Mettere i batteri al servizio del benessere delle persone. Questa è la missione della Sacco e dei due fratelli Martino e Francesco Verga, eredi di una lunga tradizione familiare nel settore, a partire dal Caglificio Clerici, fondato nel 1872 dal loro nonno. Dopo gli enzimi del caglificio, il business si è allargato ai fermenti lattici con l’acquisizione della Sacco nel 1984 e da allora l’impresa è cresciuta a rotta di collo. Dai 34 milioni di fatturato del 2011 ai 95 previsti quest’anno, la Sacco ha quasi triplicato il fatturato in otto anni, superando i 300 dipendenti. «Tutto merito di un team di ricerca molto efficace e di una gestione molto flessibile – spiega l’amministratore delegato Martino Verga, che mette il fattore umano in cima a ogni strategia aziendale.
Il mercato principale per l’azienda comasca è in Europa, ma aumenta il peso della Russia, dell’Iran e del Sud America, con la Cina che cresce sullo sfondo. «I cinesi, che sono generalmente intolleranti al lattosio come i giapponesi, hanno cominciato ad allevare mucche in modo massiccio e stanno introducendo nella loro dieta i prodotti caseari adatti anche a chi non tollera il lattosio, come lo yogurt, per cui fanno sempre più uso di fermenti lattici», rileva Verga.
La Sacco è impegnata soprattutto nella produzione di fermenti lattici per il settore lattiero caseario e per i salumifici, ma il perimetro si sta allargando velocemente ai probiotici, un settore in grande crescita dove i batteri dei fermenti lattici invece di finire negli alimenti diventano integratori in pillole o bustine, da assumere direttamente, per riequilibrare la flora intestinale perturbata, rimpiazzando il deficit microbico. «I probiotici sono molto richiesti in questi ultimi anni e stanno diventando il nostro impegno principale», precisa Verga, che sta già lavorando alla seconda generazione di probiotici, molto più complessi degli attuali.
«In Olanda ci sono già sperimentazioni di preparati farmaceutici per insediare nell’intestino di persone obese e diabetiche la flora batterica tipica delle persone che invece possono mangiare di tutto restando sempre magre», spiega Verga. Da queste sperimentazioni molto promettenti, con il tempo, deriveranno preparati farmaceutici mirati, che potrebbero essere in grado, ad esempio, di far retrocedere un diabete già avanzato. Questo è il settore su cui conta la Sacco, per mettere i batteri al centro della salute umana.