tempo impensabili: non solo sui prodotti standard, ma anche per applicazioni complesse come vaccini e liofilizzati».
Al centro della strategia di Brevetti Cea, del resto, è il continuare a rispondere al meglio alle richieste di un mercato sempre più esigente. «Abbiamo puntato molto – conclude Ferrari – sulla personalizzazione dei nostri macchinari, lavorando in primo luogo sulle singole esigenze dei nostri clienti. In più, l’introduzione dell’intelligenza artificiale sulle nostre macchine ci spinge a confrontarci con nuove realtà e richieste produttive. Infatti, uno dei nostri obiettivi futuri è di non limitare le nostre tecnologie sofisticate al mondo dei farmaci, ma di estenderle presto anche ad altri settori».