«Sono convinta che la gente sia molto meno banale e distratta di quel che si pensa. I misteri dell’universo attraggono molto persone di ogni genere e di ogni età. Basti pensare all’interesse suscitato dalle notizie sui buchi neri. E per questo la divulgazione scientifica sta acquistando sempre più spazio». Ne è convinta Sandra Savaglio, astrofisica, docente e scrittrice. Dopo aver insegnato e fatto ricerca in molte prestigiose università e centri di studio in giro per il mondo, e in particolare in Germania, ha deciso di tornare in Italia e di insegnare all’Università di Calabria. Spiega: «Non mi sono mai pentita, anzi rifarei questa scelta. E del resto, anche in Germania esistono difficoltà, pregiudizi, incomprensioni. Certo, non lesinano fondi per la ricerca, mentre l’Italia, dopo aver formato tante menti brillanti, le esporta a costo zero».
Il suo libro Tutto l’universo per chi ha poco spazio-tempo è entrato nella cinquina dei finalisti del premio Galileo. Sembra che non sia un’impresa facile scrivere un buon libro su questi argomenti: «No, non è semplice, ma è fare buona divulgazione. Perché può avere conseguenze importanti: per esempio, la lettura di un buon testo potrebbe invogliare un ragazzo ad intraprendere una carriera scientifica. Bisogna essere avvincenti e insieme competenti. Quando scrivevo il mio libro pensavo a questo: devo sforzarsi di rendere interessante la mia materia con lo stesso impegno che userei per rendere interessante l’elenco del telefono. Che contiene molte informazioni ed è utile, ma non ha quel che si dice appeal…».
La scrittura della Savaglio non fa sentire la distanza tra scienziato e profano: «Mi sono sforzata di raccontare cose che conosco e che penso siano utili da conoscere, fino alle ultimissime scoperte. Mi sono messa a nudo, in questo modo di spiegare e raccontare. Convinta, a differenza di tanti altri colleghi, che fare divulgazione non rappresenti il rischio di abbassarsi come studioso e invece sia un modo per evitare di isolarsi, di vivere in una torre d’avorio».
*Libero, 29 aprile 2019